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Champions League, Real Madrid-Tottenham 4-0: i blancos riducono a brandelli gli Spurs

Un Real dilagante ipoteca già il passaggio in semifinale rifilando 4 gol a un modesto Tottenham.
A cura di davide
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Real Madrid-Tottenham: i blancos calano il poker

Devastante, cannibale, a tratti imbarazzante. Il Real Madrid torna galattico e distrugge senza alcuna pietà il tanto osannato Tottenham. All’indomani dalla bruciante sconfitta interna inflitta dallo Sporting Gijon, il Santiago Bernabeu si spella le mani e si stropiccia gli occhi assistendo allo spettacolo dei propri beniamini. A Madrid il Tottenham diventa piccolo piccolo e di quella compagine che aveva tanto stupito nelle notti europee (chiedere alle milanesi per credere) resta solo un lontano, un lontanissimo ricordo.

A onor di cronaca concedere la superiorità numerica ad un Real ferito dopo soli 15 minuti di gioco è davvero da principianti ma quanto meno vale come attenuante di una sconfitta subita dopo una sfida che a conti fatti non c’è stata. Doveva essere un vero e proprio spettacolo quello tra Real Madrid-Tottenham e il quarto di finale non ha tradito le aspettative, con un piccolo dettaglio: nella cornice da brividi del Bernabeu c'è stato un dominio assoluto dei blancos con i londinesi che si sono limitati a comparire.

Da quando è arrivato nella capitale spagnola, Adebayor ha ricevuto più critiche che lodi ma dopo stasera qualcosa fa presagire che da domani le cose saranno ben diverse. Il Togolese mette il treno spagnolo sui binari giusti, Di Maria e Cristiano Ronaldo lo portano a destinazione in men che non si dica. Il 4-0 di Madrid nella gara di andata dei quarti di finale della Champions League è un’ipoteca sul passaggio del turno perché a Londra deve accadere davvero l’impossibile per strappare la qualificazione dalle mani dei madrileni.

Il Mago di Setubal ride e sogna. Ride perché ritrova in un colpo solo sia Kakà che Cristiano Ronaldo; sogna perché la possibilità di entrare nella storia vincendo con 3 squadre diverse la Coppa dalle grandi orecchie dopo stasera non è poi così remota.

Real Madrid - Tottenham: i blancos mettono in cassaforte la qualificazione

Il modulo scelto da Mou è il solito 4-2-3-1 con l’unica eccezione di Adebayor schierato al posto dell’infortunato Benzema. Redknapp dal canto suo resta fedele al 4-4-1-1 ma senza Lennon in campo e con un Bale a mezzo servizio la differenza si nota eccome.

Il copione della gara è chiaro fin dalle battute iniziali, con gli inglesi costretti a rintanarsi nelle propria metà campo mentre il Real in pieno stile “Alì” inizia a sfiancare l’avversario a furia di destri e sinistri. Bastano 5 minuti e i padroni di casa trovano il vantaggio: Ozil pennella dalla bandierina, Adebayor prende l’ascensore e di testa batte Gomes e Modric in un colpo solo.

Le cose non si mettono meglio poco dopo per gli ospiti, perché Crouch, si fa travolgere dall’intensità della gara e si becca due gialli nell’arco di 7’ minuti. E così il Tottenham si ritrova in inferiorità numerica, sotto di un gol e con un tecnico che al posto di guidare i suoi all’assalto del forte blanco depone incredibilmente le armi non inserendo nessuna punta e richiamando in panchina, in avvio di ripresa, l’unico capace realmente di fare qualcosa: Van Der Vaart.

La prima frazione di gioco si conclude così con le Merengues in vantaggio di un solo gol, ma il meglio deve ancora arrivare. Nella ripresa il monologo prende vita, le camisetas blancas iniziano i loro fraseggi rapidi e letali e il 2-0 è servito ancora una volta con un colpo di testa del tanto discusso Adebayor. Marcelo,  devastante sulla corsia di sinistra, pennella al centro, Dawson, quel difensore che aveva addomesticato Ibra, si dimentica del Togolose che non perdona e batte nuovamente Gomes. Spettacolo finito? Non se ne parla minimamente.

Perché Mou è nervoso e passeggia lungo la linea di bordo campo. I suoi capiscono che il tecnico vuole chiudere il discorso qualificazione stasera e senza farsi pregare ulteriormente accontentano il portoghese.

Di Maria Gol, Real Madrid Tottonham

Di Maria sigla il 3-0 con un perla da standing ovation. L’argentino da destra, rientra sul sinistro e libera un missile che va a togliere letteralmente le ragnatele dall’incrocio. Da qui in poi è pura accademia con Kakà che bagna il suo esordio in Champions League con la casacca blanca (incredibile ma vero) confezionando un assist al bacio che Cristiano Ronaldo deposita in rete con un colpo al volo di destro che vale il 4-0 e che chiude definitivamente i giochi, qualificazioni compresa per la gioia di Mou.

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