Così Gonzalo Higuain può liberare Maurizio Sarri [e spingerlo alla Juventus]
Il conto alla rovescia è iniziato. Lunedì 10 giugno è la data fissata in calendario per l'annuncio di Maurizio Sarri alla Juventus. In realtà il tecnico toscano si sente allenatore dei bianconeri già da qualche settimana ma questioni burocratiche – la faccenda dell'indennizzo di 6 milioni – e il tentativo sotto traccia dei bianconeri di arrivare a Pep Guardiola – tramontato del tutto per la forte reticenza del Manchester City – hanno solo dilazionato nel tempo quanto era già scritto a copione.
Cosa manca ancora? Il via libera definitivo da parte del Chelsea che può arrivare solo con il sì da parte di Roman Abramovich: ha lasciato che a trattare con l'entourage del tecnico fosse il suo braccio destro e plenipotenziario dei Blues, Marina Granovskaia, ma l'ultima parola spetta a lui che al momento si trova a bordo dello yacht a Montecarlo.
Lo sconto su Higuain. In queste ore di contatti intensi, con la mediazione dell'agente Ramadani che ha fatto da trait d'union tra l'entourage di Sarri e la dirigenza londinese, è emerso un ulteriore dettaglio che può favorire l'exit-strategy. Se da un lato il club di Stamford Bridge ha mantenuto la parola data rispetto a quel ‘patto tra gentiluomini' sancito con l'allenatore [se avesse trovato una società italiana disposta a ingaggiarlo lo avrebbe lasciato partire] senza reclamare i soldi della clausola, dall'altro ha messo sul piatto una richiesta che da Torino sembrano trovare accettabile: ovvero, uno sconto sui 9 milioni di euro che il Chelsea deve versare ai bianconeri per il prestito di Gonzalo Higuain [un particolare della transazione raccontato dalla Gazzetta dello Sport] voluto a Londra proprio da Sarri.
Il Pipita d'altronde non rientra nei piani del Chelsea. Il calciatore farà ritorno alla Juventus con la quale ha un contratto fino al 2021. Non è detto che vi rimanga, anzi sono alte le possibilità che venga inserito in qualche altra trattativa [con la Roma nell'eventuale affare Zaniolo]. Intanto, accettando di rinunciare a qualche ‘spicciolo' per l'argentino realizzando una leggera minusvalenza [i soldi del prestito aggiunti a quelli ricavati dal Milan ne avrebbero ammortizzato i costi a bilancio], può liberare Sarri e accorciare i tempi del suo arrivo a Torino. Questione di ore, il conto alla rovescia è partito.