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Cristiano Ronaldo ritrova l’Old Trafford: dallo United alla Juve, la nuova versione di CR7

Il fuoriclasse portoghese ha cambiato molto il suo modo di giocare dai tempi in cui indossava la casacca del Red Devils e i suoi vecchi supporter potrebbero trovare un calciatore molto differente da quel ragazzo che partiva largo sulla sinistra per poi accentrarsi e spaccare le difese. Adesso Cristiano Ronaldo si muove da attaccante ed è diventato un predatore degli ultimi 16 metri. L’ultima volta venne accolto dal cartellone di un ragazzino “We want you back Ronaldo, but don’t score tonight”: lo troveremo anche questa volta?
A cura di Vito Lamorte
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Com'è cambiato Cristiano Ronaldo dagli anni del Manchester United e che calciatore si troveranno davanti i suoi ex tifosi stasera all'Old Trafford? Il fuoriclasse portoghese ha cambiato molto nel suo modo di giocare dai tempi in cui indossava la casacca del Red Devils e i suoi vecchi supporter potrebbe trovare un calciatore molto differente da quel ragazzo che partiva largo sulla sinistra per poi accentrarsi e spaccare le difese: da qualche anno a questa parte CR7 si muove da attaccante ed è diventato un predatore degli ultimi 16 metri.

Una sorta di aggiornamento di un software che, però, ha sempre viaggiato a medie spaventose: le tantissime reti segnate, che lo anno portato a diventare recordman in Champions League, l'unico ad avere 400 reti nei top 5 d'Europa e a collezionare diversi record tra Real e Portogallo; sono frutto di questa evoluzione che lo vede sempre più presente e sul pezzo in area che in altre zone del campo. CR7 lo scorso anno ha totalizzato 44 reti complessive in stagione e buona parte le ha realizzate con meno di 3 tocchi. Tutta un'altra storia rispetto a quando atterrò in Premier League e il suo intento era ricevere il pallone per tentare la giocata individuale.

Il suo modo di lavorare sempre in maniera professionale gli ha permesso di mantenere una fisicità che riesce a sfruttare al massimo in tutte le situazioni: dall'allungo in velocità allo stacco di testa Ronaldo è un atleta incredibile.

I confronti statistici e storici con Lionel Messi degli ultimi dieci hanno mostrato come l'argentino sia un pezzo unico, la cui visione e intuizione sono naturali, quasi intrinseche; mentre Cristiano ha un talento meno spontaneo ma è riuscito a compensare con la voglia di arrivare al massimo e di migliorarsi sempre. Se li guardiamo ultimamente potremmo addirittura dire che il gioco di Messi è basato sull'avere la palla mentre quello di Cristiano ora si fonda sul "non averla". Cristiano negli ultimi tre anni è stato un tributo al trionfo della volontà ed è un mix tra potenza, atletismo e fiuto del goal.

L'ultima volta che si è affacciato dalle parti di Old Trafford con la maglia del Real ne è uscito con un goal, al quale non ha esultato, e la qualificazione agli ottavi di Champions, ribadendo in conferenza stampa che farà lo stesso se dovesse capitare anche stasera, ma ha ricevuto un'accoglienza bellissima: dai cori e gli applausi nel pre-partita al cartellone di un ragazzino "We want you back Ronaldo, but don't score tonight" ("Ti rivogliamo, ma non segnare stasera"). Lo troveremo anche questa volta?

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