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Da Giuseppe Rossi a Criscito, la Nazionale degli Azzurri mancati

L’inedito schieramento in campo di 11 calciatori che nel corso di questi anni hanno solo sfiorato la maglia dell’Italia. Su tutti spiccano l’ex viola, Pepito, spesso frenato dagli infortuni e l’ex milanista, Balotelli.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La sfida della Nazionale italiana contro la Svezia, mette di fronte sicuramente due squadre che nel complesso sembrano essere molto diverse fra loro. Nello specifico parliamo di due selezioni che in rosa mostrano una sorta di disparità dal punto di vista degli elementi. L’Italia sembra superiore, ma nel corso degli anni, il livello della rosa, si è palesemente abbassato. I calciatori che fanno ora parte della rosa azzurra sono molto validi ci mancherebbe, ma ce ne sono altri che, nel corso degli anni, avrebbero potuto davvero far parte della Nazionale italiana ma che per qualche motivi (infortuni, trasferimenti all’estero o cali di forma), sono rimasti fuori senza più riuscire ad esplodere nonostante fossero considerati delle vere promesse.

Da Scuffet, portiere dell’Udinese a Giuseppe Rossi, passando per lo stesso Balotelli o Riccardo Saponara, la Serie A sembra essere piena di questi calciatori che hanno solo accarezzato la maglia gloriosa dell’Italia senza però riuscirla mai a tenere stretta a lungo per un numero diverso di anni. Andiamo dunque a vedere un insolito 11 di calciatori della Nazionale italiana mancato. Fra questi tante sorprese.

Il futuro della porta non appartiene più a lui

‘Sarà lui il nuovo Buffon’. In Italia era già nata una stella. Già, perchè le prestazioni di Simone Scuffet all’Udinese sono state subito lodate dall’intero sistema calcistico italiano che ha fin da subito visto nel 21enne, classe 1996, portiere friulano doc, grandi capacità. Esordì in massima serie nel 2014 con la maglia dei bianconeri nella gara giocata contro il Bologna. Mostrò subito, a soli 17 anni, grande dimestichezza fra i pali tanto che fu a lungo titolare fino a fine stagione. Poi dopo, inspiegabilmente il declino.

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Il portierino che avrebbe dovuto sostituire Buffon, un giorno, in Nazionale, si è perso e dopo un anno di purgatorio al Como in Serie B (forse più inferno) dove è poi retrocesso, ha fatto ritorno all’Udinese relegato alla panchina. Il motivo? Ancora oggi non si è capito. Voci di corridoio parlano di un rifiuto della famiglia a farlo trasferire a Madrid, sponda Atletico, quando ormai le due società avevano già trovato un accordo sul passaggio di Scuffet in Liga. Francamente sembra una posizione troppo dura assunta dalla società che ha di fatto tagliato le ali alla carriera di un portiere che però ha ancora tutto il tempo per rilanciarsi.

Difensori meteore in Serie A, veri talenti mancati per la Nazionale

Con una difesa così sicuramente avremmo potuto avere qualche soluzione in più per far rifiatare i tre intramontabili giganti del pacchetto arretrato azzurro: Barzagli, Bonucci e Chiellini. Dopo di loro forse c’è il nulla. Già, perchè il Rugani visto fino a questo momento non sembra essere meglio di un Criscito che sta facendo sempre meglio in questi anni in Russia allo Zenit. Calciatore scaricato troppo presto dalla Juventus, fatto ritornare al Genoa dove è poi esploso prima poi di trasferirsi in Russia e perdere definitivamente la Nazionale.

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Zappacosta e Darmian oggi sono il futuro sulle fasce, sicuramente, ma De Sciglio sembrava davvero essere un buon prospetto da adattare sia a destra che a sinistra, ma nel Milan degli ultimi anni ha avuto la sfortuna di incappare in diversi infortuni che ne hanno bloccato la crescita calcistica. Staremo a vedere se adesso la cura Allegri alla Juventus gli farà bene per riconquistare di nuovo la Nazionale.

De Silvestri da ritrovare, Tonelli si è perso?

Sembra essere ripartito bene in campionato invece Lorenzo De Silvestri che nello scorso anno, fra le fila del Torino, non aveva fatto benissimo, perdendo anche il posto rubato dallo stesso Zappacosta. L’inizio attuale di stagione con i granata invece sembra essere promettente. E dopo il doloroso infortunio proprio in maglia azzurra che ha poi messo un freno alle sue convocazioni future in Nazionale, potrebbe presto fare ritorno.

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E finiamo invece con l’altro difensore centrale che, insieme a Rugani, sembrava destinato davvero a fare grandi cose. Stiamo parlando di Lorenzo Tonelli che dopo diverse stagioni importanti all’Empoli si è completamente perso in panchina al Napoli dove Sarri, che l’ha fortemente voluto, gli ha concesso davvero troppo poco spazio.

