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Calciomercato, le milanesi ai ripari: Inter su Cerci e Lavezzi, Milan su Okaka e Suso

Dopo le ultime sconfitte, che hanno allontanato ulteriormente dalla vetta Mancini e Inzaghi, le due società sono al lavoro per sfruttare il mercato di gennaio. Con pochi soldi e tante idee, Ausilio e Galliani s’apprestano a rinforzare le due squadre.
A cura di Alberto Pucci
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Sarà molto probabilmente un Natale amaro, quello che si appresta a vivere la Milano del calcio. Il doppio ko incassato nell'ultimo weekend (pesante quello rossonero, pesantissimo quello nerazzurro), ha riaperto ufficialmente la crisi in seno alle due società. Sul versante rossonero, l'altalena di risultati e di gioco ha prodotto poco spettacolo e 21 punti: ad oggi, insufficienti per ambire al terzo posto. In casa Inter, invece, Mancini ha ereditato una situazione critica dal precedente allenatore, non riuscendo a scuotere la squadra e perdendo visibilmente contatto visivo con la parte europea della classifica. Al di là dei demeriti degli allenatori (i quali hanno diversi alibi a cui aggrapparsi), ciò che salta agli occhi è l'inadeguatezza di entrambe le rose: composte da molti giocatori con poca qualità e personalità per affrontare l'esigente pubblico di San Siro. Aggrappate ai colpi di genio (discontinui) di Menez e Kovacic, le due milanesi guardano al mercato invernale e ai possibili colpi di "riparazione".

Le indicazioni del "Mancio" – Nonostante sia tornato sotto la Madonnina da pochi giorni, Roberto Mancini ha già avuto occasione di parlare di mercato con la dirigenza interista. I 17 punti accumulati dal "biscione", in queste prime 14 giornate di campionato, sono un triste bottino per una società che, solo pochi anni fa, vinceva tutto con Josè Mourinho (e lo stesso tecnico di Jesi) sulla panchina. Gli obiettivi dei nerazzurri sono principalmente due: un attaccante e un centrocampista. Per il ruolo offensivo, il sogno sarebbe quello di riportare in Italia Alessio Cerci o, in alternativa, Ezequiel Lavezzi. Per la mediana, invece, piace il gioiellino belga Youri Tielemans, centrocampista dell'Anderlech. Il classe '97, che ha una valutazione che s'aggira intorno ai 10 milioni di euro, potrebbe arrivare soltanto in caso di una cessione eccellente. Il piano B, per il centrocampo, porta il nome di Lucas Leiva: brasiliano del Liverpool, già seguito nei mesi scorsi. Il "Mancio" dovrà lavorare anche sulla difesa, dove continua a piacere Fabian Schär, centrale svizzero classe 1991, in scadenza di contratto con il Basilea. Il problema dell'Inter, però, si chiama Fair Play finanziario. La società nerazzurra è, infatti, uno dei 7 club sotto osservazione e potenzialmente punibile con una sanzione già dal prossimo febbraio. Il rischio è quello di non poter spendere un euro e di doversi limitare a prendere giocatori in prestito.

Le esigenze di Inzaghi – Messo meglio in classifica, ma anche lui con diversi problemi in rosa, Pippo Inzaghi attende di sapere dalla società se (e come) verranno spesi i soldi incassati dal recente accordo commerciale con Emirates. Al Milan servirebbero almeno tre giocatori, uno in ogni zona del campo. In difesa, dove l'osservato speciale è l'argentino Vangioni (per il quale, sembra ci sia già un accordo di massima), a centrocampo dove non c'è nessuno in grado di inventare qualcosa e nel tridente offensivo che, a breve, sarà orfano di Honda: impegnato in Coppa d'Asia. I nomi che circolano intorno al Diavolo, sono sempre gli stessi: Suso, Okaka, Khedira, Brozovic ed il già citato Vangioni. La liquidità non sarà molta e, proprio per questo, Galliani è già al lavoro per trovare la formula migliore per poter arrivare ad almeno tre di questi giocatori. Il primo step, però, è quello di sfoltire la rosa. Giocatori come Armero, Saponara, Zaccardo, Niang e Pazzini sono destinati a lasciare Milano già a gennaio. Specialmente il "Pazzo" che, con il suo eventuale ritorno a Genova (destinazione a lui gradita), potrebbe sbloccare l'affare Okaka (sul quale c'è anche un timido interessamento dell'Inter). Ci sarà, infine, da capire la situazione di Fernando Torres. Il Milan, come ha dimostrato il match di Genova, non può prescindere da un'ariete centrale. Un centravanti vero (e non adattato) che sappia far salire la squadra, fare a "sportellate" in mezzo all'area avversaria e garantire almeno una dozzina di gol. Dettagli rilevanti che, al momento, Torres non può garantire. Le sfide con Napoli e Roma saranno decisive per capire le intenzioni della società rossonera. Se il "Niño" rimarrà ancora ai margini del progetto di Inzaghi, le percentuali di un possibile (e clamoroso) addio a gennaio, salirebbero ulteriormente.

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