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Calciomercato Serie A 2015: acquisti, cessioni, trattative sessione invernale

Ore 23 di lunedì 2 febbraio, si chiude la sessione invernale del calciomercato 2015. Ultime notizie su acquisti, cessioni, trattative, affari conclusi di Juve e Roma impegnate nella corsa scudetto, del Napoli in corsa per la Champions. Scatenata la Sampdoria, Milan e Inter puntellano la rosa. Lazio al lavoro già per giugno.
A cura di Maurizio De Santis
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Con la sessione invernale cala il sipario sul Calciomercato di riparazione. Le squadre di Serie A hanno avuto un mese di tempo dal 5 gennaio fino alle ore 23 del 2 febbraio per chiudere trattative, formalizzare acquisti e cessioni. Fino al 27 febbraio, invece, sarà possibile tesserare calciatori con contratto scaduto oppure rescisso nelle precedenti finestre. Secondo le ultime notizie sono stati Napoli, Milan, Inter, Roma e Sampdoria i club protagonisti. Azzurri con i primi colpi piazzati grazie agli arrivi di Strinic e Gabbiadini in azzurro. Due pedine che il diesse Bigon ha subito ipotecato per colmare le lacune presenti in rosa: Insigne infortunato e l'infortunio cronico di Zuniga. Pedine chiave nella corsa alla terza piazza che vale l'accesso ai playoff della Champions League 2015/2016. Da segnalare, la fuga di calciatori dal Parma in piena crisi societaria ed economica. E gli affari saltati, in particolare Rolando all'Inter e Bergessio alla Lazio.

Pokerissimo del Diavolo. Nei giorni del ‘condor', quelli proverbiali per la capacità dell'ad Galliani di chiudere trattative last minute, sono arrivati alla spicciola: Cerci (ex Toro, di ritorno dalla Spagna) con Torres spedito all'Atletico Madrid; Suso dal Liverpool; Bocchetti dallo Spartak Mosca; Paletta dal Parma; Antonelli dal Genoa e Destro, la punta della Roma che il dirigente rossonero ha convinto recandosi a casa sua. "Ciao, Mattia, posso entrare?" Scena che resterà negli annali del calciomercato.

L'Inter non è rimasta a guardare chiudendo per Podolski in nerazzurro seguito da Shaqiri. Almeno per quanto riguarda i nerazzurri non è finita: il ds Ausilio ha bruciato la concorrenza per il centrocampista croato, Brozovic, e chiuso anche l'operazione Murillo (arriverà solo a fine stagione), difensore colombiano. Sul filo di lana si rivede in nerazzurro Santon, di rientro a Milano dal Newcastle. "E' stato obbligato ha raccontato la sua fidanzata, sono disgustata". Ancora un no, invece, è arrivato dal Porto che non ha voluto concedere Rolando ai nerazzurri.

Juventus e Roma, le duellanti per lo scudetto, non stanno a guardare con le news che, almeno inizialmente, hanno raccontato del fallito pressing dei bianconeri per Sneijder ma è arrivato Matri nelle battute conclusive della sessione invernale. Il rientro alla base del calciatore che aveva fatto parte della rosa di Conte è stato il ‘piano b' messo in atto rispetto alla preferenza per Osvaldo. I guai legali, gli ostacoli creati dal rapporto logoro tra l'italo-argentino e l'Inter hanno raffreddato l'ottimismo in casa bianconera. Alla corte di Allegri sono tornati anche De Ceglie, reduce dall'esperienza difficile di Parma per i guai della società emiliana, e Sturaro, che ha salutato il Genoa di Gasperini dopo il pari alla 21a di campionato contro la Fiorentina.

Quanto ai giallorossi, naufragate le trattative per Luiz Adriano (in attacco) e Salah, hanno servito a Garcia – complice la partenza di Destro – prima Doumbia (ex Cska Mosca) e poi il colombiano Ibarbo, classico colpo last minute. Il no del Tottenham per Chiriches (in difesa) non ha trovato spiazzato il diesse Sabatini che dal Catania hanno prelevato Spolli. La Lazio, altra metà del cielo capitolina, fa registrare l'arrivo di Mauricio dello Sporting Lisbona, di Hoedt dell'AZ Alkmaar e Morrison del West Ham (questi ultimi da luglio). Mentre Perea è stato richiamato da Perugia dopo il grave infortunio a Djordjevic. In extremis è saltato Gonzalo Bergessio: trasferitosi in blucerchiato con grandi aspettative è scivolato dietro le quinte e non va nella Capitale.

Occhio alla Sampdoria di uno scatenato Ferrero: i blucerchiati hanno preso Correa (alternativa a Gabbiadini) mentre Eto'o, ex di Inter e Chelsea è la mossa per tentare l'assalto all'Europa che conta. Il primo approccio con Mihajlovic, però, è stato pessimo: calciatore che rifiuta di allenarsi secondo la tabella prevista dal tecnico dopo la sconfitta pesante di Torino (5-1), battibecco con l'allenatore e poi via dal campo, senza lasciare traccia di sé. Il numero uno ligure prova a fare da paciere ma c'è il rischio che la frattura sia insanabile. Sotto la Lanterna sono arrivati anche Muriel (dopo aver trovato un'utile via d'uscita salvando il trasferimento messo a rischio da condizioni fisiche non perfette), Coda, Correa dell'Estudiantes e il difensore centrale del Palermo, Munoz.

La Fiorentina di Montella prova a risalire la china e, soprattutto, a puntellare l'attacco che – orfano di Rossi e con Gomez in crisi d'identità – finora è stato l'anello debole. Viola alla ricerca dell'affare a buon mercato: dopo ‘Alino' Diamanti, il nome sul taccuino e al tempo stesso il colpo da novanta è quello di Gilardino, pure lui di ritorno in Italia dopo l'esperienza sotto la Grande Muraglia. Addio a Cuadrado finito al Chelsea, da Londra è arrivato Salah. Per la difesa c'è Rosi.

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