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Buffon: “Io vecchio e in calo? Sono stato il miglior portiere della Champions”

Nazionale ancora nel mirino dopo la disfatta in Spagna. Alla vigilia della sfida contro Israele il portiere azzurro e della Juve respinge le critiche: “Non raccontandomi frottole, so come sto e dove posso arrivare lavorando con serietà e senza ammazzarmi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Apocalisse. Così il presidente della Federcalcio, Tavecchio, ha definito l'ipotesi che l'Italia non riesca a qualificarsi per il Mondiale di Russia 2018. Apocalisse, certo, anche per la brutta figura vincolata al rinnovo del contratto (1.5 milioni a stagione fino al 2020) siglato prima dell'imbarcata in Spagna, senza avere in tasca il biglietto per la Coppa. Apocalisse è la parole che Ventura e Buffon, alla vigilia della sfida contro Israele a Reggio Emilia, sminuiscono perché – dicono in coro – "noi al Mondiale ci saremo". Sarà l'esito dei playoff di novembre a indicare con quale ruolo: se da protagonisti oppure da spettatori a casa.

La disfatta del Bernabeu. La sequenza videoclip per adesso è ferma a sabato scorso, alla scintillate serata del Bernabeu con Isco e Asensio a brillare nel firmamento Real mentre Marco Verratti, Lorenzo Insigne e la Nazionale sono rimasti nell'ombra, dalla parte del lato oscuro della Luna. L'ex Pescara e il ‘Magnifico' del Napoli sono finiti nell'occhio del ciclone: il primo addirittura sbeffeggiato dal tunnel e dal sombrero in campo, il secondo attaccato da chi come Gianni Rivera gli sfilerebbe la maglia numero dieci in un batter d'occhio.

Buffon ‘vecchio', anche lui nel mirino. Nel vortice delle contestazioni è stato risucchiato anche Gigi Buffon, il portiere della Juventus che deve fare i conti con l'età anagrafica, il sospetto strisciante che a 39 anni non sei lo stesso calciatore top di prima e il partito di coloro che vorrebbero Donnarumma al suo posto. Anche lui ha preso la propria porzione di obiezioni, inevitabile dopo una sconfitta di quella portata (per il gioco) contro la Spagna. A quanti lo definiscono cotto e sul viale del tramonto replica in maniera decisa.

Nel calcio tutto è opinabile e a volte le opinioni passano per verità anche se non c'è una verità di fatto. Una settimana fa ho ricevuto il premio di miglior portiere dell'ultima Champions, eppure a ogni inizio stagione dite che sono in fase di calo. Magari stavolta è vero ma non ho questo tipo di sensazione. Se ho fatto 23 anni di carriera è perché sono sempre stato autocritico con me stesso e cerco sempre la perfezione. Non raccontandomi frottole, so come sto e dove posso arrivare lavorando con serietà e senza ammazzarmi.

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