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Hernanes: doppietta, capriola e fischi. I tempi delle lacrime sono ormai un ricordo

Il giocatore brasiliano, con la sua doppietta, ha regalato tre punti d’oro a Mancini e fatto arrabbiare i suoi ex tifosi. Colpa di una partita perfetta e della sua esultanza con capriola dedicata polemicamente a Lotito: “Ha detto che ha fatto un affare a vendermi. Sono curioso di sapere se la pensa ancora così”.
A cura di Alberto Pucci
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Prima Destro, poi Hernanes. La Roma calcistica piange per i gol subiti dagli ex e si lecca le ferite per i punti lasciati per strada, nella corsa al secondo posto. Il duello per conquistare il piazzamento diretto in Champions League, continua senza esclusione di colpi e di sorprese. A distanza di 24 ore dalla riscossa del ripudiato attaccante della Roma, anche in casa Lazio ci si lamenta del risveglio di un vecchio amico. Il Profeta Hernanes, infatti, è stato il protagonista assoluto del match dell'Olimpico: ribaltato proprio da una doppietta del brasiliano, dopo la rete istantanea di Candreva. Un duplice brutto colpo per la tifoseria laziale che sognava il controsorpasso ai danni dei "cugini" e che mai si sarebbe aspettata la prestazione "super" del talento verdeoro, tanto osannato nelle sue stagioni in biancoceleste. Due reti che hanno mandato in frantumi il ricordo del suo recente passato. Specialmente la prima, festeggiata con la "classica" capriola che, dalle parti di Roma, ricordano ancora molto bene.

I fischi della Curva Nord – Sembrano lontani i tempi della tristezza e delle lacrime di Hernanes, al momento dell'addio al popolo laziale. Fedele ad una professionalità sempre messa in mostra, nonostante il periodo difficile sotto la gestione Mazzarri, l'ex San Paolo ha festeggiato candidamente per un successo che, ipoteticamente, tiene ancora in corsa l'Inter di Roberto Mancini: anche lui "colpevole" di aver portato via punti d'oro alla sua ex squadra. I fischi dell'Olimpico, dopo il gol del pareggio e al termine del primo tempo, erano tutti indirizzati al brasiliano che, durante la gara, ha dovuto anche ascoltare cori poco edificanti arrivati dalla Curva Nord: tempio del tifo biancoceleste. Insulti che non hanno fermato il brasiliano, capace di raddoppiare nel corso della ripresa (questa volta senza esultare) e regalare la vittoria alla sua squadra. Un premio al carattere del giocatore, in grado di riprendersi l'Inter dopo settimane di panchina, e alla scelta di Mancini che da settimane relega in panchina Xherdan Shaqiri per far posto al Profeta. L'unico neo della serata è arrivato per mano dell'arbitro Massa. Il cartellino giallo, rimediato al 67esimo, farà infatti saltare al brasiliano il big match contro la Juventus.

La dedica a Lotito – Intervistato nel post gara, Hernandes si è tolto il lusso di mandare una frecciatina "velenosa" a Claudio Lotito: "La mia esultanza con capriola? E' stata la capriola più triste che abbia mai fatto – ha spiegato il brasiliano ai microfoni Sky – L'ho fatta perché non avevo preso bene le parole di Lotito di qualche tempo fa. Il presidente disse che aveva fatto un affare a vendermi. Voglio vedere se adesso ha la stessa opinione. Mi dispiace per i tifosi, ma non per lui. Non è da me, ma non ho preso bene quelle parole nel momento in cui non giocavo. Bisogna avere sempre rispetto. Era una partita speciale e ci tenevo a fare una grande prestazione – conclude Hernandes – I tifosi dell'Inter mi dicono sempre che ero più forte alla Lazio, invece io mi sento più forte ora".

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