Dalla sorpresa Golovin a Lukaku e Kane, con CR7 sullo sfondo. Il dream team Mondiale
Giusto il tempo di ammirare il primo giorno della fase degli ottavi di finale che è già arrivato il momento di stilare i primi bilanci di questo Mondiale 2018. Dopo la fase a gironi infatti, sono emerse tante curiosità e statistiche che, se vogliamo, hanno messo in evidenza diverse caratteristiche importanti, soprattutto per quanto riguarda i singoli delle varie Nazionali partecipanti, che ci hanno colpiti. Dall’eliminazione di Germania e Polonia alle varie sorprese che si sono alternate in Russia, abbiamo provato ad isolare un 11 inedito formato da soli calciatori che hanno superato la fase a gironi con la propria Nazionale e che ad oggi fanno a formare un dream team davvero da sogno. Ma non solo, abbiamo voluto evidenziare anche singolarmente i giovani che si sono maggiormente distinti in questo Mondiale, la rivelazione, la delusione e anche gli attaccanti che hanno deluso maggiormente e che sono stati eliminati dalla fase a gironi. Vediamo dunque nel dettaglio alcune curiosità di questa prima fase dei Mondiali tenendo ovviamente conto anche delle prime due gare degli ottavi appena giocate.
L’ipotetico 11 titolare schierato in un 4-2-4
Era inevitabile che schierando 11 potenziali titolari le difficoltà nell’inserire i migliori visti fino a questo momento, fosse a dir poco faticoso. Ma in questo 4-2-4 ultra offensivo, a spiccare è sicuramente il forte contributo a centrocampo di gente come Kante e Modric, che garantiscono qualità e quantità a centrocampo per attaccanti di valore che hanno confermato di essere dei veri fenomeni: Kane, Lukaku e CR7 su tutti senza dimenticare Cavani. Ma non mancano le sorprese come Golovin che è sicuramente uno dei calciatori con il più alto rialzo dal punto di vista del valore di mercato al pari di del terzino destro francese Pavard.
Non manco però le novità anche in difesa dove ad essere premiato è stato il centrale della Svizzera e del Borussia Dortmund Akanji, uomo di fiducia della Nazionale di Petkovic che adesso dovrà giocarsi tutto contro la temibile Svezia di Andersson. In porta abbiamo avuto tanti dubbi, Schmeichel della Danimarca poteva rappresentare un profilo da dover premiare, ma nonostante i 3 gol subiti nella sfida finale della fase a gironi contro la Svezia, abbiamo scelto Ochoa tra i pali che ancora una volta in una competizione Mondiale, con il suo Messico, ha dimostrato di essere un portiere di enorme valore.
Il giovane talento arriva dalla difesa svizzera, ma che giocatore Lozano!
Certo, avremmo tranquillamente potuto inserire in questa sezione dedicata al giovane talento (sempre molto attesa tra le statistiche) diversi altri profili che però sono già abbastanza noti a noi tutti come ad esempio Mbappè autore già di 3 gol al Mondiale e protagonista assoluto con una doppietta agli ottavi contro l’Argentina di Messi, ma anche di Rodrigo Bentancur che però, oltre a fare bene in Russia, ha già dimostrato all’Europa del calcio di poter essere, potenzialmente, uno dei migliori giovani emergenti del panorama calcistico Mondiale.
E così meglio premiare due calciatori di cui forse sentirete tutti parlare molto presto in sede di calciomercato. Stiamo parlando del difensore della Svizzera, la ‘nuova Guardia Svizzera’ della Nazionale di Petkovic, ovvero Manuel Akanji e dell’esterno d’attacco messicano Hirving Lozano. Entrambi 22enni, per il primo il Mondiale ha messo in evidenza le grande qualità da difensore centrale e di uomo di fiducia del Ct capace di vedere in lui uno dei giovani con la maggior capacità di mantenere la posizione.
Gioca nel Borussia Dortmund e vale già 22 milioni di euro, la stessa cifra di mercato dello stesso Lozano che dopo essersi fatto conoscere al Psv, oggi è arrivato a toccare quota 25 milioni di euro. Per lui anche la soddisfazione di aver contribuito con il gol vittoria contro la Germania, all’eliminazione prematura dei tedeschi campioni in carica dal Mondiale.
