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Chi era José Antonio Reyes, la ‘perla di Utrera’ primatista d’Europa League

La morte di José Antonio Reyes, 35enne calciatore andaluso, è stata uno shock fortissimo per il calcio spagnolo e internazionale. Dinamica e cause dell’incidente stradale sono state ricostruite dagli agenti. Da Siviglia fino all’Arsenal e alla nazionale la sua è stata una carriera costellata di successi.
A cura di Maurizio De Santis
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Se chiedete ai tifosi del Siviglia chi era José Antonio Reyes vi parleranno di lui come la ‘perla di Utrera', città della comunità andalusa dove il calciatore era nato 35 anni e da cui era iniziata la sua avventura nel mondo del calcio. E' alla società biancorossa che sono legati i ricordi più belli della carriera che a 16 anni lo vide già debuttante nella Liga. Shock, dolore e incredulità sono le emozioni forti provate dai compagni di squadra attuali dell'Extremadura [società della seconda divisione iberica nella quale militava dopo una breve esperienza in Cina] e quelli passati, incrociati con le maglie di Atletico e Real Madrid, Arsenal, Cordoba, Benfica e delle Furie Rosse [dalle giovanili, vincendo l'Europeo Under 19, fino alla nazionale maggiore].

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Un tragico incidente stradale ne ha causato la morte questa mattina: la vettura a bordo della quale viaggiava ha sbandato all'improvviso e, finita fuori strada, è stata avvolta dalle fiamme. E' deceduto sul colpo e, secondo le ultime notizie, a perdere la vita sarebbe stata anche una seconda persona [un familiare] mentre una terza è ricoverata in gravissime condizioni. Cosa abbia provocato il sinistro è oggetto delle verifiche degli agenti che hanno già ricostruito la dinamica dell'episodio. Tutto il resto è un senso di vuoto profondo lasciato dalla notizia della scomparsa improvvisa e traumatica di Reyes.

Dalla cantera del Siviglia all'Arsenal

Il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette… canta De Gregori e Reyes le proprie le ha fortificate fin da adolescente nel settore giovanile del Siviglia. Bruciò le tappe e a 16 anni conquistò fiducia e posto nella prima squadra. Dieci anni [oltre a una parentesi successiva] sembrano tanti poi ti volti a guardare e non li trovi: fu allora, grande abbastanza da sognare un'esperienza all'estero, che nel 2004 – grazie alla chiamata di Arsene Wenger – José Antonio fece i bagagli e accettò il trasferimento all'Arsenal che investì per lui 35 milioni di euro. Soldi ben spesi: nei due anni e mezzo di Londra il calciatore segna 23 reti in 110 apparizioni, contribuisce alla vittoria del titolo nella Premier e della FA Cup, arriva in finale di Champions nel 2006 [ma deve arrendersi al Barcellona].

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Il ritorno in Spagna tra Real e Atletico Madrid

Nell'estate del 2006 l'Arsenal lo lascia partire con la formula del prestito (in cambio di Julio Baptista) al Real Madrid: Reyes vince anche con i blancos mettendo anche la propria firma in calce alla 30ª Liga della storia del club, in Champions si mette in luce grazie anche alla bella rete realizzata contro la Dinamo Kiev. Dalla capitale spagnola non si muoverà fino al 2010 e sarà con la maglia dei colchoneros che aggiungerà altri successi al palmares [Europa League e Supercoppa europea].

Di nuovo a Siviglia, filotto di successi in Europa League

Una parentesi al Benfica poi il rientro alla casa madre. Nel 2012 il ritorno a Siviglia, dove farà proprie tre Europa League consecutive. Un bottino che gli frutterà il primato personale di trofei in Coppa Uefa/Europa League come Beto, Kevin Gameiro e Vitolo. Espanyol e Cordoba le ultime squadre prima di una breve esperienza in Cina con il Xinjiang Tianshan Leopard. A gennaio 2019, 35enne, trova l'accordo con l'Extremadura, in Segunda Divisiòn spagnola.

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