Guardiola: “Eliminata una grande ma la Juve non può lamentarsi”
Pep Guardiola l'ha scampata per il rotto della cuffia. Juventus in vantaggio con Pogba, poi il gol (regolare) annullato a Morata, il raddoppio di Cuadrado: al tecnico spagnolo è sembrato sprofondare al cospetto del rivale (Allegri) che fino a quel momento aveva indovinato tutte le mosse necessarie per imbrigliare il Bayern Monaco, cogliendolo di sorpresa. La partita scacchi è cambiata quando il tecnico bianconero ha tolto l'ex attaccante del Real dalla mischia: l'asso di Coppa, amuleto della ‘vecchia signora', ha perso l'effetto benefico e, come se di colpo si fosse spezzato l'incantensimo, sono riemersi i tedeschi. Lewandowski e poi Muller rimontano fino al 2-2, nei supplementari ci pensano Thiago Alcantara (fedelissimo di Guardiola) e Coman (ex di turno) a chiudere la qualificazione ai quarti.
"La differenza sta tutta in quel minuto, al 90′ dicono che sei scarso, al 91′ che sei bravo", ha ammesso Guardiola nel dopo partita. Sa che la fortuna lo ha aiutato, sa che per una manciata di secondi in più a quest'ora si sarebbe ritrovato con un'ingiunzione di sfratto in pugno considerato che, già promesso al City e con la Bundesliga in tasca, la sua presenza in Baviera non avrebbe avuto più senso. "Avevamo iniziato senza intensità giusta, uscivamo lentamente palla al piede e la Juventus è stata padrona del gioco. Se non avessimo segnato in quel momento sarebbe stata dura per noi… Loro poi erano un po' stanchi mentre noi abbiamo beneficiato dei cambi".
Passa il Bayern Monaco ma la Juventus avrebbe meritato la qualificazione. "La Juve resta una squadra molto forte – ha concluso Guardiola -. Possiamo dire tranquillamente che una grande formazione è stata eliminata. Le abbiamo fatto quattro gol… mi sembrava impossibile, ancora adesso stento a crederci". La chiosa è sulle polemiche e le proteste per gli errori dell'arbitro Eriksson, contestato dai bianconeri: "La Juve è troppo forte e grande per lamentarsi. Ha avuto l'opportunità per fare il terzo gol ed eliminarci ma non ce l'ha fatta. Questo è il calcio".