E’ la Russia la Nazionale delle rivelazioni
Probabilmente soltanto la Juventus lo conosceva e forse non avrebbe mai voluto che al Mondiale potesse fare così bene come ha fatto nella fase a gironi con la sua Russia poiché Aleksander Golovin poteva infatti essere già un nuovo giocatore del club campione d’Italia. Classe 1996, 22 anni, nelle prime 3 gare ha messo a segno 1 gol e 2 assist confermando la volontà dei bianconeri di portarlo in Italia puntando su di lui acquistandolo dal Cska Mosca ad un prezzo agevole.
Con un valore di mercato salito ora a 18 milioni di euro, l’esterno d’attacco della Nazionale padrona di casa, può giocare anche come trequartista o centrale di centrocampo. E’ stato fino a questo momento una delle rivelazioni di questo Mondiale cadendo soltanto contro l’Uruguay. Ma insieme a Golovin, che ad oggi sembra essere più lontano dalla Vecchia Signora per via delle pretese del club russo, non possiamo non considerare la punta del Villarreal Denis Cheryshev, 27 anni e un valore di mercato di 3 milioni di euro.
Con ben 3 gol fatti al Mondiale è una vera rivelazione dato che nessuno si aspettava un rendimento così positivo da chi, come lui, nella stagione passata in Liga aveva realizzato appena 2 gol e 2 assist in ben 24 presenze più 1 gol in Europa League e 1 un altro in Copa del Rey. Certo, di fronte aveva squadre come Arabia Saudita ed Egitto che non erano proprio il massimo in fase difensiva, ma sicuramente la voglia di voler far bene nel Mondiale organizzato dal suo Paese ha avuto la meglio.
Di Maria una delle grandi delusioni
Avremmo potuto tranquillamente inserire tra le delusioni di questo Mondiale gente come Messi (ma con una Nazionale Albiceleste del tutto senza identità la ‘Pulce’ non ha avuto colpe), Neymar o anche lo stesso Bernardo Silva, che sicuramente dal punto di vista realizzativo visto il feedback più che positivo avrebbero potuto fare di più, ma nella sezione dedicata alle delusioni assolute in questo momento del Mondiale, tra le squadre che hanno superato la fase a gironi, non potevamo non menzionare uno da cui Sampaoli si aspettava tanto di più per la sua Argentina. Stiamo parlando di Angel Di Maria che al fianco di Messi avrebbe dovuto supportare la ‘Pulce’ in questo Mondiale ma che invece è andato perdendosi, partita dopo partita, nell’anonimato più totale.
Di lui, in questo Mondiale, rimarrà la gemma agli ottavi messa a segno contro la Francia, ma nulla più. Col Psg nell’ultima stagione non aveva neanche fatto male mettendo a segno 11 gol e 6 assist in Ligue 1 per un totale, comprese le coppe, di 21 timbri stagionali. Numeri comunque positivi per andare al Mondiale e recitare il ruolo di spalla dell’attore protagonista (Messi) ed essere lì pronto ad aiutarlo in caso di necessità. Le sostituzioni di Sampaoli nei suoi confronti durante le gare della fase a gironi, sono forse le uniche cose positive vista dal Ct dell’Albiceleste.
Il caso: Lewandowski e Muller, le stelle del Bayern fuori con Polonia e Germania. E’ allarme
Considerando dunque la fase a giorni non possiamo non evidenziare anche un caso particolare che ci ha incuriositi: il Bayern Monaco comincia a vacillare? Già, perchè le due Nazionali che sicuramente non ci aspettavamo potessero uscire dal Mondiale, ovvero Polonia e Germania, hanno avuto proprio nello scarso contributo delle proprie stelle il punto debole. Da Lewandowski a Muller, passando per Neuer, sono alcune delle stelle del Bayern Monaco spettacolo che in questi anni in Europa si è giocato la Champions al pari di Real Madrid e Barcellona.Il bomber polacco addirittura è sembrato lontanissimo da quell’attaccante affamato di gol ammirato in Bundesliga in queste ultime edizioni, poco lucido sotto porta e anche poco reattivo nel riuscire a dialogare con i compagni di squadra.
Di certo non è andata meglio al fantasista della Germania Thomas Muller che sta continuando la sua fase calante cominciata dopo la vittoria del Mondiale 2014 e culminata in Russia con prestazioni a dir poco pessime.Per Neuer invece, l’attenuante di essere tornato al Mondiale dopo una stagione passata in infermeria, ma anche la sicurezza tra i pali che dava l’ormai numero uno dei portieri al mondo sta cominciando a vacillare, va recuperato. Un campanello d’allarme da non sottovalutare per il Bayern Monaco che dovrà lavorare molto con loro soprattutto dal punto di vista mentale.