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Federico Bonazzoli, il baby recordman da 15 milioni di euro

Tanti sono i soldi che sono girati attorno alla trattativa che ha visto il 17enne bresciano passare dall’Inter alla Samp. Un fenomeno (para) normale che farà parlare moltissimo di sè e che ha già bruciato tutte le tappe, pronto a debuttare nel calcio dei ‘grandi’
A cura di Alessio Pediglieri
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Federico Bonazzoli è stato, a soli diciassette anni, al centro di una accesa trattativa di mercato nella sessione di gennaio tra Sampdoria e Inter con il passaggio del giovanissimo talento in blucerchiato a partire dal prossimo giugno. Un'operazione importante che ha messo sul piatto il reale valore dell'attaccante nato e cresciuto nella Primavera interista, pari a 15 milioni di euro tra costi del cartellino e diritti di future prelazioni. L'ultima certificazione che conferma le enormi potenzialità di uno dei nuovi patrimoni del nostro calcio che, per una volta, non vediamo partire verso l'estero, lui che da quando era bambino ha imparato a bruciare le tappe, conquistando record su record a suon di giocate d fuoriclasse.

Il giovane talento classe '97, cresciuto nella scuola Inter, è stato acquistato dalla società blucerchiata del presidente Ferrero che l'ha fortemente voluto per un progetto a lunga scadenza. Un cartellino pagato 5 milioni di euro, ma con il giocatore che rimarrà in prestito in nerazzurro fino al 30 giugno 2015 per poi essere blucerchiato con la nuova stagione. Da lì in poi, però, l'Inter potrà esercitare il diritto di ‘recompra', non prima di due anni, per una cifra anon inferiore ai 9 milioni di euro. Se l'Inter invece deciderà di non esercitare l'opzione di ri-acquisto, avrà comunque un 40% sulla futura vendita del calciatore di Brescia semmai la Sampdoria decidesse di cederlo a terzi.

E' la prima volta che un 17enne italiano fa tanto parlare di sè in una sessione di mercato, ma Bonazzoli è oramai abituato a fare della normalità ciò che per molti altri suoi coetanei sarebbe pura straordinarietà.  Perché Bonazzoli è un vero e proprio predestinato. I classe 1997 come lui di solito giocano negli Allievi, mentre lui gioca in Primavera in pianta stabile ed è il capocannoniere del torneo. A dicembre 2014 segnò anche in Coppa Italia, in un derby col Milan di Inzaghi a cui assistette anche Thohir, il presidente ‘stregato’ dal giovane che elogiò a fine gara, quando pochi giorni prima aveva esordito agli ordini di Mazzarri nel 3-2 di Coppa Italia con il Trapani. Ma già Stramaccioni, ai tempi dell'Inter, meditava di lanciarlo nella mischia del calcio dei grandi: se Mastour è stato chiamato da Seedorf a 15 anni per dargli un premio, lui lo mandarono in prima squadra perché a 15 anni era più forte dei 19enni.

Chi lo ha allenato concorda in una cosa: Bonazzoli è una classica punta d'area che può fare reparto da solo ma che all'occorrenza può allargare il suo perimetro di gioco per mettersi a disposizione dei compagni. Forte fisicamente, bravo nel gioco aereo e con entrambi i piedi, ricorda per alcune movenze tecniche un ex nerazzurro Zlatan Ibrahimovic. Inserito nella lista Uefa da parte di Mazzarri, ha già debuttato in Europa League col Saint-Étienne (1-1), il 6 novembre 2014, dopo aver fatto l’esordio col Parma subentrando a Kuzmanovic a 17’ dalla fine. Adesso, l’arrivo di Mancini e la necessità della società di valorizzare i tanti talenti di proprietà, hanno permesso a Bonazzoli nuove opportunità che, assistito dall’agente Tullio Tinti, è stato inserito nella rosa della prima squadra con maggior regolarità. Federico dopotutto è un predestinato in piena regola, già punto di forza dell’Under 19 di Pane, e divenuto il più giovane esordiente nell’Under 21 seguita da Gigi Di Biagio.

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