Fantasia, tecnica e intelligenza tattica a centrocampo

Non, non c’è un secondo Pirlo, quello scordatevelo, e neanche un secondo Verratti. Ma di uomini a centrocampo che avrebbero potuto fare le fortune di questa Nazionale, ce ne sono e ne abbiamo voluti isolare 3. Il primo è sicuramente Riccardo Saponara che dopo essere passato al Milan dall’Empoli sembrava finito e che invece proprio nel suo ritorno nella squadra toscana è rinato passando poi lo scorso gennaio alla Fiorentina dove però la sua maledizione da top club sembra continuare.

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Per la Nazionale, almeno per caratteristiche, avrebbe potuto fare davvero bene, anche dietro le punte. Come lui anche Bonaventura che sicuramente nel giro dell’Italia c’è ancora ma che, fermato anche dall’infortunio, potrebbe davvero non far parte della possibile spedizione azzurra in Russia. Un potenziale assolutamente da recuperare, un jolly del centrocampo, bravo sia come mezzala che come esterno in un reparto schierato a 5.

Capitolo Berardi: ma che succede?

E poi, dato l’affollamento in attacco, a centrocampo proponiamo anche Berardi, praticamente perso fra sale operatorie, infortuni misteriosi e scelte di trasferimento sempre molto discutibili. Ha evitato infatti di andare alla Juventus e al Sassuolo è di nuovo scomparso dopo praticamente una stagione, quella passata, in cui non si è mai visto se non nell’europeo under 21.

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Per la Nazionale maggiore farebbe davvero comodo ma è troppo discontinuo dal punto di vista delle prestazioni e della forma fisica.

Attacco da sogno fermato da infortuni, trasferimenti e ‘colpi di testa’

Dicevamo del grande affollamento in attacco. E già, perchè in questo inedito 4-3-3, non potevamo non inserire Giuseppe Rossi. ‘Pepito’ è riuscito di fatto ad essere protagonista solo nella Confederations Cup 2009 con la maglia azzurra, poi gli infortuni gli hanno praticamente stroncato l’accesso sia nella rosa del mondiale 2010 che negli europei 2012, ma anche in Brasile nel 2014. Sarebbe dovuto essere infatti proprio lui l’attaccante del futuro di questa Italia subito dopo Germania 2006 e invece la sorte ha voluto che la sua carriera andasse così. Una seconda punta davvero fantastica che avrebbe fatto le nostre fortune.

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Insieme a Giuseppe Rossi, partner ideale sarebbe stato sicuramente Mario Balotelli, di cui conosciamo benissimo tutte le vicende, soprattutto caratteriali, che ne hanno condizionato una carriera che però può ancora avere risvolti positivi. Oggi al Nizza sta cercando di convincere, a suon di gol, Ventura a riportarlo in azzurro, ma il Ct non sembra essere ancora convinto. Fu grande protagonista nell’europeo 2012 capace di trascinarci fino alla finale poi persa con la Spagna, mai visto invece nel 2014 ai mondiali brasiliani.

Giovinco è ormai stato ‘mandato in esilio’ dal calcio italiano

‘La formica atomica’ Sebastian Giovinco invece, viene tenuto fuori dal giro dell’Italia solo perchè il campionato dell’MLS in Canada con i Toronto Raptors viene considerato da Ventura come l’equivalente della nostra Serie B. L’ex Juventus ha comunque dimostrato di essere all’altezza anche in Serie A sia con la maglia dei bianconeri che, soprattutto, con quella del Parma.

In Canada è ormai diventato un idolo con i suoi 65 gol attuali in 102 presenze, ad oggi, in 3 stagioni. Numeri davvero da capogiro. Una possibilità in più la meriterebbe sicuramente.

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La possibile formazione

In questo possibile 11 titolare, il 4-3-3 potrebbe essere il modulo più adatto per i calciatori che abbiamo deciso di selezionare ma ce ne sarebbero tanti altri che in realtà sono rimasti fuori. A centrocampo, ad esempio, meriterebbe forse più considerazione Benassi che è stato a lungo capitano dell’Under 21 ma che in Nazionale maggiore è stato tenuto sempre fuori nonostante un ottimo avvio di stagione con la Fiorentina. Come lui anche lo stesso Soriano che andato via dalla Sampdoria per trasferirsi in Spagna al Villarreal ha perso la maglia azzurra come anche Nicola Sansone sempre in forza al ‘sottomarino giallo’.

Da segnalare anche Masina che nel ruolo di terzino sinistro sembrava essere un predestinato ma che invece si è completamente perso per strada così come lo stesso Santon che Mourinho ha sempre considerato come un vero talento e che invece in Nazionale non ha mai spiccato il volo. E allora ecco lo schieramento pensato:

‘L’Italia mancata’ (4-3-3): Scuffet; De Sciglio, Criscito, Tonelli, De Silvestri: Bonaventura, Saponara, Berardi; Giovinco, Balotelli, G. Rossi.

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