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Coppa Italia, Allegri per il poker. Buffon: “Paura di finire a zero titoli”

L’allenatore bianconero alla vigilia della finale di Coppa Italia Juve-Milan ha scherzato su Gattuso: “E’ un testone, spero domani di farlo incazzare”. Il capitano invece è tornato sulle tante polemiche che lo hanno riguardato: “Ogni mattina mi svegliavo, mi guardavo allo specchio e vedendomi in piedi mi dicevo: o sei la persona più forte del mondo, o sei la persona più infima e schifosa del mondo”
A cura di Marco Beltrami
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Massimiliano Allegri ha un appuntamento con la storia. Con lo scudetto praticamente già in cascina, il tecnico bianconero con un successo nella finale di Coppa Italia contro il Milan potrebbe mettere in bacheca un poker di doppiette campionato-coppa. Un risultato eccezionale che la Juventus dovrà guadagnarsi contro un avversario ostico come i rossoneri di Gattuso che già nel match di ritorno in Serie A hanno dato filo da torcere a Buffon e compagni. Nella classica conferenza stampa della vigilia dell'ultimo atto della Tim Cup in programma mercoledì 9 maggio alle 21 allo Stadio Olimpico l'allenatore della Juve ha sottolineato le difficoltà del confronto.

Juve-Milan, una finale di Coppa Italia per la storia per i bianconeri

Vietato parlare e pensare allo scudetto per cui è solo questione di matematica ormai. La Juventus deve concentrarsi solo sulla finale di Coppa Italia e sul come superare un Milan tosto ad immagine e somiglianza del suo tecnico: "Non voglio di parlare di Scudetto oggi, vediamo alla prossima conferenza. Finché non c'è la matematica abbiamo solo un po' di vantaggio. E' una partita molto importante perché dà ai ragazzi la possibilità di entrare nella storia della Juventus. Noi domani dobbiamo giocare una partita di entusiasmo, perché anche sabato col Bologna abbiamo avuto un po' di brividi. E poi Milan-Juve è una partita sempre equilibrata e in una finale ancora di più".

Foto Twitter @juventusfc
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Le scelte di formazione di Allegri per Juve-Milan

A proposito della formazione della Juventus contro il Milan, Allegri non scioglie i dubbi soprattutto sul reparto difensivo: "In difesa giocheranno due tra  Benatia, Rugani e Barzagli. Stanno tutti bene a parte Chiellini e Howedes, possiamo fare la difesa a due o tre, loro ci mettono in difficoltà sulle ripartenze e noi dobbiamo essere bravi sulle marcature preventive". Osservato speciale Paulo Dybala che contro il Bologna ha ritrovato un gol che potrebbe rappresentare un'iniezione di fiducia: "Dybala è un grande giocatore che quest'anno ha fatto tanti gol e da lui mi aspetto una partita importante perché in gare come queste può trovare molto spazio. E' una finale da giocare con grande equilibrio e grande testa".

L'allenatore della Juventus spera di far arrabbiare Gattuso

E tra le tante sfide nella sfida di Juventus-Milan ci sarà anche quella tra Allegri e Gattuso che hanno lavorato insieme ai tempi del Milan, e hanno ricucito un rapporto di stima reciproca certificato già dalle dichiarazioni precedenti all'incrocio di campionato. L'allenatore bianconero ci scherza su: "Rino è un appassionato di calcio e un testone. Non è semplice sedere sulla panchina del Milan dopo esperienze molto diverse, è stato ed è molto bravo. Il Milan da quando c'è lui ha conseguito risultati molto importanti. E poi quando hai giocato a livelli importanti rimetterti in discussione non è semplice e Gattuso è stato bravo, così come Filippo Inzaghi. Ora lo vedo vedo molto più pacato, poi domani sera spero si incazzi un po' perché significherebbe che avremmo vinto noi".

Allegri e il futuro in bianconero

Inevitabile una battuta sul futuro dopo le dichiarazioni di Marotta che ha confermato il suo futuro in bianconero, per un tecnico che esalta la squadra a prescindere dalla finale di Coppa Italia: "Con la società ho un ottimo rapporto e siamo in sintonia. Poi, come facciamo tutti gli anni, ci metteremo a tavolino e programmeremo il futuro. Io sono fortunato, ho sempre lavorato con uomini di valore durante la mia carriera. I ragazzi della Juventus mi hanno regalato grandi soddisfazioni che non dimenticherò mai. La Juventus anche vincendo solo lo scudetto avrà fatto un'annata straordinaria, il fatto che gli altri abbiano sottolineato i nostri difetti ci ha fatto solo bene, perché se ti dicono solo bravo non migliori".

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Buffon e il rischio di una stagione da zero titoli

E con l'allenatore bianconero in conferenza stampa si è presentato anche il capitano della Juventus Gigi Buffon che tornerà a difendere i pali della squadra in finale. L'estremo difensore non ha nascosto i timori dei giorni scorsi relativi soprattutto alla possibilità di chiudere la stagione senza titoli, concretizzatosi a San Siro, quando l'Inter era in vantaggio 2-1: "Rischio di zero titoli? Si, c'è stato, le antenne sono sempre state dritte. Adesso siamo fiduciosi e convinti ma sfido chiunque a esserlo all'86' a San Siro. La nostra forza è stata la medesima: rimettere in piedi una stagione con dei colpi di coda di una squadra che ha sette vite".

Il Milan non è sfavorito contro la Juventus

Adesso invece la Juventus che è ad un passo dallo scudetto ha la possibilità di piazzare il quarto double consecutivo. Attenzione però al Milan, una squadra che per il portiere non è mai sfavorita: "Per la storia che caratterizza le due squadre col Milan ho cominciato ben presto a capire che non si parte mai favoriti, sin dal 2003 nella finale di Manchester. Col Milan le partite difficilmente finiscono al 90′ perché regna equilibrio. La stanchezza? E' uguale a quella che ha il Milan".

Buffon, i dubbi e le polemiche sulla Nazionale

Negli ultimi giorni il nome di Buffon è finito al centro della vicenda relativa alla Nazionale, e alla possibilità di rinunciare alla convocazione per la festa d'addio in programma nell'amichevole contro l'Olanda. Il bianconero non ha dimenticato le polemiche che lo hanno riguardato prima sulla "passerella in azzurro" poi sul post Real Madrid: "Sicuramente è stata un'annata emotivamente complicata, quello è innegabile, perché è cominciata troppo presto per poter avere poi la forza di gestire con razionalità tutto quello che via via accadeva. Perché è cominciata da novembre con una delusione che avrebbe ammazzato chiunque. Tant'è che anche recentemente, dopo qualche problemino che abbiamo avuto con la Juve di classifica, ogni mattina mi svegliavo, mi guardavo allo specchio e vedendomi in piedi mi dicevo: o sei la persona più forte del mondo, o sei la persona più infima e schifosa del mondo, perché riuscire a stare ancora in piedi alla mattina con questa forza, non è da tutti dopo tutto quello che è accaduto quest'anno. Però non mi sono ancora risposto, devo capire ancora se sono più forte o più infimo. Valuteremo. Futuro? Tra qualche giorno mi incontrerò con il presidente".

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