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Buffon alla squadra: “Non si è numeri 1 fuori da un gruppo”

Il portiere della Juventus ha fissato il nuovo primato d’imbattibilità in Italia a quota 974 minuti. Attraverso un post su Facebook ringrazia i compagni: “Nessun record è figlio di un singolo”
A cura di Maurizio De Santis
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Gigi Buffon è il portiere italiano meno battuto di sempre: al 4° minuto della sfida con il Torino ha raggiunto quota 930′ d'imbattibilità in Serie A, nessuno ha mai fatto meglio di lui nel campionato italiano. L'estremo difensore bianconero è arrivato anche a un passo dallo spostare l'asticella a quota 1000, traguardo che non è riuscito a raggiungere a causa del calcio di rigore concesso ai granata e trasformato da Belotti nella ripresa. E' la rete che ha riaperto momentaneamente il match, prima del gol annullato a Maxi Lopez (fuorigioco inesistente) e di Morata che – subentrato a Dybala, infortunato) – ha chiuso i conti con una doppietta. A quanto s'è fermato l'orologio dell'imbattibilità di Buddon? A 974 minuti.

Il messaggio di Buffon alla squadra

Nessun record è figlio di un singolo e non si è numeri 1 fuori da un gruppo: allora voglio dire grazie a…

…Neto per la tranquillità che dona a tutta la squadra ogni volta che scende in campo
…Rubinho, leader paziente e silenzioso
…Chiello perché ‪#‎finoallafine‬ lui non molla mai
…Caceres per l’entusiasmo che mostra anche nei momenti più difficili
…Alex Sandro perché vederlo saltare l’uomo è sempre un piacere
…Barzagli: da clonare, subito
…Bonucci, per la sua personalità a testa alta sempre al servizio della squadra
…Rugani, perché saper ascoltare è una dote rara
…Stephan, gambe e polmoni di questa Juve
…Evra, se non ci fosse bisognerebbe comprarlo
…Khedira: l’uomo giusto sempre nel posto giusto
…Marchisio, l’unico giocatore che conosco di colore bianco/nero
…Pogba, perché non vive il calcio ma lo inventa
…Hernanes, perché ogni squadra deve avere il proprio Profeta
…Lemina, semplicemente uno da Juve
…Padoin, dove lo metti sta, e sta benissimo
…Asamoah, la sua voglia di calcio è più forte di qualunque infortunio
…Sturaro, “lotta, cade, si rialza e sempre vincerà”
…Pereyra perché la fantasia è il sale di questo sport
…Zaza, nato per segnare da qualunque posizione
…Morata, di lui c’è sempre bisogno
…Cuadrado, perché ogni volta che parte sembra dire “prendimi se ci riesci”
…Mandzukic, primo ad attaccare e sempre primo a difendere
…Dybala, se dopo Thuram, Zidane e Pirlo il 21 è andato a lui, un motivo ci sarà
…e al Mister, un vincente nel tempio dei vincenti!

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