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Calciomercato, Rabiot alla corte di Sarri: talento e carattere pronto a far scintille

Analizziamo le caratteristiche di Adrien Rabiot, ultimo acquisto della Juventus, in chiave fantacalcio. Ruolo, abilità tecniche, considerazione di Sarri, bonus e malus e possibile quotazione nei tornei pubblici e nelle leghe private. Con un occhio al carattere che lo ha portato in alcuni casi sopra le righe.
A cura di Mirko Cafaro
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È approdato alla corte della Juventus dopo un lungo corteggiamento che ha convinto anche la mamma-agente Veronique. Adrien Rabiot è l'ultimo di una lunga dinastia di francesi approdati in bianconero, pronto ad allungare anche la striscia di successi conquistati sul campo. Classe '95, ma già protagonista in Ligue 1 e in Champions League col PSG (eccetto una parentesi con il Tolosa a inizio carriera) dal 2012-2013, il talentino francese ha numeri e carattere per imporsi a certi livelli.

Negli ultimi anni ha mancato il salto di qualità, forse a causa di una personalità molto forte e che spesso lo ha spinto sopra le righe, come quella volta che ha rinunciato al ruolo di riserva a casa tra i convocati della Francia poi laureatasi campione del mondo. Sarri avrà quindi modo e tempo di scoprire se si tratti solo di un carattere utile a stare a certi livelli, o di un brutto carattere come sostengono i detrattori. Dal punto di vista tecnico dovrà conquistare il suo posto al sole, anche a fronte del contestuale arrivo di Ramsey che occupa, più o meno, le stesse zolle.

Ruolo e caratteristiche tecniche

Qualcuno ha definito quasi limitativa la definizione di "centrocampista totale" nel caso di Rabiot. Ma forse è il concetto che meglio rappresenta la sua capacità di fare un po' tutto in mediana: sia in fase di interdizione, copertura e protezione, sia di proposizione, rilancio rapido dell'azione e abilità nell'inserimento con e senza palla. Elemento molto elegante, ha doti fisiche (188 centimetri per 71 chilogrammi) e tecniche che gli permettono di proteggere, lavorare e smistare il possesso, grazie anche a un'ottima visione di gioco. In termini offensivi, dalla trequarti in su, dà il meglio di sé grazie a un gran sinistro che gli permette di trovare l'imbeccata giusta o tentare la sorte dalla lunga distanza. Non è un regista, anche se ne avrebbe le capacità tecniche, non è un trequartista, ha sempre giocato da interno/mezzala ed è questa la posizione che predilige. Blanc, che lo ha allenato al PSG, ha pronosticato per lui un finale di carriera da centrale di difesa. Un ulteriore indizio circa la sua grande versatilità.

Considerazione di Sarri

Il credo del neo-tecnico juventino è noto: trame di gioco elaborate, scambi nello stretto, continui triangoli creati attraverso il corretto posizionamento dei giocatori nello spazio e improvvise verticalizzazioni o cambi di fronte a sorprendere la difesa. Per questo, un elemento dai piedi buoni come Rabiot avrà sempre diritto di cittadinanza nel gioco di Sarri. Resta da capire quale sarà il modulo di riferimento che il tecnico ha in mente. Il 4-3-3 adottato con Napoli e Chelsea o il 4-3-1-2 di Empoli? In entrambi i casi la posizione di Rabiot dovrebbe essere nei tre di centrocampo, più precisamente nella catena di sinistra, dove rispetto a Matuidi garantirebbe forse meno inserimenti senza palla e meno pressing aggressivo, ma più visione.

Bonus e malus

Venticinque gol e 20 assist in 240 partite disputate, considerando tutte le competizioni, dal 2012-2013 a oggi. Questo il bottino messo insieme da Rabiot nella sua esperienza in Francia. La miglior performance in fatto di gol nel 2014-2015 con quattro centri; il miglior computo complessivo nel 2016-2017 e nel 2017-2018 rispettivamente con 3 reti e altrettanti assist e con 1 e 5. In termini di malus, nonostante il carattere fumantino mostrato in alcune occasioni fuori dal campo, notiamo una sostanziale "allergia" ai cartellini: solo due espulsioni in carriera (per somma di ammonizioni), il massimo di gialli conquistati in un torneo è di tre.

Fascia al fantacalcio e costo

Il talento è fuori discussione, ma cautelativamente al suo primo anno nel nostro campionato lo inseriamo in seconda fascia tra i centrocampisti. Due le ragioni che ci fanno optare per questa scelta: da un lato, la possibile necessità di adattamento a un calcio diverso rispetto a quello della Ligue 1 e dall'altro, la consapevolezza di non essere al cospetto di un centrocampista goleador. Nei tornei pubblici, dunque, la sua quotazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 22-25 fantamilioni, mentre nelle leghe private – ipotizzando un budget di 500 crediti – si potrebbe pensare di spingersi fino a 35-40.

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