1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
La morte del calciatore Davide Astori

Fiorentina, Chiesa: “Penso ogni giorno a Davide Astori”

Durante la registrazione de “I signori della Serie A”, l’attaccante viola ha nuovamente ricordato la figura dello sfortunato capitano della Fiorentina e parlato della fiducia di Roberto Mancini: “E’ un grande onore per me, ma devo ancora imparare tanto e mettermi a disposizione del ct. Poi sarà lui a fare le sue scelte”.
A cura di Alberto Pucci
1 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il pareggio con il Cagliari non ha tolto il sorriso a Federico Chiesa. Atteso dalla partita di Torino con i granata, e dalle prossime convocazioni azzurre per la partita decisiva di Nations League con Portogallo e per quella amichevole con gli Stati Uniti (in programma il prossimo 17 e 20 novembre), il giocatore di Stefano Pioli è il nuovo protagonista de "I signori della Serie A: fortunato format televisivo in onda su Sky. Come da copione, molti gli argomenti toccati. Tra questi anche il commovente ricordo dello sfortunato Davide Astori.

"C’è qualche minuto della giornata in cui penso a lui, penso a quello che mi ha detto – ha spiegato – Penso soprattutto a quello che mi ha trasmesso, perché quando sono venuto con la prima squadra a Moena, lui fu il primo a parlarmi insieme a Bernardeschi. Davide era una persona veramente pura. È stato un capitano, un leader puro, un esempio per tutti. Noi in campo lo portiamo sempre al nostro fianco con la fascia, perché è giusto ricordare le persone così. È giusto durante la giornata fermarsi a pensare e a ricordarlo".

Immagine

La stima del ct e i consigli del padre

A proposito di Nazionale, l'attaccante della Fiorentina ha avuto parole al miele anche per lo stesso commissario tecnico: "Sento la fiducia di Mancini, ma non penso di essere un pilastro della Nazionale – ha spiegato il giocatore viola – E' un grande onore per me, ma devo ancora imparare tanto e mettermi a disposizione del ct. Poi sarà lui a fare le sue scelte. Ho tanta strada davanti e devo pensare partita dopo partita. Gli elogi da parte della stampa mi fanno piacere, ma devo meritarmeli sul campo".

Inevitabile la domanda sul padre Enrico e sull'importanza dei suoi consigli: "Lui tiene soprattutto al mio comportamento in campo, la parte tecnica la lascia all’allenatore e anche a me, perché io devo imparare dai miei errori – ha concluso Federico – Le somiglianze con lui? È pura genetica penso. È proprio una caratteristica di mio padre quella di buttarsi giù, di ingobbirsi un po', l’ho presa da lui. L’educazione dei miei genitori è stata fondamentale. La stessa cosa mia madre e mio padre la stanno facendo adesso con il mio fratellino che gioca nei giovanissimi nazionali under 15 della Fiorentina".

1 CONDIVISIONI
224 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views