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Bayern, Robben sfida Ancelotti: “Ha sbagliato a sostituirmi”

L’olandese molto polemico nei confronti dell’allenatore reo di averlo sostituito al 64′ di Psv-Bayern Monaco.
A cura di Marco Beltrami
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Il week-end del calcio italiano è stato contraddistinto da quello che può essere ribattezzato come il “mal di sostituzione”. Prima Insigne in Juve-Napoli, poi Bacca in Milan-Pescara e infine Eder in Samp-Inter non hanno accettato di buon grado la scelta dei rispettivi allenatori di sostituirli, inserendo forze fresche. A quanto pare però questa curiosa “epidemia” ha superato le Alpi, coinvolgendo anche un top player come Arjen Robben. La stella olandese che sembra finalmente aver messo da parte i suoi problemi fisici, non ha gradito la scelta dell’allenatore del Bayern Carlo Ancelotti in occasione di Psv-Bayern, ultimo match di Champions League.

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Il tecnico italiano, quando il punteggio era fermo sull’1-1 al minuto numero 64, ha deciso di sostituire Robben. I bavaresi hanno portato a casa l’intera posta in palio imponendosi per 2-1 e strappando il pass per gli ottavi, ma Robben nel post partita ha criticato l’operato del suo mister. Parole perentorie quelle dell’ex di Real e Chelsea: “La mia sostituzione? E’ una tristezza, stavo bene e avrei giocato senza problemi per tutta la gara. Ancelotti ha sbagliato, magari pensava che fossi in difficoltà dal punto di vista fisico ma si sbagliava".

La gran voglia di giocare di Robben dopo i tanti problemi fisici dunque gli ha giocato un brutto scherzo. Come se non bastasse infatti, l’olandese seppur felice per la conquista degli ottavi di Champions, ha riservato critiche al gioco del Bayern: “Non è stata la nostra miglior partita, anche se alla fine il nostro obiettivo l'abbiamo portato a casa. Nella fase ad eliminazione diretta dovremo però giocare in maniera differente, altrimenti avremo seri problemi".

E pensare che proprio Robben dopo la gara d’andata contro il PSV in cui aveva trovato la rete aveva elogiato Ancelotti con tanto di paragone con il suo predecessore Guardiola: “Per quanto riguarda Guardiola, lui sembrava posseduto quando si trattava di calcio, ci pensa 24 ore al giorno. Con lui siamo andati incontro a una grandissima evoluzione e abbiamo imparato ancora di più a variare il nostro gioco, provando diverse formazioni. Siamo stati molto dominanti e Pep ha reso il Bayern più entusiasmante. Con Ancelotti abbiamo un po' più di libertà. E allo stesso tempo ci sono alcuni piccoli dettagli che fanno la differenza, molto di più rispetto a come schiera la squadra in campo. Io ho un rapporto eccellente con Pep, amo la sua filosofia e il modo in cui pensa al gioco. Ma le cose sono perfette anche con Ancelotti. Lui è molto rilassato e lo è anche nel rapporto con i giocatori. Non posso che parlarne in modo positivo”.

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