Guardiola contro Agnelli: “Superlega ucciderebbe il calcio. Il futuro? Al City ho tutto”
Pep Guardiola non sembra gradire l'idea della Superlega, portata avanti in primis dal presidente della Juventus e dell'Eca Andrea Agnelli. Nella sua ultima uscita pubblica il mister catalano ha spiegato il perché questa competizione potrebbe, a suo dire, "uccidere il calcio". Un'occasione anche per parlare del suo futuro ribadendo il suo feeling totale con il Manchester City e la voglia di restarvi, senza far riferimento ad un possibile approdo in Italia.
Pep Guardiola contro la Superlega voluta da Agnelli
Anche Pep Guardiola si unisce al coro dei contrari alla Superlega, il progetto portato avanti dal numero uno dell'Eca Andrea Agnelli. In un'intervista al giornale catalano ara.cat, il manager ha dichiarato: "Mi hanno spiegato il progetto della Superlega europea, ma personalmente non sono d'accordo. Ucciderebbe i campionati nazionali: se il Barça e il Real se ne andassero chi comprerebbe i diritti tv della Liga? La Liga spagnola e le serie minori sparirebbero, a morire sarebbero soprattutto le serie minori".
Perché Pep Guardiola è contro la Superlega
Guardiola poi ha spiegato il suo punto di vista: "In Inghilterra sono molto intelligenti sotto questo aspetto, le serie minori hanno grande seguito di tifosi. Parte del fascino della Champions sta proprio nel fatto che le squadre non si affrontano ogni domenica; una partita a settimana la renderebbe meno interessante. Un derby tra Barcellona ed Espanyol è molto più interessante per la città, più squadre catalane ci sono nella Liga e meglio è per il campionato. In quel modo uccideremmo i campionati nazionali. Nessuno vuole guardare una partita tra due squadre che non hanno alcuna possibilità di giocare in Europa".
Guardiola e l'esperienza al Manchester City
Chiuso il capitolo Superlega, per Guardiola è tempo di parlare del futuro dopo un periodo in cui è stato accostato anche ad un possibile approdo alla Juventus: "Al Manchester City ho trovato tutto quello che un allenatore possa desiderare per fare il proprio lavoro. Non è solo una questione di vincere titoli o avere la possibilità di lavorare con gli stessi calciatori per un lungo periodo. Quando lavori nel luogo dove sei cresciuto, le emozioni sono amplificate, tutto è più veloce e intenso. Le conferenze stampa sono più impegnative, i giornalisti cercano sempre di fare polemica, una volta tocca al Real e l'altra al Barcellona. In Germania non è stato così".
Quale futuro per Guardiola, il tecnico vuole restare al City
Parole d'amore dunque per l'Inghilterra e per il Manchester City da parte di Guardiola che, a quanto pare, snobba la Serie A: "Ho rinnovato il contratto perché siamo una squadra giovane e ho tutto quello che mi serve per fare bene il mio lavoro. Dove dovrei andare? In Spagna non tornerei e neanche in Germania. Da nessuna parte potrei avere le strutture e i mezzi che ho a disposizione adesso e competere in un campionato come la Premier, è il campionato più difficile e attraente".