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Copa America 2015, i padroni di casa del Cile a caccia del primo titolo

Vidal guida il gruppo del Commissario tecnico Sampaoli che vuole sfruttare l’incitamento del proprio pubblico per conquistare il primo successo continentale.
A cura di Marco Beltrami
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La Coppa America 2015 rappresenta una grande occasione per il Cile. La selezione di Sampaoli farà il possibile per conquistare il primo trofeo continentale della sua storia, sfruttando il fattore campo e l'incitamento del pubblico di casa. La roja dovrà innanzitutto cercare di fare meglio rispetto all'ultima edizione, quella del 2011, quando l'avventura del Cile si fermò ai quarti di finale contro il Venezuela. C'è un moderato ottimismo intorno a Vidal e compagni soprattutto sulla scia di quanto fatto nell'ultimo mondiale brasiliano. Nella scorsa estate infatti i cileni si sono fermati agli ottavi, arrendendosi solo ai calci di rigore alla Seleçao. I giocatori del Cile, ribattezzati‘kamikaze', dalla stampa locale, come i piloti dell'aviazione giapponese che nella Seconda Guerra Mondiale si trasformavano in proiettili volanti scagliandosi sulle navi americane sono stati inseriti con Argentina e Brasile tra le teste di serie. Dovranno vedersela inizialmente con Messico, Ecuador e Boliva in un girone A che sembra ampiamente alla portata del gruppo di Sampaoli che però deve fare attenzione a non commettere passi falsi.

La rosa del Cile. Sampaoli può contare su un gruppo molto coeso e composto da giocatori che conosce bene, e che possono garantire un buon mix di esperienza e gioventù. Sono 6 gli "italiani" presenti nella rosa del Cile, a partire dalla stella assoluta di Arturo Vidal: il centrocampista vuole concludere in bellezza una stagione in crescendo e ancora una volta vincente con la Juventus. King Arturo inoltre vuole riscattare l'ultimo Mondiale in cui non è riuscito a garantire il solito contributo a causa dei postumi dell'intervento a ginocchio. Oltre a lui ci sono i calciatori della Fiorentina, Mati Fernandez e Matias Pizarro, Carlos Carmona e Mauricio Pinilla dell'Atalanta, Medel dell'Inter e inoltre Isla, Alexis Sanchez ed Edu Varga (che vantano un recente passato in Serie A)

Portieri: Claudio Bravo (Barcellona), Johnny Herrera (Universidad de Chile), Paulo Garces (Colo-Colo)
Difensori: Gonzalo Jara (Mainz), Gary Medel (Inter), Mauricio Isla (QPR), Eugenio Mena (Cruzeiro), José Rojas (Universidad de Chile), Miiko Albornoz (Hannover)
Centrocampisti: Jean Beausejour (Colo-Colo), Arturo Vidal (Juventus), Mati Fernandez (Fiorentina), Jorge Valdivia (Palmeiras), Carlos Carmona (Atalanta), David Pizarro (Fiorentina), Charles Aranguiz (Internacional), Felipe Gutierrez (Twente), Marcelo Diaz (Amburgo)
Attaccanti: Alexis Sanchez (Arsenal), Edu Vargas (QPR), Mauricio Pinilla (Atalanta), Edson Puch (Huracan), Angelo Henriquez (Dinamo Zagabria)

Formazione tipo (3-5-2): Bravo, Jara, Medel, Albornoz, Aranguiz, Vidal, Diaz, Isla, Valdivia, Vargas, Sanchez

Cosa va, cosa non va. Il punto di forza del Cile è sicuramente il reparto di centrocampo. Vidal, Pizarro, Fernandez, Valdivia, Aranguiz e company garantiscono quantità, qualità ed esperienza allo spogliatoio di Sampaoli. Quest'ultimo è stato capace di compattare lo spogliatoio in maniera notevole, e anche per questo è molto amato in patria. Il Cile è una formazione che è facile definire "rognosa" da affrontare, pur avendo qualche limite in difesa soprattutto sulle palle alte (nonostante la presenza di un portiere come Claudio Bravo reduce da una grande stagione al Barcellona): una situazione che spesso e volentieri spinge il baricentro della squadra verso il basso, penalizzando la fase offensiva. In avanti comunque la roja può puntare sulla dinamicità e il talento di Sanchez, la forza fisica di Pinilla e l'imprevedibilità di Vargas e del giovane Henriquez

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