Cristiano Ronaldo, la madre accusa la Mayorga: “Se sali in camera non è per giocare a carte”
A distanza di mesi dalla clamorosa riapertura del caso Kathryn Mayorga, la modella americana che ha denunciato Cristiano Ronaldo per la presunta violenza sessuale in un hotel di Las Vegas nel 2009, ha parlato anche Dolores Aveiro: la madre del campione portoghese. A margine della presentazione della sua nuova linea di vini e olio in Portogallo, la donna ha infatti risposto in maniera decisa alla domanda sul presunto stupro compiuto dal figlio.
"Ho fiducia in lui riguardo quello che è successo – ha detto la mamma di CR7, dopo l'evento che si è svolto al famoso cento commerciale "El Corte Inglês" di Lisbona – Quando quella ragazza è andata lì, in una camera d'albergo, di certo non lo ha fatto per giocare a carte. Doveva fare qualcosa. Io conosco mio figlio, so perfettamente come sia fatto".
Le parole dell'hacker di Football Leaks
Archiviato per il momento il delicato discorso legato al problema dell'attaccante della Juventus, Dolores Aveiro ha poi confermato di partire nelle prossime ore per l'Italia proprio per andare a trovare il figlio a pochi giorni dal suo 34esimo compleanno: festeggiato da Cristiano Ronaldo insieme a compagni e amici intimi, prima alla Continassa e poi nella sua lussuosa abitazione di Torino.
Mentre il cinque volte Pallone d'Oro è concentrato sulle prossime partite, i legali di Kathryn Mayorga sono invece sempre al lavoro per portare avanti la causa. Dopo il viaggio a Londra per incontrare Jasmine Lennard, ex fidanzata del portoghese che aveva dichiarato di aver "prove compromettenti" sul giocatore, e dopo che la polizia di Las Vegas ha ordinato a Cristiano Ronaldo di sottoporsi all’esame del Dna, gli avvocati della ragazza stanno valutando anche le recenti dichiarazioni di Rui Pinto, l'hacker che ha riportato alla luce lo scandalo grazie a Football Leaks: "Ronaldo è il mio giocatore preferito – ha spiegato a Der Spiegel – Ma il suo comportamento fuori dal campo deve essere giudicato in modo completamente diverso, in termini di diritto penale".