Cassano sfotte Mazzarri: “Certo che l’Inter gioca bene…”
Sua moglie Carolina è stata protagonista del botta e riposta su Facebook con Bobo Vieri. Antonio Cassano, invece, fa parlare di sé per lo sfotto' rivolto a Walter Mazzari, che sabato sera s'è divertito a battere assicurando punti pesanti al Parma e acuendo la crisi dei nerazzurri, oltre a dare un'ulteriore spallata alla già traballante panchina del tecnico toscano. "Come giocate bene… fai i complimenti al tuo allenatore!", avrebbe bofonchiato il barese parlando con Juan Jesus, ex compagno di squadra ai tempi della Pinetina – come riportato dal Corsport -. Riso beffardo per prendersi una bella rivincita nei confronti dell'allenatore che più volte ha definito un traditore, persona che non mantiene la parola data nonostante il diretto interessato abbia sempre negato ogni addebito.
Qual è il motivo di tanto risentimento nei confronti dell'ex Napoli? Tutto cominciò nell'estate del 2013 quando l'Inter decise di affidare il timone della squadra al livornese: chiuso l'epoca Stramaccioni con poca gloria e necessità di bilancio che, di lì a poco avrebbero portato Moratti a cedere la società a Thohir, si riparte con il mister che sotto il Vesuvio ha costruito un piccolo miracolo trascinando i partenopei – grazie ai gol di Cavani – verso la Champions e il duello scudetto con la Juventus. Per Mazzarri Cassano non è più indispensabile come ai tempi della Sampdoria, lo mette in lista di sbarco e lascia che vada al Parma. Al momento dei saluti FantAntonio si toglie il sassolino dalla scarpa: "Ringrazio Moratti, Branca e Ausilio ma non Mazzarri. Prima di firmare mi ha detto che ero un titolare fisso, poi quando ha firmato ha cambiatole cose – raccontò -. Sono andato via perché non rientravo nei suoi piani". Quel voltafaccia non l'ha mai dimenticato tanto da punzecchiare ancora il tecnico in seguito con un'altra battuta: "Spero che sia l'Inter a vincere lo scudetto ma non per il suo allenatore".
La versione di Mazzarri. Secca smentita, la sua posizione è stata sempre decisa: "Mai scelto titolari e riserve prima di averli allenati – replicò -. L’ultima volta in cui ho parlato con Cassano è quando abbiamo giocato Inter-Napoli nel 9 dicembre 2012. E ci salutammo solamente".