Balotelli nel mirino: dopo gli insulti razzisti anche i “vaffa” del tecnico del Bastia
Non si placano le acque intorno al nome di Mario Balotelli. Reduce da un fine settimana da dimenticare, e non soltanto per il risultato sul campo del suo Nizza, l'ex "bad boy" del Liverpool è stato al centro di un doppio episodio che nulla ha a che fare con il calcio giocato. Che il clima a Bastia, città dove ha giocato nell'ultima giornata di Ligue 1, fosse irrespirabile lo si era capito sin dal fischio d'inizio. Gli ultrà corsi hanno infatti gli ultras corsi hanno riempito di insulti di ogni tipo il povero Mario: compresi quelli beceri e ignobili che si sono sentiti, fino a qualche mese fa, anche nel nostro campionato. Parole razziste, condite dal classico e spregevole ululato, che hanno ferito il giocatore al punto di ribellarsi via Instagram e denunciare il tutto alla Federazione francese.
Le offese di François Ciccolini
Il secondo episodio, è emerso nelle ultime ore e riguarda anch'esso il match di Bastia. Non contento di aver sentito anche lui i cori razzisti dei suoi tifosi, anche il tecnico della squadra corsa, François Ciccolini, si è scagliato pesantemente contro Balotelli al rientro negli spogliatoi. Il 54enne allenatore del Bastia, se l'è infatti presa con Balo e, dopo averlo accusato di mancanza di rispetto, lo ha mandato a quel paese con un "vaffa" in due lingue: prima in francese e poi in italiano. "Pensi che abbia paura di te o cosa? Dove pensi di essere?", ha urlato Ciccolini a Balotelli prima dell'invito poco elegante perfettamente udibile dalle riprese video. Un episodio grave che, in attesa della decisione della Federazione transalpina, è diventato anche paradossale con il comunicato emesso dal Bastia: documento nel quale la società si è resa disponibile a fare chiarezza sugli episodi, senza però accusare il proprio tecnico vista l'assenza di un referto arbitrale relativo agli insulti di Ciccolini.
