Champions, promossi e bocciati: inglesi ok, Juve rimandata. Psg, i soldi non bastano
Doveva essere spettacolo e così è stato. La Champions League, attesa da quasi due mesi, è ripartita col botto. Non sono mancati i gol, i colpi di scena e i risultati scontati. Martedì e mercoledì, abbiamo potuto assistere allo straordinario scenario degli ottavi di finale che ci hanno riservato ancora una volta la grandezza dei tanti top club interessati e sfide incredibili come Real Madrid-Psg che ha tenuto incollati alla tv i tanti appassionati di calcio e tifosi. Certo, l’Italia non può essere così felice di come sia andata questa prima tornata in Champions per la prima squadra del nostro paese interessata, in attesa della Roma, ovvero la Juventus.
I bianconeri sono stati fermati in casa da un buon Tottenham sul 2-2 che favorisce, in questo momento, gli inglesi in vista del match di ritorno, decisivo a ‘Wembely’. Non ha tradito le attese invece il Manchester City di Guardiola che passeggia in Svizzera contro il Basilea battuto 4-0, ipotecando già il passaggio del turno. Ma lo spettacolo assoluto, dicevamo, è stato quello che ha visto protagoniste Real Madrid e Psg, che si sono date battaglia in un match particolarmente emozionante e ricco di campioni, terminato con il punteggio di 3-1 in favore degli spagnoli. Intenso e ricco di gol anche Porto-Liverpool. Ma andiamo dunque a vedere, i promossi e bocciati di questa prima settimana di ottavi di finale di Champions League.
I promossi di questa prima settimana
Asensio e CR7 fanno decollare il Real Madrid
Non ci saremmo mai aspettati che in una partita praticamente chiusa e finita sull’1-1, il Real Madrid riuscisse, con due lampi, a portarsi praticamente a casa la qualificazione. Il 3-1 con cui la squadra di Zidane è riuscita a battere il Psg, è merito soprattutto dei singoli e dei cambi dello stesso tecnico francese.
L’ingresso in campo di Asensio ha di fatto cambiato la partita dei ‘Blancos’ che fino a quel momento, con Isco e Benzema in campo dall’inizio con CR7, non erano riusciti ad illuminare il portoghese e a valorizzarne il suo immenso valore.
Partita vinta con l’esperienza dei campioni in carica bravi anche a soffrire le trame in campo dei francesi ben messi in campo e organizzati al meglio da un Emery che pare avesse cercato di limare ogni dettaglio alla vigilia. Pazienza se poi, con un cambio, il Real sia poi riuscito a portarsi la partita a casa con ben 2 gol di scarto.
Il Tottenham senza paura all’Allianz Stadium
Dopo aver subito 2 gol nei primi 10 minuti, qualunque squadra avrebbe fatto fatica a risollevarsi, anche la più organizzata e forte. Una condizione che però non ha interessato il Tottenham che nonostante il 2-0 iniziale subito dalla Juventus partita a razzo grazie soprattutto ad un Higuain formato monstre, non si è scoraggiata e anzi, proprio da questa batosta, ha trovato la forza per rialzarsi e rimettere in piedi una partita e una qualificazione che sembrava già essere svanita. Prima Kane nel primo tempo e poi Eriksen nel secondo, hanno chiuso definitivamente la contesa sul 2-2 mostrando quel gioco organizzato, intelligente e schematico che sta facendo divertire il pubblico degli ‘Spurs’.
Con verticalizzazioni sulla punta e con il danese Eriksen sempre presente in ogni zona del campo, Pochettino, a tratti, è riuscito letteralmente a dominare la partite per una buona parte della prima frazione e praticamente per quasi tutta la ripresa. Difendere il vantaggio di reti fuori casa e sperare in un pareggio (0-0 o 1-1), non basterà però per tenere a bada una Juventus che ha dimostrato di poter essere pericolosa in qualunque momento. Assolutamente promossi.
Tutto facile per il Liverpool
Tutti ci aspettavamo l’equilibrio allo stadio ‘Dragao’ di Oporto e invece la sfida tra Porto e Liverpool praticamente non è mai cominciata. Gli uomini di Klopp infatti hanno subito messo alle corde i portoghesi che si sono dovuti inchinare allo strapotere tecnico e tattico dei ‘Reds’ capaci di realizzare 2 gol già al termine della prima frazione salvo poi dilagare nella ripresa grazie ad uno scatenato Manè, autore di una tripletta e ai gol di Salah e Firmino.
Qualificazione già in tasca con un 5-0 che sa di conferma assoluta per la squadra inglese che sembra davvero trasformarsi in Champions a differenza delle troppe amnesie e i tanti risultati altalenanti in Premier League. Assolutamente promosso.
