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Guidolin: “500 panchine in A. Riflessioni sul mio futuro a fine anno”

Il tecnico, orgoglioso dell’esperienza friulana, esalta Di Natale: “Uno come lui può e deve puntare al traguardo dei 200 gol in A”.
A cura di Maurizio De Santis
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il tecnico dell'udinese a bordo campo

Un record personale, buoni propositi ma anche la possibilità che lasci l'Udinese a fine stagione. Su questo, Francesco Guidolin, non ha dissolto tutti i dubbi e rimanda tutti a fine campionato. Per ora, pensa solo a spingere in alto i friulani. "Mi sono accorto che nella gara con la Juventus taglierò il traguardo delle 500 panchine in Serie A e, soprattutto, di questa cifra la maggior parte l'avrò ottenuta guidando l'Udinese", afferma il tecnico come riportato dal sito del club. "E questo, se permettete, mi riempie di orgoglio e di soddisfazione perché questa è casa mia, questa è la mia gente, questi sono i miei colori. Poi è chiaro che quando uno accumula cosi' tanto tempo in panchina faccia delle riflessioni ma, nel caso, come sempre le trarremo a fine stagione, all'insegna dell'amicizia con la mia società e della tranquillità generale, a bocce ferme".

Si riparte dopo un 2012 positivo.

Per l'Udinese è stata un'annata fantastica. Certamente sono stati più soddisfacenti i primi sei mesi, con il terzo posto finale e la qualificazione ai playoff di Champions League, ma per me è positivo anche questo primo scorcio di stagione. Abbiamo avuto le nostre grandi delusioni, in primis l'eliminazione patita con il Braga, ma siccome conosciamo la nostra reale dimensione, e abbiamo sempre sottolineato come gli ultimi due campionati siano stati fuori dall'ordinario per l'Udinese, sappiamo di essere in linea con i programmi iniziali.

Riscatto nel girone di ritorno.

Possiamo fare meglio dell'andata e ci proveremo. Senza illudere nessuno. La tattica? Abbiamo lavorato e stiamo continuando a lavorare su diversi aspetti, per cercare di cambiare sempre più spesso sistema di gioco e diventare imprevedibili, ma queste sono normali cose di campo.

A Udine il sogno è la coppia Di Natale-Muriel in attacco.

Riportare a casa Luis è stata una scelta fatta a luglio dopo le buone impressioni che aveva dettato il ragazzo a Lecce, purtroppo si è infortunato praticamente subito e lo abbiamo perso per quasi tre mesi.

Totò, trascinatore e uomo faro dei bianconeri.

In aereo, tornando da Bergamo – chiosa Guidolin – abbiamo fatto delle riflessioni e io gliel'ho detto a chiare lettere: uno come lui può e deve puntare al traguardo dei 200 gol in Serie A.

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