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La Juve eliminata da un rigore al 98°, Buffon espulso: è una beffa tremenda

Il sogno dell’impresa è sfumato sul più bello per la Juventus che dopo aver pareggiato lo 0-3 incassato a Torino grazie alla doppietta di Mandzukic e alla rete di Matuidi è stata gelata nel finale dal calcio di rigore di Ronaldo che farà discutere a lungo.
A cura di Marco Beltrami
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Una beffa. Non ci sono altri modi per definire quanto accaduto al Bernabeu. La Juventus ha sfoderato una prova perfetta, riuscendo a pareggiare lo 0-3 incassato a Torino grazie alle reti di Mandzukic (doppietta) e Matuidi. Grinta, fame, carattere ed entusiasmo però non sono bastati agli uomini di Allegri, perché in pieno recupero quando tutto lasciava presagire i supplementari è arrivato l'episodio che ha deciso la gara e di cui si discuterà a lungo. Un calcio di rigore molto dubbio, assegnato per un intervento di Benatia su Vazquez, che ha fatto infuriare Buffon addirittura espulso. Dal dischetto Ronaldo non ha sbagliato, regalando alle merengues le semifinali di Champions e spegnendo i sogni dei bianconeri.

Le scelte di Zidane e Allegri

Senza lo squalificato Ramos, Zidane è costretto a schierare il giovane Vallejo in coppia con l'acciaccato Varane al centro della difesa. L'altra novità rispetto al match d'andata riguarda l'assenza di Benzema: il tecnico francese si aspetta una Juve pronta a fare la partita giocandosi il tutto per tutto, e alle spalle di sua maestà Cristiano Ronaldo insiste su Isco e punta sulla velocità di Bale, arma micidiale nelle ripartenze. Con Dybala fuori gioco per squalifica, Allegri si affida al carattere di Mandzukic e all’imprevedibilità di Douglas Costa alle spalle del grande ex Higuain, schierando in mediana quel Matuidi lasciato in panchina nel confronto di Torino.

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L'inizio perfetto della Juventus, il gol della speranza di Mandzukic

Pronti via è i piani di Allegri si concretizzano in maniera perfetta. Dopo 76" la scheggia Douglas Costa s'invola sulla destra e serve Khedira che con un cross liftato perfetto pesca la testa di Mandzukic che tutto solo sul secondo palo segna il gol della speranza. Quando il croato vede il Real, difficilmente sbaglia, come accaduto a Cardiff. Una mazzata per i padroni di casa che dimostrano di soffrire e non poco l'assenza di Ramos: al 7′ è ancora Costa a sfondare a destra con Higuain che sotto porta non trova la zampata vincente davanti a Navas.

Il Real reagisce ma la Juve è un muro

E' Ronaldo a questo punto a vestire i panni del leader in campo, predicando calma ai compagni che con il passare dei minuti iniziano riprendere il pallino del gioco. Come da copione, i padroni di casa provano ad affidarsi alla velocità e ai movimenti di Bale, Isco e CR7. Il primo impegna Buffon al 10′, con il portiere che poi si fa trovare attento su Ronaldo (con Isco che poi segna in posizione però irregolare) e Isco, lasciato colpevolmente solo. E' un match che procede a fiammate, con rapidi capovolgimenti di fronte e grande intensità con i padroni di casa che però si scontrano contro il muro disegnato da Allegri. La presenza di Benatia in difesa si sente, e la differenza rispetto all'andata è evidente anche per il Pallone d'Oro lusitano.

Le zone di gioco della Juventus, e la predilezione per la fascia destra (Foto Whoscored.com)
Le zone di gioco della Juventus, e la predilezione per la fascia destra (Foto Whoscored.com)

Lichtsteiner entra e pennella il cross per il 2-0 di Mandzukic. Il Bernabeu ha paura

Sono le fasce le zone cruciali del gioco, quelle in cui si decide la sfida.  Nel frattempo Allegri opera il primo cambio con un piccolo caso: De Sciglio prima chiede la sostituzione, con Allegri che inserisce Lichtsteiner, e poi si lamenta con il tecnico che non gli ha concesso a suo giudizio la possibilità di cambiare. Ma quello che accade al 38′ fa dimenticare tutto. E' proprio Lichtsteiner, ancora una volta dalla destra, a crossare per la testa di Mandzukic che surclassa in elevazione Carvajal e batte Navas spedendo il pallone all'angolino per il 2-0 che ammutolisce il Bernabeu. Nella casa delle merengues ora si sentono solo i tifosi bianconeri, che soffrono nel finale quando Varane sugli sviluppi di una angolo trova una clamorosa traversa.

Zidane rivoluziona il Real Madrid nella ripresa

Zinedine Zidane capisce che così non si può andare avanti e in avvio di ripresa opera un doppio cambio. Fuori il suo pupillo Casemiro e un evanescente Bale, e dentro il jolly Lucas Vazquez e Asensio per un Real che passa al 4-2-3-1 con i due nuovi entrati e Isco alle spalle di Ronaldo, pronti a raddoppiare il lavoro dei terzini sulle corsie, e la coppia Kroos-Modric a cantare e portare la croce in mediana. Una scelta che inizialmente sembra premiare i padroni di casa che controllano il gioco, pur senza creare reali pericoli a Buffon. La Juve invece è sempre pronta a pungere e al 60′ lo fa con Higuain che è lestissimo ad impegnare Navas con una conclusione dal limite.

Papera di Navas, Matuidi ci crede. 0-3 per la Juventus

Il pericolo però per la difesa del Real Madrid arriva ancora una volta dalla corsia destra. Al 63′ il terzo colpo di scena della serata con Douglas Costa che disegna una traiettoria velenosa in area con il pallone che sembra preda di Navas che a sorpresa però si lascia sfuggire il pallone con Matuidi che ha il merito di crederci e di spingere in rete il 3-0. E' il gol che rimette tutto incredibilmente in parità e fa scatenare Buffon in un'esultanza sfrenata con una grinta e una rabbia agonistica impressionanti, fotografia perfetta della serata della formazione ospite.

Il Real attacca, la Juventus regge

Terzo cambio nel Real, con Zidane che prova ad aumentare il peso del suo centrocampo sostituendo Modric con Kovacic. E le merengues iniziano ad attaccare a testa bassa, collezionando in pochi minuti tre occasioni prima con Isco disinnescato da un superlativo Buffon, poi con Varane, Ronaldo  e un quasi autogol di Chiellini. La Juve sembra accusare un po' di stanchezza, ma è comunque sempre pericolosa con le sue ripartenze e soprattutto con un Douglas Costa letteralmente incontenibile.

Rigore per il Real, espulso Buffon

Quando tutto lascia presagire i tempi supplementari però, ecco l'episodio della svolta. Al 48′ il direttore di gara concede un calcio di rigore per il Real per un intervento molto dubbio di Benatia su Vazquez. Il difensore prova ad anticipare l'avversario ed entra in rotta di collisione con il centrocampista delle merengues con il fischio che arriva quando il pallone era già tra le braccia di Buffon. I giocatori della Juventus non ci stanno e accerchiano l'arbitro che espelle il numero 1 bianconero, incontenibile. Allegri è costretto ad inserire Szczesny per Higuain, mentre in campo si scatena un vero e proprio parapiglia, anche nella zona delle panchine con l'allenatore della Juve che rimprovera qualcuno dello staff degli avversari. Dal dischetto si presenta Cristiano Ronaldo che è freddissimo nel regalare la vittoria e la qualificazione alle merengues. La Juve si risveglia dal sogno sul più bello.

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