Calciomercato Milan, con i 100 milioni della Fly Emirates il sogno è Ibrahimovic

Il dato è chiaro: 100 milioni di euro sul piatto da parte dello sponsor milanista Fly Emirates che ha da pochissimo rinnovato – e aumentato – il proprio accordo con la società di Silvio Berlusconi, sono tanti. Nei prossimi cinque anni il Milan potrà contare anche su questo tesoretto insieme alle altre iniziative finanziarie promosse in giro per il mondo da Barbara Berlusconi che serviranno – in parte, non tutti – a poter presentarsi alle prossime sessioni di mercato facendo la voce grossa e potendo competere con i migliori club europei per i giocatori più importanti. Perché il Milan deve tornare sul mercato e guardare con interesse cosa e come si evolve il panorama estero. La rosa di Inzaghi è competitiva ma ha necessità di crescere ancora, di porre basi più solide per un futuro a lungo termine e per poter raggiungere gli obiettivi minimi che sono in primis il ritorno in Europa, possibilmente in Champions League. E per farlo necessita di campioni assoluti che già hanno confermato di poter fare la differenza, magari con qualche cavallo di ritorno che già nel recente passato rossonero ha dato il proprio contributo. Come Ibrahimovic, in attacco, o Thiago Silva in difesa, oggi al Psg ma con il cuore che pulsa sempre per l'Italia, Paese che li ha resi noti e famosi.
In attacco il Milan deve cambiare più di un tassello. La flotta di trequartisti e seconde punte che Inzaghi sta gestendo è di ottima qualità e di grandi potenzialità. Menez, Bonaventura, Honda, El Shaaraway sono quattro elementi perfetti da far giostrare tra le linee avversarie e possibilmente far innescare la miccia di un bomber d'area di rigore. Che manca al Milan d'oggi. Sulla carta c'è, anzi ci sono: Giampaolo Pazzini e Fernando Torres, che però per motivi diversi non riescono a trovare spazio e a rendere al proprio massimo. Per l'ex Samp e Inter un'involuzione progressiva che, anche a causa degli infortuni, lo ha relegato ai margini di un progetto che da Seedorf a Inzaghi è cambiato ma che sembra continuare senza di lui. Da qui, le insistenti voci di cessione già a gennaio che il Milan sta valutando per capire se ci sia margine economico interessante.
I flop di Pazzini e Torres. Il ‘Nihno', fiore all'occhiello dell'ultima sessione estiva ad oggi è assolutamente insufficiente. La scelta è quella di puntare appena si può su di lui, cercando anche di difendere l'investimento economico di portare lo spagnolo dal Chelsea a Milano per prendersi il posto di Mario Balotelli che ha fatto il viaggio Italia-Inghilterra in senso contrario. Ma per Torres ci sono stati solo spicchi di partita e poche prestazioni positive. Colpa della caviglia che gli dà problemi ma anche di un giocatore che già a Londra stentava ad essere la brutta copia del fenomeno ai tempi del Liverpool. Troppo poco per una squadra con ambizioni europee e di crescita.
Ibra, perfetto inserimento tecnico, ma dipende dallo svedese. Da qui la volontà di guardarsi sul mercato per le punte e i nomi che circolano attorno all'asse rossonero. Tra queste però potrebbe riaffacciarsi una vecchia conoscenza, Zlatan Ibrahimovic, che di recente ha ricordato lo stadio di San Siro come il "più bello del mondo". I motivi sono evidenti: il Milan avrebbe i soldi giusti per invogliare lo svedese che storicamente pretende emolumenti importanti e si muove solamente davanti offerte economicamente concrete. Anche da un punto di vista contrattuale, i tempi potrebbero essere maturi: la scadenza del contratto col Psg è per il 2016 e quindi ad oggi il Milan potrebbe pensare solo ad accontentare Ibrahimovic senza dover pagare follie al club francese. Infine, da un punto di vista tattico e tecnico sarebbe un rientro gradito sia a tecnico che ai tifosi. L'unico dubbio è capire cosa voglia fare realmente Ibrahimovic e se abbia intenzione di tornare in una squadra in costruzione dove sarebbe leader indiscusso ma forse lontano ad obiettivi importanti.
Thiago Silva: problemi contratto e valutazione. Stesso discorso, in queste ore, per la linea difensiva dove la bella conferma di Rami richiede un assortimento di qualità ulteriore che non può passare per Alex e Mexes, Abate e Di Sciglio. Così, si potrebbe profilare anche un Thiago Bis, con qualche problema in più per il ritorno del difensore brasiliano a Milano. In primis, il contratto, in scadenza solo nel 2018 e che richiede un esborso ulteriore verso il Psg in caso di rientro anticipato al Milan. Poi, le cifre di valutazione: pagato oltre 60 milioni dai francesi nel ‘pacchetto' con Ibrahimovic due stagioni fa, oggi, Thiago Silva malgrado i 30 anni, ne costa almeno 20. Un po' troppi.