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#BentornatoMancio Inter, la conferenza stampa di Roberto Mancini

Roberto Mancini si presenta all’Inter nella conferenza stampa della Pinetina: “Sfida stimolante, non ho la bacchetta magica ma dobbiamo tornare a vincere”. Mercato: “Vediamo prima la rosa a disposizione”. Balotelli: “Sta bene a Liverpool”. Futuro: “M’interessa giocare bene al calcio. Possiamo far bene, possiamo crescere. Voglio costruire qualcosa di stabile”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Non avrei mai pensato di tornare all'Inter. Nel calcio, però, queste cose accadono anche se è successo tutto molto in fretta. Ringrazio Thohir per questa opportunità". Roberto Mancini si presenta così nel suo primo giorno da nerazzurro: ad Appiano Gentile torna dopo 6 anni e un know how acquisito all'estero (in Premier col City e poi in Truchia col Galatasaray). Moderazione, niente proclami, duro lavoro all'orizzonte. "Non conosco benissimo tutti i calciatori perché li ho visti in poche occasioni. Toccherà a noi riportare entusiasmo e i tifosi allo stadio, dobbiamo ricominciare a vincere". Compito difficile, non promette miracoli e nemmeno è spaventato. "Non abbiamo la bacchetta magica ma sono qui perché convinto dal progetto della società". Da Mazzarri a oggi, nel solco di un passato – quello di dieci anni fa – da coniugare al presente. "Chi mi ha preceduto ha lavorato bene, c'è stato qualcosa che non ha funzionato. Mi fa piacere essere di nuovo qui e sono convinto che si possa far bene perché questa squadra ha ottimi calciatori. Proprio come ne avevo io allora".

Ringrazio Moratti. "E' stato lui a volermi qua dieci anni fa come oggi, e non posso altro che dirgli grazie per tutta la fiducia che mi ha dato. La sua telefonata mi ha convinto". Tattica, schemi e modulo… non si sbilancia: "Intanto non ho ancora cominciato gli allenamenti… parlerò coi calciatori e vedremo cosa fare".

Fare in fretta. Tabella di marcia serrata, Mancini sa bene che non c'è tempo e serve guadagnare il terreno perso in classifica nelle prime giornate. "Il calcio non lascia molto tempo a disposizione. Dovremo subito metterci all'opera per tornare a vincere… già ci aspetta il derby che è un primo, importante appuntamento. Mercato di gennaio? Non lo so… aspetto di vedere la squadra e i calciatori".

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Inghilterra e Turchia. "Torno in Italia dopo essere stato in Premier League e alla guida del Galatasaray – aggiunge -. Rientro qui, all'Inter, dopo aver accumulato sei anni d'esperienza all'estero e credo di poter mettere a disposizione della squadra e della società quanto appreso all'estero. Sono molto contento di essere qua e spero di tornare a vincere quanto prima. Le nostre avversarie? Quelle di sempre… combatteremo contro Milan e Juventus, i club storici. Anche se negli ultimi anni si sono aggiunti Roma e Napoli".

Calciopoli. "Sono sempre stato una persona onesta e nulla ho da farmi perdonare. Credo si debba pensare all'oggi, alle cose da fare, alle sfida che ci attendono, che dovremmo mettere da parte le polemiche e concentrarci solo sulle cose veramente importanti. La mia esperienza in Inghilterra m'ha fatto capire anche questo, il giusto valore delle cose".

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No a Balotelli. Gli chiedono di Balotelli e delle voci che rimbalzano dall'Inghilterra sul possibile ritorno in nerazzurro. La risposta di Mancini è chiarissima: "Mario sta bene dov'è adesso (sorride, ndr). E' a Liverpool, un grande club… per lui è una grande occasione. Noi andiamo avanti e proviamo a fare il meglio anzitutto con quel che abbiamo a disposizione".

Mercato e bel gioco. "Faremo il possibile per vincere, è normale. Però, va considerato che non è così semplice trovare i calciatori giusti a gennaio. O prendi un fuoriclasse oppure devi essere bravo e fortunato a prendere giocatori capaci d'integrarsi velocemente e in corsa. Siamo una squadra giovane, abbiamo bisogno d'entusiasmo. E la cosa che m'interessa, auspico è giocare bene al calcio".

