Benatia ‘boccia’ Cr7: “Ma quale fenomeno, gli piace provocare e mettere pressione”
Il Marocco è stato il primo eliminato ufficiale al Mondiale in Russia. Fatale è stato il gol di Cristiano Ronaldo davanti al quale la nazionale africana non è riuscita a reagire nel modo giusto, rimediando la seconda fatale sconfitta iridata. A zero punti e con un solo match da disputare, addio sogni di gloria, quelli che cullava anche uno dei più rappresentativi giocatori marocchini, nonché capitano, lo juventino ex Roma Medhi Benatia.

Il centrale marocchino non è riuscito a trascinare i propri compagni di nazionale e di fronte alla rete di Cristiano Ronaldo, anche lui ha potuto fare pochissimo per rimediare. Un paio di sortite in attacco alla ricerca del gol aereo e poi tanto lavoro in difesa per arginare il Portogallo. Senza difficoltà estrema, malgrado la sconfitta.
Il giudizio negativo
Così, Benatia va contro corrente e fa parlare di sè perché il giudizio verso il fenomeno portoghese non è stato di certo tra quelli migliori da catalogare. Forse per vecchie ruggini, forse per rabbia e delusione, il centrale difensivo non è rimasto estasiato da Cr7, malgrado si dica che oggi sia il giocatore più forte al mondo.
Guardando l'intera partita ti accorgi che non è che sia stato un fenomeno. Gli basta poco per segnare è vero, ma si diverte forse più a protestare e a mettere pressione all'arbitro
Poco rispetto e pochi tocchi da campione
Di certo, Benatia lo conosce bene perché lo ha già sfidato anche in Champions League, per due volte con la Juventus nella semifinale delle polemiche. In quell'occasione, all'andata, Cristiano Ronaldo ammutolì tutti con un gol da cineteca, in rovesciata in piena area di rigore. Poi finì come tutti sappiamo, per la delusione di Benatia che ricorda quella attuale al Mondiale per opera del madridista: "Ho chiesto rispetto anche per la mia squadra: falli non fischiati, rigori non concessi. Non va bene così. Sfortunato contro Cristiano Ronaldo? Ha bisogno di poche occasioni per segnare ma se butti giù l'avversario sul primo palo, tutto diventa più facile…"
Il futuro in bianconero
Archiviata la parentesi russa, adesso per il difensore non resta che guardare al futuro che parla bianconero. Nelle prospettive di Allegri lui è uno dei punti saldi della nuova difesa. "Andrò in vacanza, mi godrò famiglia e riposo. Dalla società non ho ricevuto nessuna telefonata, ho ancora due anni di contratto a Torino sto bene. Poi si vedrà, parleremo con il club"