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Bayern, presentato Ancelotti: “Voglio lasciare un segno come ha fatto Trapattoni”

Il nuovo tecnico dei campioni di Germania ha incontrato per la prima volta la stampa bavarese. Qualche frase in tedesco, molti sorrisi, diversi ringraziamenti a Guardiola e un obiettivo in testa ben chiaro: alzare al cielo la Champions League.
A cura di Alberto Pucci
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Come sono lontani i tempi in cui, dagli spalti del vecchio "Comunale" di Torino, gli arrivavano i cori beceri di una parte della tifoseria juventina. A distanza di anni, e dopo una carriera da allenatore ricca di soddisfazioni e vittorie, Carlo Ancelotti può ricordare quei tristi giorni di Torino con il sorriso sulla bocca. Lo stesso sorriso che ha mostrato anche nella sua prima conferenza stampa ufficiale da nuovo tecnico del Bayern Monaco. Seduto a fianco di Rummenigge, Ancelotti si è mostrato calmo, sorridente e sicuro di sé: "Sono molto fiero ed orgoglioso di essere al Bayern, squadra tra le più forti al mondo che ha una grande tradizione – ha spiegato Ancelotti, rivolgendosi alla platea inizialmente in tedesco  – Il mio amico Guardiola ha fatto un buon lavoro e spero di poter anch'io far bene. L'obiettivo è vincere ogni competizione. La Champions? Non sarà facile, ma vogliamo conquistarla e non ci accontenteremo di un'eventuale semifinale".

Sulle orme del Trap

Molte le domande rivolte ad Ancelotti, all'interno dell'affollata sala stampa dell'Allianz Arena. Quesiti al quale il tecnico di Reggiolo non si è tirato indietro: "Voglio proporre un gioco d'attacco, ma non sono qui per fare una rivoluzione. Devo rispettare le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Non sono un allenatore che sente la pressione, perché ci sono abituato e perchè faccio un lavoro che amo. La Bundesliga? E' un ottimo campionato con diverse squadre buone e mi piace l’atmosfera che si respira". In attesa di vedere all'opera il suo Bayern Monaco (la prima in Bundesliga sarà in casa contro il Werder Brema), l'ex allenatore del Real Madrid ha svelato un curioso aneddoto legato a Guardiola: "Pep è stato molto carino con me e mi ha lasciato un messaggio di benvenuto sul muro. Trapattoni? Sono qua per lasciare un buon ricordo come ha fatto lui. Sono onorato di essere il secondo italiano ad allenare questo club. Il mercato? Considero Benatia e Goetze due giocatori del Bayern".

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