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Chelsea, Morata rivela: “Ero depresso, ora voglio rifarmi con i Blues”

Alla vigilia del Community Shield, l’attaccante spagnolo parla dei problemi della scorsa stagione e della voglia di riscattarsi con la maglia del Chelsea: “La cosa più facile sarebbe stata lasciare i Blues. Sarei potuto tornare in Italia. Potevo tornare in Spagna, ho avuto molte offerte e avrei guadagnato più soldi. Ma voglio combattere. Voglio cambiare il passato e ho deciso di restare qui”.
A cura di Alberto Pucci
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Per molte settimane il suo umore è stato dello stesso colore della sua maglia. Giocava poco e quando lo faceva non riusciva a lasciare il segno. Ora per Alvaro Morata si apre una nuova pagina ed è stato lo stesso attaccante spagnolo a confermarlo in un'intervista rilasciata recentemente: "Ho sofferto di un blocco mentale – ha rivelato al "Mirror" – Non volevo parlare con nessuno e non volevo ascoltare nessuno. Volevo solo restare a casa. Un cosa simile alla depressione. Ho sofferto perché sono venuto qui con molte aspettative, molta pressione".

"La cosa più facile sarebbe stata lasciare il Chelsea – ha continuato Morata – Sarei potuto tornare in Italia. Potevo tornare in Spagna, ho avuto molte offerte e avrei guadagnato più soldi. Ma voglio combattere. Voglio cambiare il passato e ho deciso di restare qui. L'esclusione dal Mondiale? Non mi vergogno ad ammettere che ho pianto. La Coppa del Mondo era tutto per me".

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La famiglia e l'arrivo di Sarri

"Ho fatto un sacco di cose per cercare di recuperare ma non potevo e non sapevo perché. E questo influiva sulla mia testa", ha continuato il giocatore dei "Blues". La forza per andare avanti, il 25enne attaccante di Madrid l'ha però trovata nella famiglia: "Molte cose sono cambiate nelle nostre vite e l’unica cosa che ho nella mia testa ora è segnare e tornare a casa per stare con i miei bambini e mia moglie". La prima grande occasione sarà il Community Shield: sfida che si preannuncia spettacolare, perché mette di fronte l'esordiente Sarri e il campione d'Inghilterra Guardiola.

"Quando Sarri è stato annunciato come allenatore del Chelsea, mio padre mi ha detto: ‘Tutti gli attaccanti con Sarri segnano molti gol, quindi non preoccuparti. Questo sarà il tuo anno’. Ora è il momento di diventare un giocatore importante. Voglio aiutare la squadra a ottenere trofei e a ripagare la fiducia del club".

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