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Coda, italiano che in A vale più di mille stranieri (FOTO)

Il calciatore dopo un lungo girovagare in Serie C è finalmente approdato in Serie A.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Massimo Coda è il nome nuovo che si può trovare da oggi in tutte le testate sportive. Il giocatore, che era passato inosservato nelle prime due giornate di campionato, ieri è letteralmente esplodo dopo aver cambiato il volto della partita tra Chievo Verona e Parma. Donadoni lo ha mandato in campo, assieme a Galloppa, sull'uno a zero per i clivensi, ed il giocatore ha stravolto il match: prima due assist per Cassano ed in mezzo una rete. Quanto basta per fare incetta di applausi e complimenti, come forse neppure lui si aspettava. Nato e cresciuto a Cava de' Tirreni, a sedici anni viene scoperto dal Bellinzona, club svizzero: subito titolare la prima stagione, poi un lungo girovagare di prestiti senza successo. Alla Cisco Roma non convince, lo riscatta il Treviso che lo gira al Crotone: in tutto colleziona in tre anni una decina di partita, dalla Svizzera alla Calabria. E' il 2008, il giocatore ha compiuto ormai vent'anni: lo vuole il Bologna, che lo paga un milione e gli offre un quinquennale ma poi lo gira subito alla Cremonese. Si consacra lì in tre anni di prestiti, scanditi da quasi cento presenze e poco meno di trenta reti.

Ma il Bologna continua a non credere in lui, e lo gira ancora in prestito stavolta al Siracusa. Alla fine, il 30 giugno 2012, si svincola ed approda al San Marino, dove riprende a giocare con continuità, mettendosi in mostra e guadagnandosi una seconda possibilità in Serie A: lo vuole il Parma, che però non parte subito convinto. Il calciatore nel frattempo ha compiuto venticinque anni ed ha alle spalle solo tanta Serie C: nel dubbio, lo mandano in prestito al Nova Gorica, formazione della Gorizia sotto controllo sloveno. Il giocatore lascia il segno: trentatré presenze e diciotto reti, secondo nella classifica marcatori slovena. A luglio di quest'anno, Donadoni decide di tenerlo in rosa: il ventiseienne può risultare utile. Gioca sedici minuti finali a Cesena, altri diciassette contro il Milan. Poi ieri a Verona entra in campo e cambia il volto al match. "Finalmente", ha poi detto Coda a Sky Sport, "era da tanto tempo che aspettavo questo giorno. Dopo tanto girovagare ho trovato un allenatore che mi ha dato fiducia". In un calciomercato strozzato da procuratori e valanghe di stranieri, spesso inutili, una bella storia stavolta tutta made in Italy.

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