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Genoa, è frattura totale tra Gasperini e la gradinata Nord

Momento delicato in casa rossoblu. A tener banco sotto la Lanterna genovese è lo scontro tra il tecnico e la tifoseria del Grifone, situazione divenuta più tesa da quando Gasperini ha fatto i nomi degli ultras che lo attaccano. Preziosi: “La contestazione in sé non è un problema ma dietro quello striscione c’erano 4 o 5 incappucciati… non hanno nemmeno il coraggio di metterci la faccia.
A cura di Alberto Pucci
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La vittoria contro il Palermo non è servita a rasserenare il clima che si respira dalle parti del centro sportivo rossoblu. La tensione è, infatti, ancora nell'aria e le polemiche dei giorni scorsi hanno toccato soprattutto Enrico Preziosi e Gian Piero Gasperini. Dopo la decisione del presidente di non mettere più piede al "Ferraris", sono arrivate anche le parole acide del tecnico nei confronti di alcuni responsabili della gradinata nord di Marassi: "Ho un concetto dei tifosi del Genoa molto più alto che di quello dei tre, quattro elementi che contestano – ha dichiarato Gasperini nel post gara contro il Palermo -. Io sono uno che sta male quando perde il Genoa, qui c'è invece gente che è contenta se perdiamo e queste sono cose che mi fanno arrabbiare".

Una dichiarazione forte, con tanto di nomi dei contestatori, e giunta dopo lo striscione esposto durante la sfida con i rosanero: "Il vostro progetto è inesistente, fuori dal c***o allenatore e presidente". Già, ma da che parte sta il presidente? Finora il massimo dirigente non ha assunto una posizione chiara. Lo farà nelle prossime ore, dopo un colloquio a quattr'occhi con il tecnico. Tardi comunque rispetto agli eventi e allo sfogo dell'allenatore avvenuto domenica scorsa dopo il successo rotondo contro il Palermo.

Preziosi: "Siamo con lui"

Il presidente Preziosi è intervenuto a sostegno del tecnico: "La contestazione in sé non è un problema ma dietro quello striscione c'erano 4 o 5 incappucciati… non hanno nemmeno il coraggio di metterci la faccia. Non ho paura e non ho bisogno della scorta.  Gasperini ha espresso il suo pensiero e lo ha fatto con coraggio. Certi tifosi vorrebbero decidere tutto, perfino scendere in campo. C'è per fortuna il 95% dei tifosi che apprezza i nostri sforzi".

Il precedente della festa – A rovinare definitivamente il rapporto tra Gasperini e la tifoseria organizzata, pare sia stato un episodio accaduto nello scorso settembre. In occasione della festa per i 122 anni del Genoa, allenatore e tifosi hanno avuto un duro faccia a faccia poco prima di un evento al quale hanno partecipato i giocatori. Dopo quel triste episodio, Gasperini è stato il bersaglio principale della tifoseria, soprattutto quando la squadra ha cominciato ad andare male: "La gradinata nord è migliore di questi personaggi – ha continuato in conferenza stampa – Quando li ho visti, mi sono venuti in mente i casi di Criscito e delle magliette di Sculli. I tifosi veri sono altri e mi dispiace che ad alcuni di loro, con cui ho avuto problemi, la stampa conceda spazio". La risposta sdegnata di uno dei tre tifosi citati da Gasperini (Davide Traverso, presidente dell’Associazione Club Genoani), è arrivata tramite un comunicato ufficiale postato anche sul profilo Facebook dello stesso tifoso.

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