Higuain, Icardi, Belotti in fuorigioco. Che succede ai bomber?
La 6a giornata di Serie A si è chiusa praticamente con il solito exploit di bomber a segno anche in questo turno. Da Dybala a Dzeko, passando per il solito Ciro Immobile, sono diversi i top club che stanno beneficando dell’ottimo inizio di stagione delle proprie punte di diamante. Certo, ci sono state anche diverse prove opache, su tutte quella di Belotti, Icardi e di un Mertens incredibilmente a secco contro la Spal nonostante una buona prova complessiva fino alla sostituzione. Ma la copertina di giornata, è sicuramente dedicata a uno dei grandi assenti di questo 6° turno, stiamo parlando di Gonzalo Higuain, per la prima volta fuori per scelta tecnica dall’11 iniziale pensato da Allegri nel derby contro il Torino poi vinto per 4-0.
Il ‘Pipita’ è rimasto a guardare fino all’ingresso nel finale dove ha cercato alcuni spunti buoni ma che non hanno trovato fortuna in fase realizzativa. Di lui, come di altri attaccanti in questa Serie A, emerge un dato molto significativo relativo ai fuorigioco fischiati contro in questo primo scorcio di campionato. Numeri che confermano la forma fisica precaria non solo del bomber ex Napoli, ma anche di altri attaccanti che si devono spesso arrabbiare vedendo quella bandierina alzarsi. Nel dettaglio, ecco la top 10 attuale.
Coda guida il quartetto dei ‘provinciali’
In questa speciale top 10, ad occupare le prime quattro posizioni, troviamo un quartetto formato da calciatori, attaccanti, appartenenti a squadre ‘cosiddette’ provinciali già imbrigliate in una serrata lotta per non retrocedere. Ad occupare la prima posizione c’è Massimo Coda. L’ex Salernitana, punta del Benevento, ad oggi, è a quota 10 fuorigioco fischiati in 6 presenze e 493 minuti giocati. Appena sotto invece, ecco Quagliarella ad 8, sempre imprevedibile in fase offensiva con la Samp e per questo spesso finito sotto l’occhio vigile del guardalinee. A fargli compagnia con la stessa cifra anche Roberto Inglese autore, contro il Cagliari, del secondo gol stagionale in 519 minuti giocati fino ad ora in Serie A.
Chiude il quartetto un attaccante che sta deludendo molto ultimamente, stiamo parlando di Ante Budimir, ritornato a Crotone dopo la negativa parentesi con la Sampdoria. In Calabria però 7 i fuorigioco totalizzati alle prime 6 giornate di campionato e i mugugni del pubblico dopo queste sue iniziali prestazioni sono davvero tanti. All’8° e al 9° posto troviamo invece Borriello e Destro con 6 fuorigioco, non proprio un inizio esaltante per due ‘ex big’ che avrebbero dovuto fare le fortune rispettivamente di Spal e Bologna e che invece si ritrovano ad essere due delusioni in questo inizio di stagione.
Il ‘Gallo’ Belotti primo fra i big
La sua gara giocata contro la Juventus è stata di grande sacrificio. Andrea Belotti ha provato a farsi largo fra la difesa bianconera ma la determinazione e la forza di Chiellini e Benatia, ha negato al ‘Gallo’ di riuscire a raggiungere la porta di Buffon. Solo qualche spunto solitario nel deserto creato dal centrocampo granata dopo l’espulsione folle di Baselli e nulla più.
Il bomber del Toro, risulta essere, inevitabilmente, il primo big a finire in questa speciale classifica dei fuorigioco. Per lui, ad oggi, sono 6 i fuorigioco fischiati all’ariete della Nazionale di Ventura. Un dato inevitabile visto che Belotti ha il compito di andare in profondità e inserirsi fra i due centrali difensivi avversari provando a penetrare la retroguardia scattando proprio sul filo del fuorigioco.
Simeone è tra i rimandati
Non ha trovato il gol contro l’Atalanta nel posticipo della 6a giornata, sostituito da Babacar, che ha fatto anche peggio, il ‘Cholito’ Simeone risulta essere l’altro top player della nostra Serie A a finire nella classifica dei primi 10 calciatori più spesso in fuorigioco. Ben 6 anche per l’ex Genoa quelli totalizzati fino ad oggi.
Il gioco di Pioli prevede proprio l’utilizzo dell’argentino come terminale offensivo di tutte le azioni d’attacco della Fiorentina. Simeone fa da perno anche per far salire la squadra, mantenendo palla favorendo l’inserimento degli esterni. Ma nonostante questo, fino ad oggi, 1 solo gol e tante, troppe occasioni sprecate.
Higuain: 6 fuorigioco e tanta staticità
Ma passiamo alle note dolenti. Il versane d’attacco argentino della nostra Serie A infatti, si sta rivelando a dir poco deludente nelle prime 6 gare. Già, perché se il ‘Cholito’ Simeone si trova ad oggi ad essere ancora in difficoltà in fase realizzativa, non si può dire che stia andando meglio a mister 90 milioni di euro: Gonzalo Higuain. Il ‘Pipita’, apparso appesantito e non in condizione in queste prime giornate, è tra i flop di questo primo scorcio di campionato.
Anche per lui, i fuorigioco contro fischiati sono stati 6, frutto anche della tanta staticità dell’ex Napoli che dà troppi punti di riferimento alle difese avversarie senza riuscire a creare imprevedibilità nel reparto offensivo. Terminale unico delle azioni bianconere, finito in panchina contro il Torino, Higuain è rimasto a secco per ben 4 partite e l’utilizzo di Mandzukic come prima punta da parte di Allegri proprio nel derby, ha messo in evidenza la prima vera gara perfetta della Juventus in stagione. Una coincidenza? Sicuramente un aspetto da non sottovalutare.
Spalletti in cerca di una ‘cura’ per Icardi
Ma Higuain non dovrà di certo preoccuparsi di essere solo, perchè il terzetto tutto argentino con Simeone e il ‘Pipita’, si conclude con Mauro Icardi. Altro grande dilemma infatti è il rendimento dell’attaccante dell’Inter, partito bene ad inizio stagione ma che adesso sta diventando un vero fantasma nel gioco di Spalletti. La gara contro il Genoa ha evidenziato ancora una volta il poco utilizzo dell’ex Samp nelle azioni offensive neroazzurre che lo hanno portato, ad oggi, a totalizzare ben 6 fuorigioco fischiati contro.
Un calciatore che ha sempre fatto del movimento in profondità la sua arma migliore, ma che adesso sta riuscendo male complice la poca lucidità in campo mostrata nelle ultime tre uscite (Bologna compreso nonostante il gol su rigore). Un problema per Spalletti? Probabilmente ancora no, ma a lungo andare l’ex tecnico della Roma avrà bisogno di adattare un trequartista vero alle sua spalle altrimenti poterebbe rischiare di perderlo completamente.
