Coppa Italia, Mancini ‘sfotte’ l’amico Sinisa e suona la carica: “Nessun turn over”
Mercoledì è tempo di Sampdoria-Inter, gara valida per la Coppa Italia e che vedrà di fronte la rivelazione stagionale di Sinisa Mihajlovic e l'Armata Brancaleone di Mancini giocarsi l'accesso ai quarti di finale. Una partita dai mille risvolti con i nerazzurri che devono testarsi dopo gli ultimi alti e bassi in campionato che ne hanno confermato tutti i limiti tecnici e di personalità in campo; i doriani che non vogliono fermare la loro corsa anche nel trofeo nazionale dopo aver chiuso il girone d'andata in Serie A al terzo posto dietro alle sole Juventus e Roma e a pari punti con il meglio equipaggiato Napoli. Per non parlare di un altro incrocio ‘pesante' tra due neo presidenti, Ferrero e Thohir, giovani (nel mondo del calcio) e ambiziosi, con due filosofie diametralmente opposte e tra due allenatori amici nella vita e antagonisti in campo: Mihajlovic e Mancini. E poi la voglia di rivincita dei blucerchiati per vendicare la sconfitta in campionato e il grande ex di turno, Mauro Icardi novello papà ma abile e arruolato da mister Mancini che non vuole una squadra ‘B' per l'occasione.
Nessun turn-over contro l'amico Mihajlovic. Tutti in campo i migliori, magari non per 90 minuti, con una maggior attenzione nella distribuzione delle energie m senza giocarsi la partita con le riserve. Per Roberto Mancini l'idea di fondo è chiara e il passaggio del turno fondamentale: "Fra poco riparte anche l'Europa League e dobbiamo riprendere ad abituarci a giocare ogni 3-4 giorni ad alti livelli. Si farà poco turn over". E nessuna distrazione perché di fronte ci sarà una squadra tra le migliori, ben organizzata e che sarà difficile da battere grazie al lavoro di Mihajlovic: "Sfidiamo la Samp, sfido Mihajlovic. Peccato non possa andare in panchina, per squalifica. Sarebbe stato più bello, sarebbe stata la prima volta, perdipiù io contro la Sampdoria… Un messaggio a Sinisa? Cambi gilet sotto la divisa.. Giochiamo contro la Samp, che sta facendo benissimo. Noi siamo andati male a Empoli, ma una partita brutta ogni tanto ci può stare, non deve abbatterci o farci pensare che si sono fatti passi indietro"
Mister Coppa Italia. Dopotutto per Mancini la Coppa Italia ha un valore importante e la sua storia lo ricorda. Il trofeo lo ha vinto da calciatore con la Samp e la Lazio, da allenatore ancora a Roma e a Firenze, quindi a Milano. In totale ne ha vinte 6 da giocatore, 4 da allenatore e il feeling con i trofei nazionali è continuato anche all'estero dove ha vinto pure la Coppa d'Inghilterra e quella di Turchia: "La Coppa Italia è un bel trofeo. Quando lo vinci, fa sempre piacere. Magari all'inizio è un po' snobbata, ma quando arrivi in fondo, capisci l'importanza. Attorno all'Inter si è ricreato un po' di entusiasmo, e sono contento. I tifosi non devono abbattersi per quello che è accaduto a Empoli, non aver perso una partita che si poteva perdere è un dato positivo"