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Copa America 2015, i campioni in carica dell’Uruguay orfani di Suarez

Cavani e compagni, senza il Pistolero squalificato per il morso “mondiale” a Chiellini, proveranno a bissare il trionfo del 2011.
A cura di Marco Beltrami
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L'Uruguay si presenta da campione in carica alla Coppa America 2015 che andrà in scena in Cile tra l'11 giugno e il 4 luglio 2015. La Celeste farà il possibile per concedere il bis dopo l'exploit di 4 anni fa in Argentina culminato nel successo per 3-0 sul Paraguay in finale. Una vittoria che ha permesso agli uomini di Tabarez di conquistare il primo posto solitario nella classifica delle Nazionali detentrici del titolo con 15 Coppe America in bacheca. L'Uruguay è stato inserito nel Gruppo B con Argentina, Paraguay e Giamaica e proprio contro quest'ultima Nazionale farà il suo esordio nella competizione continentale il 13 giugno. L'obiettivo di Cavani e company è quello di arrivare fino in fondo, cancellando anche gli alti e bassi relativi alla partecipazione al Mondiale 2014 con l'Uruguay che ha deluso le aspettative fermandosi agli ottavi di finale. Una kermesse che ha lasciato uno strascico pesantissimo visto che Tabarez non potrà fare affidamento sulla stella Suarez: il Pistolero dovrà pagare con 9 turni di squalifica l'ormai famoso morso rifilato a Chiellini in Italia-Uruguay. L'attaccante del Barcellona fresco di conquista della Champions League, potrà osservare i suoi compagni solo in tv, sperando che vincano anche per lui.

La rosa dell'Uruguay. Il Commissario tecnico Tabarez per la Coppa America 2015 ha convocato 23 giocatori. L'obiettivo è quello di intraprendere un percorso di ricambio generazionale, iniziando ad inserire giovani di prospettiva oltre ai senatori come Muslera, Godin, Rios, Rodriguez ecc. A tal proposito occhio al fantasista Giorgian De Arrascaeta, vero e proprio astro nascente che a soli 20 anni potrebbe rappresentare anche la sorpresa della Celeste. Due gli "italiani" presenti nella Nazionale uruguaiana, entrambi in forza al Torino, ovvero Gaston Silva e Alvaro Gonzalez. Tante però le vecchie conoscenze della nostra Serie A: da Muslera ad Alvaro Pereira, da Cristian Rodriguez ad Abel Hernandez, fino a Edinson Cavani

Portieri: Fernando Muslera (Galatasaray), Martín Silva (Vasco da Gama), Rodrigo Muñoz (Libertad).

Difensori: Maximiliano Pereira (Benfica), José María Giménez (Atlético Madrid), Diego Godín (Atlético Madrid), Sebastián Coates (Sunderland, in prestito dal Liverpool), Gastón Silva (Torino), Álvaro Pereira (Estudiantes LP), Mathías Corujo (Universidad de Chile), Jorge Fucile (Nacional).

Centrocampisti: Álvaro González (Torino, in prestito dalla Lazio), Carlos Sánchez (River Plate), Egidio Arevalo Ríos (Tigres), Guzmán Pereira (Universidad de Chile), Nicolás Lodeiro (Boca Juniors), Cristian Rodríguez (Atlético Madrid), Giorgian De Arrascaeta (Cruzeiro).

Attaccanti: Diego Rolan (Bordeaux), Jonathan Rodríguez (Benfica), Edinson Cavani (Paris Saint-Germain), Cristhian Stuani (Espanyol), Abel Hernández (Hull City).

Formazione tipo (4-3-1-2): Muslera, Maxi Pereira, Godin, Gimenez, A. Pereira, Sanchez, Rios, Rodriguez, Lodeiro, Rolan, Cavan

Cosa va, cosa non va. La forza dell'Uruguay sta nella compattezza del gruppo, ben consolidato da Tabarez nel corso degli anni. Una formazione solida e rognosa che però dovrà sopperire all'assenza pesantissima di Suarez che garantiva tecnica e numeri alla formazione campione in carica. Edinson Cavani dunque dovrà fare gli straordinari in avanti, giocando in quella posizione preclusagli al Psg dalla presenza di Ibrahimovic. Squadra molto muscolare dunque, ma che pecca di imprevedibilità a meno che Tabarez non decida di sorprendere tutti concedendo spazio al giovane De Arrascaeta che in futuro potrebbe diventare il punto di riferimento della Celeste

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