Garcia, ovazione all’Università: “Ancora piccoli in Europa ma in Italia siamo i migliori”
La Juventus e lo scudetto. Il rapporto con Totti. La Champions, un sogno al quale restare aggrappati. Tutti a lezione da Rudi Garcia… che per una giorno sale in cattedra e l'Aula Magna della Facoltà di Economia di Tor Vergata si trasforma in un pezzetto di Curva Sud dell'Olimpico. Al tecnico francese va il premio ‘Etica nello Sport' oltre a una dose massiccia di affetto, cori e incoraggiamento e non mollare nella sfida a distanza con i bianconeri nonostante tutto. Contro tutto e contro tutti… a giudicare da quanto accaduto allo Stadium lo scorso 5 ottobre. Parole e musica, queste ‘sviolinate' non fanno danni e nemmeno c'è un arbitro che ti sbatte fuori per tanta ironia. "Quella è stata una partita particolare – ha ammesso l'allenatore, commentando quanto accaduto allora -. Molte cose le ho superate, altre ancora no…". Brutti ricordi che riaffiorano dalla memoria assieme a una certezza. "Proprio in occasione di quella partita abbiamo dimostrato d'essere una grande squadra, competitiva e compatta. Una squadra che può meritare il primo posto in campionato e lo scudetto. E spero che vinca veramente il migliore perché i migliori siamo noi".
Atmosfera da stadio, entusiasmo alle stelle, orgoglio giallorosso che non vacilla quando Garcia rammenta le scoppole (ben sette) incassate nella nefasta notte di Coppa contro il Bayern Monaco. "Sono tranquillo perché in ogni stagione si attraversano momenti particolari, difficili. Come si dice… turbolenze. La partita di Monaco andava gestita in un certo modo, loro sono più forti di noi ed è una realtà. Purtroppo, noi in Europa sia ancora piccoli ma in Italia no, stiamo diventando grandi".
Totti straordinario. Il malumore del capitano, che contro il Torino non ha gradito la sostituzione, viene liquidato con una battuta. "Totti è un giocatore straordinario – ha concluso -, fosse per lui giocherebbe sempre e per tutta la partita. Ma non è solo un grande calciatore, anche un grande uomo. Quando sono arrivato alla Roma gli ho detto che avrei voluto vincere qualcosa assieme a lui. E possiamo farlo".