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Guardiola: “Siamo stati vicini a Jorginho, ma ha scelto di andare da Sarri”

Il tecnico del City, alla vigilia del Community Shield, parla della sfida con Sarri e del mancato arrivo a Manchester dell’ex centrocampista del Napoli: “Abbiamo provato a prenderlo e pensavamo che la trattativa fosse chiusa. All’ultimo momento ha però deciso per il Chelsea. Forse ha impiegato troppo a dirlo, ma se ha deciso così va bene”.
A cura di Alberto Pucci
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Il calcio inglese entra nel vivo. In attesa della prima giornata di Premier League, è il Community Shield a tenere alto l'interesse dei tifosi: quest'anno mai come in altre occasioni, dato che la finale mette di fronte Pep Guardiola e Maurizio Sarri. A poche ore dalla partita di Wembley, il manager del City ha dato il suo personale benvenuto all'amico e collega e tirato le orecchie a Jorginho.

"Sono felice che un allenatore del livello di Sarri sia in Premier League – ha commentato Pep Guardiola in conferenza stampa – Imparerò molto vedendolo ogni weekend e sono convinto che impareremo tutti dalle sue idee qui in Inghilterra. Jorginho? Siamo stati vicini a lui, ma alla fine ha deciso di rimanere con Sarri. Ho sempre detto che voglio giocatori che desiderano venire qui. Lui non lo voleva. Credo che alla fine sarebbe stato un errore acquistare Jorginho. Sia per noi che per lui, perché la sua volontà era quella di andare al Chelsea".

La decisione di Jorginho

Il tecnico catalano, comunque stizzito da come è finita la vicenda, ha poi spiegato il motivo del suo risentimento: "Abbiamo provato a prenderlo e pensavamo che la trattativa fosse chiusa. All'ultimo momento Jorginho ha però deciso per il Chelsea. Una cosa abbastanza simile a quanto accaduto con Alexis Sanchez a gennaio. Forse ha impiegato troppo a dirlo, ma se ha deciso così va bene".

"Peccato, sarebbe stato un bel colpo – ha concluso Guardiola – Nessuno gli ha puntato una pistola alla testa per costringerlo a venire. Niente da dire, buona fortuna al Chelsea. Il calcio inglese sicuramente ora ha un centrocampista eccezionale. Se prenderemo un altro giocatore sarà perché lo riteniamo speciale, non per averne uno in più. Sono felice della squadra a disposizione".

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