1.316 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Buffon, portiere meno battuto di sempre in A: 974′, superato il record di Rossi

Al 4′ del derby col Toro il numero uno bianconero e della Nazionale stabilisce il nuovo primato in Serie A. Nella ripresa Belotti, su rigore, ferma la striscia d’inviolabilità a 973 minuti. Ripercorriamo quello messo a segno da Rossi, con il Milan di Capello, nel ’93-’94.
A cura di Mirko Cafaro
1.316 CONDIVISIONI
Immagine

Tre minuti. Era l'ultimo margine rimasto a Sebastiano Rossi del record di imbattibilità fatto registrare nel 1993-1994 con il Milan degli invincibili di Fabio Capello, reduce dalla vittoria di due scudetti di fila e destinato al tris in quella stagione. Gianluigi Buffon lo ha superato in occasione del derby di oggi tra Torino e Juventus. Poi Belotti su rigore ha interrotto la scia dell'estremo difensore bianconero (974′). L’ultima rete segnata alla Juventus in campionato è stata quella di Cassano il 10 gennaio scorso, da allora in campionato è stato come avere un autobus parcheggiato davanti alla porta… Ventitre anni di distanza, un'intera generazione, che nel calcio si traduce però in un paio di vite e una quantità di trasformazioni difficili da riassumere in maniera sintetica. Tanto vale, dunque, andare a ripercorrere quel primato e soprattutto collocarlo storicamente nel panorama calcistico di quegli anni.

La Top 10 dei portieri meno battuti in Serie A

1. Gianluigi Buffon ('15/'16) 974
2. Sebastiano Rossi ('93/'94) 929′
3. Dino Zoff  ('72/73) 903′
4. Mario Da Pozzo ('63/'64) 791′
5. Ivan Pelizzoli ('03/'04) 774′
6. Davide Pinato ('96/'97) 758′
7. Luca Marchegiani ('97/'98) 745′
8. Morgan De Sanctis ('13/'14) 744′
9. Adriano Reginato ('66/'67) 712′
10. Fabio Cudicini ('71/'72) 687′
11. Ivano Bordon ('79/'80) 686′
12. Lido Vieri ('70/'71) 685′

Così era nato il primato di Rossi

L'annata 1993-94 è quella che conduce al Mondiale USA, Arrigo Sacchi è sulla panchina azzurra mentre su quella rossonera ha da tempo preso posto con successo il già citato Capello, alle prese con la transizione della squadra oltre la stagione degli olandesi. Il campionato assegna ancora i due punti per vittoria (con i pareggi che, di conseguenza, hanno ben altra importanza rispetto a oggi) e le pay-tv faranno il loro esordio proprio quest'anno con il primo insolito posticipo serale, Lazio-Foggia, visibile solo per gli abbonati.

Guardando alle formazioni in lotta per lo scudetto, i rossoneri, salutati Gullit e Rijkaard e con Van Basten ancora ai box, innestano sulla solida base dei vari Baresi, Tassotti, Maldini, Costacurta, Ancelotti, Massaro, il giovane Panucci, il francese Desailly e in attacco Brian Laudrup e Florin Raducioiu. I potenziali colpi, però, li mette a segno l'Inter con gli olandesi Bergkamp e Jonk, mentre la Juventus non compie grosse trasformazioni scoprendo Di Livio e Del Piero dal Padova e rinforzando la difesa con il compianto Fortunato e Porrini. Tra le altre, si segnalano la Sampdoria con Gullit e Platt, la Roma con l'ex Udinese Balbo, il Parma con Zola, la Lazio di Cragnotti che acquista Marchegiani dal Torino per 13 miliardi di lire (super-valutazione per un estremo difensore).

Il Milan comincia la stagione subito bene con cinque vittorie, due pari e zero gol subiti, ma all'ottava giornata il Foggia di Zeman, sconfitto per 2-1, interrompe a 691′ la striscia di imbattibilità di Rossi, gol di Kolyvanov. Solo un assaggio di quello che accadrà quasi un girone dopo. Prima della sosta natalizia, infatti, il 19 dicembre il Milan batte per 2-1 il Cagliari e la rete di Villa al 37′ diventa a posteriori il punto di partenza di una nuova striscia vincente. Rossi, infatti, passa indenne i match con Reggina (0-1 in trasferta), Lecce (0-0), Genoa (0-0), Piacenza (2-0), Atalanta (0-1), Roma (0-2), Cremonese (1-0) e Lazio (0-1), sino al ritorno proprio contro il Foggia a San Siro. Siamo al 27 febbraio 1994 e al numero 1 del Milan bastano 40 minuti per superare il mito Zoff, fermo a 902′; ci riuscirà, ma al 66′ il solito Kolyvanov fisserà il nuovo primato a 929′. Nota nostalgica a margine, tesa anche a rinsaldare l'ottimo risultato, con la classifica marcatori di quell'anno: il migliore fu Signori con 23 gol, seguito da Zola (18), Baggio e Silenzi (17), Ruben Sosa (16), Fonseca e Gullit (15), Dely Valdes (13), Balbo, Mancini e Oliveira (12).

1.316 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views