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Dalla periferia di Palermo alla capitale del calcio: la storia dello juventino Montaperto

Protagonista indiscusso del recente ‘Torneo di Viareggio’ bianconero, ecco alcune curiosità sull’attaccante classe 2000 della Juventus capace di scalare, tappa dopo tappa, le gerarchie del pallone e portarsi ad un passo dal sogno di diventare un calciatore importante.
A cura di Salvatore Parente
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Giuseppe Montaperto nasce a Palermo il 23 gennaio del 2000 e, 18 anni dopo, si ritrova, non senza aver sudato sette camicie ed aver approntato numerosi sacrifici, ad un passo dal professionismo, con un Torneo di Viareggio da protagonista, 7 reti all’attivo in una delle ‘cantere’ più floride d’Italia, la Juventus, ed un entusiasmo ed una voglia di chi vuole sorprendere e guadagnarsi sul campo i gradi di calciatore di Serie A.

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Un calciatore, potenzialmente importantissimo con doti – estro, tecnica, visione di gioco e qualità – fuori dal comune per un ragazzo della sua età con pochi ‘colleghi’, nel panorama calcistico giovanile, all’altezza delle sue caratteristiche ma, anche, delle sue ambizioni. Una sorta di self-made man del football che, partendo da un quartiere difficile del capoluogo siciliano, è stato capace di effettuare una inesorabile scalata fino a presentarsi nella ‘hall’ del calcio che conta. Qui, la sua bellissima, a tratti romantica, storia.

Da un quartiere difficile di Palermo agli allenamenti con Giampaolo

La storia del giovanissimo trequartista Giuseppe Montaperto parte da molto lontano, precisamente da quella Sicilia, terra fertile per tanti campioni, che gli ha permesso di spiccare il volo nell’anticamera del calcio che conta. Già, perché è proprio dall’isola sicula e da Palermo che nasce Giuseppe ed il suo sogno di diventare un calciatore di Serie A. Ma a piccoli passi. Il suo cammino nel mondo del pallone, infatti, comincia con l'Empoli che lo porta nel proprio settore giovanile prelevandolo, giovanissimo, dalla Polisportiva Calcio Sicilia. Da lì in poi, una escalation di successi, ovviamente in campo, dove Giuseppe si distingue per il suo modo incredibile di toccare il pallone. Montaperto però, compie una parabola particolare e ancora più complicata in quanto arriva da un quartiere non facile di Palermo.

la scheda del ragazzo (Transfermarkt.it)
la scheda del ragazzo (Transfermarkt.it)

Possiamo dire che sia stato praticamente preso dalla strada dalla scuola calcio palermitana passando, appunto, in tutt’altra realtà: quella toscana dell'Empoli arrivando, anche, ad allenarsi con la prima squadra azzurra agli ordini di un intenditore come Marco Giampaolo che, in lui, aveva già intravisto delle qualità di spessore. Oggi, magari, queste sue doti, gli consentiranno di farlo giocare da protagonista in Serie A sfidando, magari chissà, proprio l’attuale tecnico della Samp.

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Il Torneo di Viareggio come consacrazione alla Juventus

Dicevamo delle sue prestazioni, della tecnica e della capacità di questo ragazzo di abbinare anche, alla sua incredibile visione di gioco, uno spiccato senso del gol. Numeri e qualità che non sono passate inosservate ai top club che hanno subito aguzzato la vista provando il colpaccio prima di tutte. Eppure, così come in altre occasioni, a fiondarsi subito sul ragazzo è stata la Juventus che, in quanto a programmazione futura puntando su giovani italiani, è la regina assoluta della Serie A. Classe 2000, con 11 gol realizzati la scorsa stagione nel campionato Under 17 e due presenze invece con la Primavera, con Dal Canto in panchina, Montaperto è diventato subito un punto di riferimento importante per la ‘seconda squadra’ della Juventus. Per lui 1 gol in campionato quest’anno e 2 in Coppa Primavera, ma soprattutto le 4 reti messe a segno nel prestigioso Torneo di Viareggio che è stata l’occasione per far conoscere a tutti il talento di questo fantastico trequartista.

Due perle nel derby con i complimenti di Nedved

A dispetto di quanto fatto in quest’ultimo Torneo di Viareggio però, finora nel campionato Primavera il giovanissimo talento palermitano non è ancora riuscito ad esprimere tutte le sue qualità (ad oggi 10 presenze e un solo gol). Il suo migliore exploit in bianconero prima della rassegna giovanile in Versilia, infatti, resta il match di Coppa Italia Primavera contro i ‘cugini’ del Torino. Nel derby, poi vinto dai granata ai calci di rigore, il trequartista siciliano ha realizzato due reti di pregevole fattura per le quali ha ricevuto anche i complimenti dal vice-presidente juventino Pavel Nedved uno che, di gol bellissimi, se ne intende.

https://www.youtube.com/watch?v=8Q72WCaZhKs

Trequartista ‘vecchio stampo’, versatile nel calcio 2.0

Il maggior problema del classe 2000 arrivato in bianconero in prestito dall’Empoli sembra essere la sua collocazione tattica. Infatti, Montaperto è un classico numero #10 bravo tecnicamente e abile nel saltare l’uomo, insomma un trequartista “vecchio stampo” che nei moduli maggiormente usati in questo momento fanno però fatica a trovare spazio (si pensi al 4-3-3). In alternativa il talento palermitano può giocare come seconda punta (come dimostrato proprio al Viareggio in coppia con il croato Kulenovic) e come esterno destro d’attacco in un eventuale tridente. Un ottimo prospetto offensivo dunque che però per fare il salto di qualità che ci si aspetta da lui deve adesso crescere in termini di continuità e nell’apporto alla fase difensiva.

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Montaperto simbolo della Juventus Academy

L’Academy Juve, come detto, è una delle migliori del Paese. Un’accademia di calcio che, prima ancora di insegnare a questi ragazzi i fondamentali del gioco, trasmette valori e dettami importanti per il prosieguo individuale dei giovani calciatori. Insomma, una scuola vincente. Vincente però, anche in termini di programmazione con l’arrivo di Montaperto come ulteriore prova di questo vantaggio, di questo innato fiuto bianconero nel mettere le mani, prima di tutte le altre, sulle migliori speranze d’Italia. E così Beppe, si iscrive nella lunga lista dei possibili craque della Vecchia Signora capace, altro che senilità, di rinnovarsi, senza soluzione di continuità, sempre e comunque.

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