Colpito alla testa, fu operato per l’infortunio: Mason costretto al ritiro a 26 anni
Ryan Mason lascia il calcio a 26 anni. Il centrocampista dell'Hull City ha fatto di tutto per tornare a giocare dopo quel terribile, spaventoso infortunio capitato il 22 gennaio di un anno fa ma ha dovuto arrendersi. Quel colpo involontario ricevuto alla testa in un contrasto con Gary Cahill del Chelsea ha avuto conseguenze ben più gravi del previsto. A distanza di un anno non è in pericolo di vita ma i medici gli hanno suggerito di porre fine all'attività agonistica. Testa contro testa: l'impatto fu violento, il calciatore crollò sul terreno di gioco e vi rimase dolorante, stordito, imbavagliato con la maschera d'ossigeno che i soccorsi gli avevano messo sul viso per aiutarlo a respirare.
Nove minuti, tanto restò disteso sul prato. Il silenzio sugli spalti venne interrotto poco dopo dall'applauso d'incoraggiamento del pubblico che espresse così la propria vicinanza emotiva al calciatore trasportato in barella nello spogliatoio e poi subito in ospedale. Mason non aveva mai perso conoscenza ma dopo il ricovero e il responso degli esami strumentali effettuati gli avevano diagnosticato la frattura del cranio, rendendo necessario l’intervento chirurgico.
Operazione salva vita. Il calciatore venne operato d'urgenza e per fortuna ebbe buon esito: gli salvò la vita ma da allora neurologi e neuro-chirurghi gli hanno sconsigliato di riprendere a giocare onde evitare altri traumi. Ad annunciare la decisione e il ritiro è stato lo stesso club che adesso milita in Championship, la seconda divisione inglese (l'equivalente della Serie B italiana).
Ryan ha seguito il consiglio di diversi e rinomati neurologi e neuro-chirurghi di fama mondiale che gli hanno suggerito di non tornare al calcio professionistico – si legge nella nota dell'Hull City -. Ryan vuole ringraziare tutte le società che lo hanno aiutato nella sua guarigione per il sostegno mostrato in questi 12 mesi.