1.452 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bonucci rimprovera Mourinho, ma non fu lui a “sciaquarsi la bocca” sotto la curva?

L’epilogo del match di Champions League tra Juventus e Manchester United continua a far discutere i tifosi. Davanti al gesto di Mourinho e alla presa di posizione di Bonucci, in molti hanno ricordato al difensore la sua esultanza provocatoria in occasione del gol segnato alla Juventus nel marzo scorso.
A cura di Alberto Pucci
1.452 CONDIVISIONI
Immagine

Nel mondo del calcio è difficile trovare personaggi coerenti. Piaccia o no, José Mourinho è probabilmente uno dei pochi. Il resto del panorama calcistico mondiale, è infatti quasi tutto composto da giocatori, allenatori e dirigenti capaci di dire una cosa un giorno e di fare l'esatto contrario il giorno dopo. E così, a pochi giorni dal probabile passaggio di Marotta alla corte di Suning ("L'Inter? Sono imbarazzato, non sa perdere", attaccò l'ex ad della Juventus nel febbraio 2017) e dalla sfida che si preannuncia rovente tra Spalletti e Allegri del prossimo 7 dicembre, capita anche di vedere Bonucci prendere le difese della curva juventina.

La reazione del difensore bianconero al gesto di Mourinho è comprensibile, ma ciò che molti non hanno capito è perché l'ex capitano del Milan si sia preso la briga di ricordare al portoghese che così non ci si deve comportare. Proprio lui che, dopo aver mosso i primi passi da calciatore nell'Inter, aveva risposto ai fischi e agli insulti pesanti degli ultrà bianconeri festeggiando il gol del pareggio rossonero, nel match dello scorso marzo, con il suo solito gesto del "sciacquatevi la bocca".

Immagine

Il ritorno a San Siro

Un atteggiamento provocatorio tanto quanto quello di Mourinho, che da parte del giocatore venne completamente dimenticato il giorno in cui chiese di tornare a Torino, dove ovviamente lo accolsero come un traditore riempiendolo ancora una volta di insulti. Gli stessi che, purtroppo, il buon Leo riceverà domenica prossima in occasione del suo ritorno a San Siro davanti ai tifosi del Milan.

"Andare al Milan è stato un errore", dichiarò qualche settimana fa il difensore di Allegri. Poche parole per ammettere di aver sbagliato e per rinnegare una società che lo aveva non solo strapagato ma anche investito di un ruolo importante (il capitano) che, nel passato, era stato ricoperto da uomini come Rivera, Baresi e Maldini: giocatori che di valori come coerenza, correttezza e appartenenza alla maglia ne avevano fatto davvero una scelta di vita.

1.452 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views