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Derby di Madrid e “remuntada”: per Mourinho ore cruciali

Ancora loro: Mourinho e Guardiola. E’ sfida infinita nella Liga spagnola tra Real Madrid e Barcellona, per la conquista del titolo. Una situazione che somiglia molto a quella che stanno vivendo Juventus e Milan.
A cura di Alberto Pucci
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Conferenza Stampa  Real Madrid - Uefa Champions League 2012

Nemico a ore sei – Il rumore dei nemici è sempre più vicino. A furia di citarlo, quel piccolo ronzio che si avvertiva in lontananza ora è diventato un rumore insopportabile: un fastidio con il quale Mourinho dovrà imparare a convivere da qui alla fine della Liga. Anche in Spagna, infatti, il campionato si gioca punto a punto dopo che, come è successo ai rossoneri di Allegri, il Real Madrid ha dilapidato e gettato al vento il vantaggio che aveva sugli avversari. Erano 10 i punti di distacco, fino a venti giorni fa. Un divario che sembrava incolmabilie. Sembrava, appunto: il condizionale è sempre d’obbligo quando chi rincorre ha la fisionomia del giocatore più forte al mondo. Real Madrid contro Barcellona: un film già visto. Una storia infinita ed una rivalità che, forse, non ha eguali in tutto il mondo.

Cristiano Ronaldo

La pareggite del Real– Altro che l’Inter di Manciniana memoria. Con tre pareggi nelle ultime cinque partite, mentre il Barca di Guardiola prendeva a schiaffi tutto e tutti, Cristiano Ronaldo e soci hanno ridato interesse ad un campionato che sembrava morto e sepolto, con tanto di funerali già organizzati (per dirla alla maniera di Allegri). Ora che la “remuntada” è vicina (vincendo in anticipo contro il Getafe, il Barcellona è a meno uno), lo Special One dovrà gestire una situazione, fuori e dentro al campo, a dir poco difficile. A cominciare da questa sera dove, al Vicente Calderon, l’attende un derby infuocato contro l’Atletico Madrid di Simeone, uno che il derby di Madrid, da giocatore, non l’ha mai vinto.

“ Da quando gioco contro l'Atletico ho perso solo una volta su 21! ”
Iker Casillas
Il tecnico portoghese, ieri sostituito in conferenza stampa dal suo secondo Karanka, ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. Non dovesse arrivare, vorrebbe dire scendere in campo al Camp Nou, tra due settimane, con la seria possibilità di perdere la testa della Liga.

Solito Mou – Supponente come al solito, l’ex pupillo di Moratti (il quale farebbe carte false per riaverlo) ha approcciato alla sfida più delicata della stagione nella sua solita maniera. Indifferente nei confronti della stampa spagnola, ha delegato le dichiarazioni pre gara al suo secondo e si è divertito, nei giorni scorsi, a strizzare l’occhio alla Premier League dove, sempre secondo fonti spagnole, dovrebbe tornare ad allenare il prossimo anno. Mou come back? Secondo “Mundo Deportivo”, Mourinho vorrebbe tornare al Chelsea, portandosi dietro anche Cristiano Ronaldo. Abramovich, però, non sarebbe l’unico a fare la corte allo Special One. Anche il Manchester City, infatti, starebbe pensando all’ex tecnico nerazzurro che, ancora una volta, prenderebbe il posto di Roberto Mancini

Diego Simeone

Orgoglio biancorosso – Il “derby ad alto voltaggio”, così come è stato definito dai media spagnoli, è stato anticipato, nei giorni scorsi, dalla richiesta dei tifosi “colchoneros”: “Vincere per far perdere il titolo agli odiati cugini”. Preghiera legittima quella dei supporters dell’Atletico, rispedita al mittente, però, da Diego Simeone: “Sarebbe da mediocri cercare di vincere per avvantaggiare il Barcellona”. Orgoglio tutto argentino, quello del “Cholo”. Personalità e carattere che ha saputo trasmettere ai suoi giocatori anche durante la cavalcata in Europa delle squadre spagnole. Su tutti: Radamel Falcao. E’ su di lui, il colombiano, pagato una fortuna dal club di Madrid, che i tifosi scommettono per portare a casa una vittoria che manca da ben dodici anni. “El Tigre” ha già lasciato il segno sulla stagione biancorossa con 20 reti in campionato (8 nelle ultime 9 partite) e 8 in Europa League. Meglio di Torres, di Forlan e di Aguero: cognomi che, da queste parti, suscitano ancora sussulti d’emozione.

Lionell Messi

Messi alla finestra – Forti di una condizione psicofisica migliore, rispetto alle merengues, i ragazzi di Guardiola questa sera si metteranno davanti alla televisione, sperando in un regalo da parte dell’Atletico. Il successo rotondo sul Getafe, frutto della doppietta di Sanchez, del solito gol di Messi e della rete di Pedro, oltre ad aver messo ulteriore pressione sugli avversari, ha portato un po’ di buon umore in casa blaugrana: condizione fondamentale per reagire positivamente anche al periodo difficile che sta vivendo Abidal che, nella notte scorsa, è stato operato nuovamente per il trapianto di fegato. Tutti per uno, tutti per Abidal: è questo il grido che si è levato dalle tribune del Camp Nou che, se dovessero arrivare altre gioie in campionato e in Champions, ha già scelto a chi dedicare l’ennesima stagione straordinaria dei “marziani”.

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