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Felipe Melo, gol e bacio alla moglie: “Giochiamo male? Guardino il Barça”

Il centrocampista brasiliano decida la sfida col Verona, regala la 5a vittoria consecutiva all’Inter e zittisce i detrattori. Poi, una dedica speciale: “E’ la prima volta che mi capita di baciare mia moglie a bordo campo, ringrazio Dio per questo momento”. Mancini contento, per ora: “Il gioco piano piano migliora, arriveremo a esprimerci meglio per tutta la gara”.
A cura di Maurizio De Santis
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Cinque partite di campionato, altrettante vittorie. Inter a punteggio pieno (15) e vuoto alle spalle. Non fosse per la Fiorentina (seconda, a quota 12, e prossima avversaria domenica sera), la fuga dei nerazzurri sarebbe perfetta e solitaria. La Roma frana a Marassi con la Samp (autogol clamoroso di Manolas), la Juve si fa raggiungere in casa nel finale dal Frosinone, il Napoli s'impantana (0-0) a Modena contro il Carpi. Lassù resistono Chievo e Sassuolo: classifica pazza, proprio come l'Inter del ‘Mancio' che – sia pure senza entusiasmare – mette al sicuro punti pesanti e prende il largo. Mattatore della sfida contro il Verona di Mandorlini è stato Felipe Melo, il ‘cattivo' (in senso agonistico) che il tecnico ha espressamente voluto nel cuore della mediana per dare spessore a un reparto spesso sguarnito nella passata stagione. Lo aveva allenato in Turchia, ai tempi del Galatasaray, ha insistito perché il brasiliano sbeffeggiato da Fiorentina e Juventus si prendesse la rivincita in Italia.

"Sono felice perché abbiamo lottato fino alla fine – ha ammesso a Sky Sport Felipe Melo -. Non è stata la mia migliore prestazione, è vero, ma posso dire che tutta la squadra ha giocato con grande determinazione per battere questo Verona che si difendeva bene. Ringrazio Dio per questo successo che ci permette di stare in alto in classifica". Stremato ma soddisfatto, il volto del mediano sudamericano è tirato per la fatica ma negli occhi si legge la grande gioia per la vittoria. Suo il gol da 3 punti ma non basta, perché è lui ad aver preso le redini del centrocampo in mano. "Nell'intervallo ci siamo detti di far girare più velocemente la palla, era l'unico modo per aggirare il loro schieramento. L'Inter gioca male? Guardino il Barcellona… (sconfitto 4-1 dal Celta Vigo, ndr)". Infine, una dedica speciale: "E' la prima volta che mi capita di baciare mia moglie a bordo campo, ringrazio Dio per questo momento".

Mancini contento a metà

"Non sono soddisfatto dei primi venti minuti – ha ammesso Mancini a Mediaset Premium – forse abbiamo pagato un po' di stanchezza. Non è mai semplice vincere e dominare il gioco, soprattutto in Italia. Le prime partite sono tutte difficili, lo dimostra quel che sta succedendo a tutte le altre squadre, anche quelle che sono più attrezzate di noi. Il gioco piano piano migliora, arriveremo a esprimerci meglio per tutta la gara. Ljajic può fare meglio, Perisic sta migliorando".

Mancini contento a metà

"Non sono soddisfatto dei primi venti minuti – ha ammesso Mancini a Mediaset Premium – forse abbiamo pagato un po' di stanchezza. Non è mai semplice vincere e dominare il gioco, soprattutto in Italia. Le prime partite sono tutte difficili, lo dimostra quel che sta succedendo a tutte le altre squadre, anche quelle che sono più attrezzate di noi. Il gioco piano piano migliora, arriveremo a esprimerci meglio per tutta la gara. Ljajic può fare meglio, Perisic sta migliorando".

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