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Belgio, i tifosi sono con Nainggolan. Wilmots: “Radja dovrebbe essere sempre convocato”

Durante l’amichevole giocata contro il Portogallo, il commissario tecnico Martinez ha dovuto subire le critiche dei tifosi del Belgio: indispettiti dalla mancata convocazione mondiale del romanista. “Radja è tra i tre migliori calciatori che ci siano in Belgio. La sua assenza è una sorpresa”, ha dichiarato l’ex ct Wilmots.
A cura di Alberto Pucci
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La rabbia per la mancata convocazione di Radja Nainggolan in vista del prossimo Mondiale, non è ancora stata smaltita dai tifosi del Belgio. Dopo le parole dello stesso centrocampista della Roma ("Non andare al Mondiale è qualcosa che fa male. Quando il ct è venuto a trovarmi, ho capito che cercava una scusa per non convocarmi"), il popolo belga si è fatto sentire in occasione dell'amichevole giocata contro il Portogallo.

Prima e durante l'incontro di Bruxelles, tanti tifosi dei Diavoli Rossi hanno infatti intonato cori ed esposto striscioni in favore di Radja Nainggolan. Una dimostrazione d'affetto, per un giocatore che è diventato un idolo per chi segue le vicende della nazionale di Roberto Martinez: commissario tecnico ormai nel mirino della critica e attaccato anche da una parte della stampa belga.

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La difesa dell'ex ct Wilmots

A scendere virtualmente in campo per difendere il Ninja romanista, è arrivato anche l'ex commissario tecnico Marc Wilmots. Il 49enne allenatore belga, che anche lui lasciò fuori Nainggolan ai tempi del Mondiale brasiliano nel 2014, ha infatti criticato la scelta del suo successore: "Basandomi sulla sua stagione, Radja è tra i tre migliori calciatori che ci siano in Belgio – ha raccontato Wilmots a "Sudpresse" – La sua assenza è una sorpresa. Deve sempre stare nei 23, questo è il mio parere di ex commissario tecnico".

Ufficiosamente escluso più che altro per il suo carattere "ruspante", il giocatore giallorosso è stato però scagionato da Wilmots: "Il suo carattere? Senza personalità non arrivi ad alti livelli – ha concluso l’ex ct – Non ho mai avuto difficoltà con lui. È bastato parlarci. Nel mio modulo erano in 4 per due posti, ma gli ho spiegato la situazione e lui l’ha compresa perfettamente. Non è arrivato in nazionale per il suo ego ma per il Belgio. Lui ama il suo Paese. La scusa tattica di Martinez? Sta a voi giudicare, non a me".

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