Dov’era la nonnina di Panama? Cho Hyun-Woo, il portiere ‘ragazzino’ della Corea
La prodezza di Mertens, la forza dirompente di Harry Kane, il grande rammarico da parte nostra (a vedere Svezia e Corea del Sud) di non essere riusciti a centrare la qualificazione al Mondiale. Magari al posto degli scandinavi ci fossimo stati noi… chissà, avremmo riscattato anche quella sconfitta beffarda in calce alla quale mise la firma l'arbitro Moreno. Che brutti ricordi.
I 3 top della giornata
Quando i tifosi svedesi hanno visto il portiere sudcoreano Cho Hyun-Woo schierato per l'inno nazionale avranno di sicuro pensato: "Beh questo è un bambino, come facciamo a non segnargli?". Woo mostrava la sua faccia e il suo fisico adolescenziale, ma nascondeva un'agilità da anguilla e un coraggio da tigre, un perfetto connubio anche secondo l'astrologia coreana. Ci ha dovuto pensare quello che almeno per fisionomia poteva sembrare più suo nonno che suo padre, Granqvist, a segnargli su rigore per poter battere una corea del sud che sembra essere davvero poca cosa. Aspettiamo di nuovo Woo soprattutto contro gli attaccanti tedeschi. Ci sarà da divertirsi.
Roberto Martinez ha preso il Belgio con una benedizione e un pensiero molto preciso: risolvere una volta per tutte le frizioni, incomprensioni e problemi vari dello spogliatoio del Belgio che ha fermato i Diavoli Rossi agli Europei di Francia, creando una leadership chiara e accettata da tutti. Il leader dello spogliatoio e della squadra doveva essere Romelu Lukaku, che ha "consigliato" e appunto benedetto l'arrivo di Martinez dopo essere stato allenato dallo spagnolo all'Everton. Oggi questa leadership si è vista. Tutti seguivano il 9 e gli hanno offerto palloni buoni per mandarlo due volte in porta. Se il Belgio resta settato intorno a Lulaku ne vedremo delle belle.
Bisogna essere sinceri: ad uno come Granqvist non dareste nemmeno la difesa della vostra casa. Segnato da rughe di vecchiaia lunghe e profonde, anche se è soltanto un ’85, scomposto in quasi tutti i movimenti del corpo, lento che ad un certo punto Son correva e rideva vedendolo affannarsi alle sue spalle, scoordinato, eppure oggi è stato il migliore in campo, oltre a segnare con ottimo tocco il rigore decisivo contro la Corea del Sud. Con lui la classe operaia è schizzata in paradiso.
I 3 flop di giornata
Berg gioca al posto di Ibrahimovic. Detta così già è durissimo come paragone. Se poi ci metti apatia, difficoltà nel superare anche fisicamente avversari più piccoli e leggeri, e sbagli gol sotto porta come l'occasione avuta nel primo tempo di Svezia-Corea del Sud, il ricordo corre subito all'altro che si sta rilassando a Los Angeles. Ibra era proprio inconvocabile?
Mister fumosità Raheem Sterling ha colpito ancora. Non è riuscito a fare il miracolo nemmeno la maglia numero 10 intorno a cui in Inghilterra si è discusso per giorni. Molti volevano dare il peso della 10 al giocatore del Manchester City affinché acquisisse anche maggiore lucidità nelle giocate, altri invece criticavano la scelta perché se il 10 è la maglia di chi rifinisce e mette in porta i compagni, Sterling può essere tutto tranne che questo. Purtroppo anche contro la Tunisia questo problema è risultato evidente. Sterling è l’uomo che ha il miglior primo passo al mondo, però non conclude quasi mai l’azione con una rifinitura giusta o una conclusione sensata.
Dove sono finiti i furetti imprendibili e soprattutto instancabili della Corea del Sud? Fin da Messico 1986 quello che tutti invidiavano dei calciatori coreani era la loro umile voglia di provarci fino allo stremo delle forze, la loro energia quasi impossibile da sopportare dopo il centesimo scatto magari andato a vuoto. Tutto questo oggi non si è visto. La Corea di una volta in questo primo turno è stata l’Islanda che ha costretto l’Argentina al pareggio. C’è bisogno di rivedere tanto in casa coreana. Una squadra “imborghesita” non ha nessun senso.
La curiosità
Una squadra che esordisce ai Mondiali è sempre una buona notizia e la curiosità intorno alle new entry s'impenna in un attimo. I Mondiali mettono sulla mappa geografica ogni nazione partecipante e quest’anno vale anche per il Panama. Una delle curiosità che riguarda la squadra centroamericana è la storia dell'Abuela (la nonna) che ha invaso il campo durante il recupero di Panama-Costa Rica, partita decisiva per andare in Russia. Intervistata dopo l'invasione la signora ha detto che non riusciva più a stare davanti alla televisione senza fare nulla e ha deciso di scendere in campo anche lei per dare una mano ai ragazzi. Se il Panama ha esordito per la prima volta ai Mondiali, deve molto anche la nonna "invasata".
Il fatto del giorno
Harry Kane è l’uomo delle prime volte in gol. Ha esordito in Nazionale contro la Lituania nel 2015, entrando al 71’ e segnando un gol. Nella sua prima partita da capitano della Nazionale dei Tre Leoni ha segnato contro la Scozia. Oggi alla sua prima partita ai Mondiali ha addirittura fatto doppietta. Nelle ultime 8 partite con la Nazionale ha segnato 10 gol. Il fatto del giorno è che Kane può essere l’attaccante più forte di questi Mondiali. E con lui l’Inghilterra può sognare.
Il nome nuovo
In mezzo a difensori che valgono 60 milioni di euro (Stones) e 57 milioni (Walker) a brillare è stato Harry Maguire, difensore del Leicester City che si è fatto sentire sia in difesa che in attacco. Maguire doveva essere il sesto difensore dell'Inghilterra in rosa e invece un ex difensore come Southgate gli ha dato subito fiducia, ripagata con un'ottima prova contro la Tunisia. Con la penuria di difensori forti che ci sono in giro il mercato di Maguire potrebbe impazzire in un attimo.