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Balotelli: “Fuori dalla Nazionale non per colpa mia, forse dipende dal razzismo”

Ancora una volta Mario Balotelli fa discutere. Il centravanti destinato all’esclusione dai convocati di Roberto Mancini per i match della Nazionale contro Bosnia e Grecia, si è sfogato ai microfoni di Canal+. Il bomber che potrebbe cambiare casacca dopo l’esperienza al Marsiglia ha parlato così delle mancate convocazioni in azzurro: “In passato era colpa mia, ma ora sicuramente non lo è, non se se dipenda dal mio carattere o perché è più comodo non convocarmi o per razzismo”
A cura di Marco Beltrami
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Ancora una volta Mario Balotelli fa discutere. Il centravanti destinato all'esclusione dai convocati di Roberto Mancini per i match della Nazionale contro Bosnia e Grecia, si è sfogato ai microfoni di Canal+. Il bomber che potrebbe cambiare casacca dopo l'esperienza al Marsiglia ha parlato così delle mancate convocazioni in azzurro: "In passato era colpa mia, ma ora sicuramente non lo è, non se se dipenda dal mio carattere o perché è più comodo non convocarmi o per razzismo"

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Perché Balotelli non torna in Nazionale, per SuperMario non è colpa sua

Perché Mario Balotelli non viene più convocato in Nazionale? L'attaccante si è fatto una sua idea, molto particolare, sul mancato ritorno in azzurro (il ct Mancini dovrebbe lasciarlo fuori anche nella doppia sfida contro Bosnia e Grecia valida per le qualificazioni europee). Se in passato la responsabilità era del giocatore, adesso anche alla luce delle sue prestazioni sarebbero altri i motivi a tenerlo fuori. Queste le parole a Canal+ destinate a far discutere: "Se non sono più in Nazionale una parte di colpa è mia. Al Liverpool, ad esempio, non ho giocato bene ed era giusto non convocarmi. Poi però ci sono state anche altre cose. Non se se dipenda dal mio carattere o perché è più comodo non convocarmi o per razzismo. Non lo so, di sicuro ora non è colpa mia se non sono in Nazionale".

Mario Balotelli e la lotta al razzismo

E a proposito del razzismo, Balotelli invita gli addetti ai lavori a prendere posizione: "È importante che chi si può far ascoltare come me prenda posizione anche per dar voce a chi subisce discriminazioni nella vita normale. Quel che non capisco è come non ci si rivolti contro ogni discriminazione. Se sono allo stadio, magari con mio figlio e il vicino insulta qualcuno, perché è nero o gay, io gli tiro le orecchie. Uscire dal campo si può, ma non mi alleno tutta una settimana per poi uscire dal campo per uno scemo. È più facile individuare lo scemo e mandare via lui".

Dove giocherà nella prossima stagione Mario Balotelli

Ancora poche settimane e il contratto di Mario Balotelli con il Marsiglia andrà in scadenza. Difficile dire quale sarà il futuro del bomber che ha voluto fare un bilancio della sua stagione, aprendo anche ad una possibile permanenza all'OM e rispondendo per le rime alle critiche per il suo atteggiamento in campo: "La mia è stata una stagione positiva. Ma quelli che mi criticano perché non difendo abbastanza sono stupidi perché sanno che non sono un Tevez o un Cavani che pressa ovunque. E poi pure io presso, ma magari non come questi si aspettano. Non escludo di restare al Marsiglia, ma non ho parlato con i dirigenti. A Brescia mi piacerebbe tornare, un giorno, ma non credo l'anno prossimo. Io pazzo? Forse in campo perché voglio vincere e sono istintivo, ma fuori sono un tipo tranquillo, e non uno stupido. L'immagine del pazzo me l’hanno etichettata i giornalisti inglesi"

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