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CR7 fa 100 , Ibra da record. Insigne: ‘schiaffo’ a Ventura. Flop Jemerson, Messi in panca

Ecco tutto ciò da ricordare e cosa invece dimenticare il prima possibile di questa due giorni della 5a giornata della fase a gironi di Champions League. Dai primati di Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic, ai gol bellissimi e importantissimi di Insigne e Griezmann, dal disastroso difensore del Monaco alla scelta ‘discutibile’ di Valverde di lasciare la Pulce in panchina in casa della Juve, fino alla fine della ‘maledizione’ del russo Akenfeev.
A cura di Michele Mazzeo
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Nessuna italiana ha ancora staccato il pass per gli ottavi di finale di Champions League ma tutte e tre, Roma, Juventus e Napoli, sono ancora in corsa e si giocheranno tutto nell’ultimo turno. Chiudono i conti qualificazione invece le nobili spagnole Real Madrid e Barcellona (proprio dopo lo 0-0 in casa della Juventus), così come il Chelsea di Antonio Conte e il sorprendente Besiktas.

Queste i club che vanno quindi ad aggiungersi a Psg, Bayern Monaco, Manchester City, Manchester United e Tottenham che avevano invece già staccato il pass per gli ottavi dopo lo scorso turno, ma che, nonostante ciò, eccezion fatta per i Red Devils sconfitti dal Basilea, hanno vinto anche in questa 5a giornata. Andiamo quindi a vedere adesso quali sono stati i protagonisti sui campi della massima competizione per club del Vecchio Continente: ecco cosa ricordare e cosa invece dimenticare il prima possibile di questa due giorni di Champions League.

Cosa ricordare di questa giornata di Champions League

Cristiano Ronaldo fa 100 in Europa con il Real

E menomale che era in crisi. Cristiano Ronaldo nel tennistico 6-0 che il Real Madrid rifila all’Apoel sigla una doppietta che lo porta ad aggiornare il proprio bottino di record con altri due primati. Adesso sono infatti 18 le reti realizzate in Champions League 2017 e 100 i gol messi a segno in Europa con la maglia del Real Madrid (98 in Champions più i due fatti al Siviglia nella Supercoppa Europea del 2014). Numeri pazzeschi dunque per il 32enne di Madeira che non sembra aver alcuna voglia di avviarsi sul viale del tramonto. La stella di CR7 continua a brillare.

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Neymar- Cavani – Mbappé: attacco da record

La qualificazione agli ottavi era già stata messa in cascina nel turno precedente ma per il Psg c’erano ancora in ballo il primo posto nel girone ed alcuni record. E così Neymar e compagni asfaltando il Celtic Glascow con un disarmante 7-1 diventano la squadra che ha segnato di più (al momento 24 reti in 5 gare) in un girone nella storia della Champions League addirittura con un turno ancora da disputare. Segnano tutti i big sotto la Tour Eiffel: doppiette per Cavani e O’Ney, segnano Mbappé, Verratti e Dani Alves. E a suon di gol gli uomini di Emery si candidano come principale pretendente a quel trono su cui da due anni siede il Real Madrid.

Lo ‘schiaffo’ a Ventura: Insigne prende per mano il Napoli

Sembrerà superfluo affermarlo ma dati i soli 14’ di gioco nel playoff mondiale concessigli da Ventura, ribadire il concetto potrebbe essere utile, se non altro per evitare che il prossimo Ct, chiunque esso sia, possa ripetere lo stesso clamoroso errore. E sì perché Lorenzo Insigne nel momento del bisogno, nel momento nel quale le speranze di un successo sul ben messo Shakhtar iniziavano a vacillare, ha tirato fuori dal cilindro una rete da grande, da fuoriclasse, da genio del pallone.

L’azzurro Napoli, non certo Italia, prende il pallone, dribbla a rientrare un avversario (Butko), ne fa fuori un altro (Fred) e poi alza lo sguardo, osserva Pyatov e lo trafigge con una saetta imprendibile che va a morire nel sette della rete ucraina: 1-0. È così che il talento di Frattamaggiore risolve una gara che stava diventando davvero complicata. La sua magia, infatti, ha il merito di sbloccare il punteggio ma anche il gioco azzurro che, di lì a qualche minuto, esplode con un uno-due in grado di portare il Napoli a vincere la sfida per 3-0 e sperare ancora nella qualificazione agli ottavi.

Termina la ‘maledizione’ di Akinfeev

Una giornata di Champions League che ricorderà a lungo Igor Akinfeev. Con il successo del suo CSKA Mosca sul Benfica per 2-0, il 31enne portiere russo è finalmente riuscito a porre fine a quel primato poco invidiabile che deteneva. Dopo 11 anni, infatti, l’estremo difensore capitano della formazione moscovita è riuscito a mantenere la propria porta inviolata in Champions League. Difatti per trovare l’ultima volta in cui Akinfeev non aveva subito gol nella massima competizione europea bisogna tornare addirittura al 1° novembre 2006, quando i russi strapparono uno 0-0 in casa dell’Arsenal.

