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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Germania, esultanza irrispettosa. Rissa sfiorata con la Svezia, poi le scuse

Il gol di Kroos ha regalato alla Germania una vittoria importantissima in chiave qualificazione gli ottavi del Mondiale di Russia 2018. L’epilogo della gara con la Svezia è stato macchiato da un brutto atteggiamento antisportivo da parte dei tedeschi che hanno insultato gli avversari dopo il successo. Ne è nato un parapiglia a bordo campo, poco dopo le scuse della federazione per quell’atteggiamento: “La reazione e i gesti dello staff sono stati eccessivi e questo non è nel nostro stile. Chiediamo scusa all’allenatore svedese e al suo staff”.
A cura di Maurizio De Santis
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Quanto Toni Kroos al 95′ sigla il gol del 2-1 per la Germania è la fine di un incubo. Per 45 minuti ha danzato sul ciglio del burrone e della clamorosa eliminazione dal Mondiale. Ridotta in dieci, il ct Löw capisce che è il momento d'inventarsi qualcosa. Werner a fare l'ala con licenza di attaccare il fondo, Mario Gomez lì in mezzo a lottare con ogni mezzo a disposizione e soprattutto crederci fino in fondo perché loro, i tedeschi, non muoiono mai. Sempre che di fronte non ci sia l'Italia… ma quella è un'altra storia e noi non ci siamo a questo Mondiale.

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Reus si fa animo, segna e porta i connazionali dall'altra parte del dirupo. Manca l'ultimo pezzetto, lo copre il mediano del Real. Pazzesco. Vietato ai deboli di cuore. E i nervi saltano perché l'adrenalina ti spacca il cuore in petto, ti offusca la mente. E' una forza che ti esplode dentro assieme all'euforia per la vittoria, alla gioia per il pericolo scampato, allo stress della battaglia. Succede che un membro della panchina tedesca esagera, si alza di scatto, si dirige verso la panchina della Svezia, punta l'indice contro il ct Andersson e lo irride con applausi di scherno.

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Volano parole grosse, basta poco perché finisca in rissa e gli assistenti fanno fatica a contenere la rabbia degli scandinavi. E' come lanciare un cerino in un pagliaio… la panchina della Svezia è in subbuglio, Martin Olsson e Pontus Johansson spalleggiano il commissario tecnico ma, per fortuna, dopo qualche istante di tensione la ragione ha avuto la meglio sui bollenti spiriti.

Alcune persone della loro panchina hanno festeggiato correndo nella nostra direzione, facendo gesti – ha spiegato Andersson nel dopo gara -. Abbiamo combattuto per novanta minuti e alla fine avremmo dovuto soltanto stringerci la mano. Non avere quell'atteggiamento irrispettoso.

Poco dopo, quando la situazione s'è appianata la nazionale tedesca si è scusata per il comportamento poco rispettoso con un messaggio pubblicato sulla pagina ufficiale. "E' stata una partita molto emotiva – si legge nella nota -. Alla fine, la reazione e i gesti dello staff sono stati forse eccessivi e questo non è nel nostro stile. Chiediamo scusa all'allenatore svedese e al suo staff".

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