Kovacic, Vidic, Guarin. "Possiamo lavorare bene, possiamo crescere. Lavorando con stesso obiettivo e entusiasmo possiamo far bene. Tutti i giocatori saranno utili ai miei schemi di gioco, anche Nagatomo che è un giocatore esperto. Kovavic è un ragazzo giovane, ha grandissime qualità e può diventare un campione in futuro. Vidic? Credo sia naturale avere qualche difficoltà d'ambientamento quando cambi campionato e ambiente… è successo perfino a Platini. Guarin? Ha fatto bene al Porto e credo che potrà essere un giocatore molto importante per noi".

Lo staff di Mancini. Adani – attualmente opinionista televisivo a Sky Sport – occuperà il ruolo di vice-allenatore a lungo ricoperto da Nando Orsi (2 stagioni ai tempi della Lazio, altrettante all'Inter). Per Adani si tratterebbe di un ritorno, dopo essere stato nerazzurro per alcuni anni, ceduto proprio durante l'estate 2014, quando arrivò Mancini. Decisivo, come riportato da Sky Sport, l'incontro che ci sarà a breve proprio tra Adani e Mancini. Tra i collaboratori ci saranno Fausto Salsano, Ivan Carminati (curerà la parte atletica), Giulio Nuciari sarà l'allenatore dei portieri. Quanto al team manager sarà José Duquè, incontrato durante l'avventura al timone del Manchester City.

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Il day after è Roberto Mancini. Il giorno dopo l'esonero di Mazzarri e la firma in calce al contratto del nuovo allenatore l'Inter riparte da un ‘vecchio amico', l'ex allenatore dello scudetto e poi volato in Inghilterra. #BentornatoMancio è l'hashtag che il club ha dedicato al neo tecnico nel giorno della presentazione alla Pinetina (ore 14, nel centro sportivo ‘Angelo Moratti'). #BentornatoMancio è l'hashtag che ha soppiantato il #MazzarriVattene pieno di livore nei confronti dell'ex partenopeo, mai amato dal popolo nerazzurro. #BentornatoMancio è il segnale della rifondazione che avviene a campionato fermo per la pausa della Nazionale e prima del derby con il Milan. #BentornatoMancio, si riparte a stagione in scorso nella speranza di tenere la barra a dritta e agganciare la qualificazione in Champions che porterebbe nelle casse della società moneta sonante, ossigeno per le finanze messe sotto pressione sia dalla rivoluzione in panchina (e dalle scelte contestuali di mercato) sia dalla Commissione di controllo della Uefa per il fair-play finanziario.

 

Le (possibili) scelte di mercato. Un esterno sulla corsia di sinistra e un attaccante, due profili tattici (e tecnici) chiave per il nuovo modulo (il 4-2-3-1) che Mancini ha in mente per trasformare l'Inter. Per il ruolo di laterale sono due i nomi caldi, entrambi del Manchester City e già noti all'allenatore: Kolarov e Clichy, molto stimati per la loro esperienza internazionale e in un torneo competitivo come la Premier. Per l'attacco il sogno è arrivare a Lamela del Tottenham ma la pista possibile sembra quella che conduce a Borini del Liverpool.

"Una nuova stimolante sfida, sono contento di riabbracciare i tifosi nerazzurri". Sono state queste le prime parole ufficiali da neo allenatore dell'Inter da parte di Mancini, che ha scelto il proprio account ufficiale di Twitter per salutare i suoi (ex) tifosi. "Il nostro obiettivo è quello di riportare l'Inter a essere uno dei top club d'Europa ed è per questo che sono felice di dare il bentornato a Roberto Mancini – ha ammesso Thohir, come indicato nella nota della società -. La sua carriera all'Inter come altrove, parla per lui. La sua esperienza internazionale, così come la sua voglia di successi, porterà la squadra a un livello più alto".

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