Da quel momento, nel corso di tutte le 43 partite seguenti il numero uno ha sempre incassato almeno una rete. In questo turno di Champions League termina dunque quella che sembrava una vera e propria maledizione. Si pensi infatti che il CSKA in questo lunghissimo arco temporale era riuscito a non subire gol in altre due sfide, entrambe contro il Trabzonspor: il 18 ottobre 2011 il club russo vinse per 3-0, mentre il 2 novembre dello stesso anno la sfida terminò 0-0, ma in quel periodo Akinfeev era infortunato e al suo posto era sceso in campo il vice Gabulov.

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Ibra torna ed è subito record

Era tornato in campo nell'ultima giornata di Premier League all'Old Trafford contro il Newcastle a 7 mesi dal brutto infortunio patito contro l’Anderlecht il 20 aprile scorso. Un recupero impressionante, dati i 36 anni, arrivato però giusto in tempo per permettere a Zlatan Ibrahimovic di battere l’ennesimo record. Con il suo ingresso in campo al 74’ della gara persa per 1-0 in quel di Basilea dal suo Manchester United, lo svedese è diventato l'unico giocatore della storia a giocare in Champions League con sette compagini differenti: Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, PSG e, appunto, Manchester United. E chissà che proprio con i Red Devils non sia la volta buona per conquistare quel trofeo che incredibilmente non ha mai vinto in carriera?

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Cosa dimenticare e in fretta

Jemerson emblema del disastro monegasco

La semifinale dello scorso anno contro la Juventus è solo un lontano ricordo per il Monaco, così come l’Europa. Già, perchè oltre alla mancata qualificazione agli ottavi di finale, i monegaschi di Jardim salutano anche la possibilità di approdare in Europa League. Lo schiaffo rimediato in casa contro il Lipsia infatti, oltre a non consentire il passaggio del turno a Falcao e compagni, proibisce alla squadra del Principato anche di giocarsi qualche chance nella seconda competizione europea per importanza.

Un 4-1 che non ammette repliche che ha visto come protagonista in negativo il difensore brasiliano Jemerson che dopo la convocazione con la Nazionale, riesce a rovinare tutto nel match contro i tedeschi. Prima l’autogol che ha dato il vantaggio alla squadra della Red Bull e poi il passaggio sbagliato che ha dato il via al secondo gol siglato da Timo Werner.

Bruno Peres e l’incubo Colchoneros

Non bastasse la prestazione non proprio positiva vista in campo per 82 minuti, ovvero quelli che ha giocato effettivamente al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid, Bruno Peres è riuscito anche ad uscire prima dal campo per via di un ingenuo cartellino rosso. Un doppio giallo, frutto di due falli che hanno praticamente poi messo la parola fine alla gara della Roma.

Primo del rosso sventolato al terzino destro brasiliano, l’ex Torino era stato comunque protagonista di una gara non proprio al massimo. Spesso le occasioni migliori per gli uomini del Cholo Simeone sono arrivate proprio dalla sua fascia destra come ad esempio il cross che ha portato Correa a servire l’assist per il primo gol di Griezmann o il tanto spazio lasciato spesso a Filipe Luis libero di arrivare fino alla linea di fondo e rendersi pericoloso.

La gara di Bruno Peres contro l'Atletico Madrid (fonte SofaScore)
La gara di Bruno Peres contro l'Atletico Madrid (fonte SofaScore)

Valverde e la ‘discutibile’ esclusione di Messi

Regalare un giocatore come Lionel Messi alla Juventus per 55’ minuti, sebbene per il Barça la qualificazione agli ottavi non sia mai stata in discussione, rimane una scelta quantomeno discutibile. Soprattutto in una gara in cui comunque c’era in ballo il primato del girone in quella che, almeno sulla carta, per i catalani era la partita più difficile in programma in questo avvio di stagione. A sua parziale scusante il fatto che la Pulce ha giocato fin qui tutti i minuti giocati dai blaugrana in stagione (ad eccezione della prima gara di Copa del Rey), ma probabilmente Ernesto Valverde ha scelto la gara peggiore per farlo riposare. Per sua fortuna la gara dell’Allianz Stadium è terminata 0-0 regalando comunque ai blaugrana la qualificazione da primi del girone, ma i ‘dubbi’ sulla scelta del tecnico del Barça restano.

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Il gol della due giorni di Champions: la bicicletta di Griezmann è da manuale

Non segnava dal 27 settembre. I fischi, si quelli sono arrivati anche durante e dopo la gara giocata nell’ultima giornata del campionato spagnolo contro il Real Madrid. Il popolo dell’Atletico infatti non perdona ad Antoine Griezmann, il grande nome della squadra di Simeone, l’inizio di stagione al di sotto delle sue capacità. Solo 2 gol e 2 assist in Liga e 1 sola marcatura in Champions prima della gara contro la Roma.

Gli è bastato però un lampo in una gara assolutamente deludente fino a quel momento, per realizzare un gol dei suoi, assolutamente pazzesco. Una mezza rovesciata su cross di Correa su cui Allison non ha potuto nulla, assolutamente pazzesco, con cui le Petit Diable ha riconquistato i suoi tifosi e si è preso la palma di gol più bello di questa due giorni di Champions League.

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