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Benatia: “Quello non è mai rigore, ma loro sono sempre aiutati”

Il centrale marocchino dopo Real-Juventus commenta l’episodio del rigore decisivo per il passaggio del turno delle merengues, facendo riferimento anche a presunti “aiuti” ricevuti in passato.
A cura di Marco Beltrami
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E' diventato il protagonista di Real-Juventus. Non per la sua eccezionale prestazione difensiva, al pari di quella di tutti gli uomini di Allegri, ma per il presunto fallo da rigore, costato ai bianconeri il penalty che ha permesso a Ronaldo nel recupero di segnare il gol qualificazione. Mehdi Benatia proprio non riesce a digerire l'episodio incriminato e si sfoga nell'immediato post-partita, intervenendo ai microfoni di Premium Sport.

Il rammarico di Benatia dopo Juve-Real

Non è arrabbiato come il suo capitano Buffon il centrale marocchino ma è comunque molto triste per quanto accaduto e fa riferimento agli episodi dubbi in favore del Real del passato e in particolare nel match contro il Bayern: "Siamo tristi, abbiamo fatto la gara che volevamo. E' successo quello che è successo  l'anno scorso al Bayern. Il Real è una grande squadra, non ha bisogno di queste cose: un contrasto, e Ronaldo la mette dentro".

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Nessun fallo da rigore su Vazquez, parola di Benatia

In particolare Benatia ha voluto descrivere il contatto con Vazquez costato il rigore alla Juventus. Ecco come si scagiona il difensore: "Sono andato attorno all'attaccante per non toccarlo, lui cerca di cadere perché è l'unica cosa che poteva fare. Non lo so se la mia coscia lo ha toccato o no, ma a me sembra assurdo fischiare un rigore del genere all’ultimo minuto. Io ho toccato il pallone con il sinistro, poi gli è rimbalzato sul petto e l’ultimo gesto che poteva fare lui era cadere. Perché a quel punto lì Vazquez può solo cadere".

Benatia sta con Buffon

Una battuta anche sull'espulsione di Buffon, un provvedimento difficile da digerire. Anche in quest'occasione l'atteggiamento del direttore di gara a giudizio di Benatia, è stato esagerato: "Mi dispiace per il capitano e per il suo cartellino rosso. Gigi era incazzato, non poteva dire nulla… A prescindere da questo sono comunque molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto e di far parte di questo gruppo".

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