Manchester City già ai quarti
Chiudere la qualificazione già nella gara d’andata, con un risultato rotondo, è il sogno di qualunque allenatore. Per Guardiola invece era parzialmente prevedibile data l’enorme differenza, sulla carta, tra la rosa del suo Manchester City e il Basilea letteralmente preso a pallonate in casa, in Svizzera, con un Gundogan scatenato, autore di 2 gol, che ha permesso ai ‘Citizens’ di vincere 4-0 e ipotecare già il passaggio ai quarti di finale.
Un risultato frutto del lavoro intenso che nelle ultime 2 stagione Guardiola sta svolgendo in Inghilterra dopo un primo anno di ambientamento. Tecnica, intelligenza tattica e soprattutto mentalità da grande squadra, che era un po’ ciò che è sempre mancato in questi anni agli inglesi, sono i fattori in più emersi da questa sfida e apportati alla squadra dallo stesso Pep. Tra i marcatori della serata da sogno del City anche Bernardo Silva e il ‘Kun’ Aguero, praticamente sempre più leader di una squadra che sembra davvero non avere punti deboli.
Rimandati al ritorno
La Juventus convince a tratti
Allegri la partita non l’aveva preparata male, anzi, i bianconeri sono apparsi infatti molto concentrati fin dall’inizio e soprattutto in una condizione fisica ottimale che gli ha permesso di affrontare al meglio il Tottenham, ma più in generale una squadra inglese, che genericamente fa della forma fisica e della forza atletica la sua più grande qualità. Ma ciò non è bastato per mettere alle corde gli ‘Spurs’ che nonostante una difesa a dir poco pessima, grazie ad un Eriksen mostruoso e a Harry Kane, sempre più bomber in Europa, sono riusciti a portare a casa un pareggio che adesso mette in difficoltà i bianconeri.
Il gol dell’attaccante inglese sul finire della prima frazione ha sorpreso la squadra di Allegri che avrebbe voluto chiudere il primo tempo sul 2-0 e se vogliamo, il rigore fallito da Higuain, ha smontato i piani di una squadra che nella ripresa, nonostante ci avesse provato più volte a sorprendere Lloris, non è riuscita a limitare e spezzare le tante trame di gioco dei ragazzi di Pochettino. Juventus rimandata soprattutto per la poca concentrazione nel riuscire a mantenere il vantaggio, cosa che riesce benissimo in Serie A dove è una delle più forti ad addormentare le partite.
Bocciati senza giustificazioni
Psg: finale da incoscienti
Quando riesci a mantenere il risultato fermo sull’1-1 al ‘Bernabeu’ contro un Real Madrid che sembrava apparentemente alle corde, non puoi assolutamente permetterti poi di abbassare la guardia nei minuti finali e pensare di aver portato a casa già un risultato importante. E anche la scelta di Emery di cambiare Cavani con un difensore, Meunier, è apparsa molto discutibile. E’ stato un problema, ancora una volta, di mentalità per il Psg quello che ha provocato la sconfitta contro i ‘Blancos’ per 3-1.
Così come accaduto contro il Barcellona un anno fa, i parigini peccano sempre di inesperienza e freddezza a livello mentale quando c’è da gestire un risultato importante. Lo ha dimostrato ancora una volta l’esito della sfida al Real Madrid che ha visto trionfare Cristiano Ronaldo e compagni in un match che sembrava apparentemente difficile da ribaltare e vincere. E invece i 2 gol finali hanno evidenziato ancora una volta i tanti problemi di questo Psg che non sembra essere guarito neanche dopo l’arrivo in estate di gente come Neymar e Mbappè.
Apnea ingiustificata per il Porto
Tra i bocciati di questa prima settimana di ottavi di finale di Champions, avremmo di certo potuto inserire anche il Basilea che martedì si era arreso troppo facilmente (4-0) in casa al Manchester City. Un risultato che però sulla carta ci poteva stare data la differenza sostanziale di valore che esiste fra le rose delle due squadre. E allora da bocciare c’è sicuramente il Porto che in una sfida apparentemente alla pari contro il Liverpool non si è degnato neanche minimamente di prendere in mano le redini della gara e provare almeno a salvare il salvabile.
Il 5-0 finale in favore degli inglesi, allo stadio ‘Dragao’, è netto e mette in evidenza una squadra, i portoghesi, che sono sembrati tutt’altro che concentrati nel dover affrontare un ottavo di Champions League contro una squadra in forma e cinica come il Liverpool di Klopp.