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Balotelli è tornato, così può cambiare il Milan con Super Mario

La bella prestazione di Udine mette Mihajlovic dinanzi alla scelta: giocare col tridente, sacrificare Bacca o Luiz Adriano, tagliare Bonaventura? Un rebus tattico che il tecnico dei rossoneri è chiamato a risolvere perché un Balotelli così è difficile da tenere in panchina.
A cura di Maurizio De Santis
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E adesso che fine farà Balotelli? Si accomoderà in panchina aspettando che tocchi di nuovo a lui oppure s'è guadagnato un posto da titolare? Ci fossero le Coppe, la questione sarebbe facilmente risolvibile: il turnover eviterebbe un bel po' di problemi, rendendo le scelte anche più agevoli… invece Mihajlovic è chiamato a trovare un'alternativa tattica e di gioco adesso, perché un (Super) Mario così è davvero difficile tenerlo fuori. Nella gara contro l'Udinese ha dato sfogo a buona parte del suo potenziale e, soprattutto, a quella determinazione che spesso gli è mancata: micidiale su punizione, pericoloso come sempre quando si spinge in avanti, partecipe della manovra, non solo egoista ma anche a disposizione della squadra. Tant'è che lo stesso allenatore – in genere parco nei complimenti e molto più spartano nell'approccio – ne ha tessuto le lodi riservandogli un pugno (metaforico) e una carezza: "Balotelli è stato il migliore in campo – ha ammesso nel dopo gara -. Bravo Galliani a prenderlo, alla sua testa ci penso io…".

Oltre alla testa di Mario, l'ex Samp dovrà scervellarsi anche per risolvere il rebus tattico legato all'attacco. La presenza dell'ex Liverpool ha parzialmente oscurato Bacca ma era anche logico attendersi che non potesse esserci grande intesa tra i due che insieme mai hanno giocato se non, al massimo, in allenamento. Luiz Adriano era fuori e questo ha solo accantonato per il momento la questione: ovvero, chi dei 3 resterà fuori?

Il presidente Berlusconi ha già espresso la propria preferenza per il tridente con Balotelli schierato nell'insolita veste di trequartista/rifinitore alle spalle del colombiano e dell'ex Shakhtar, soluzione che comporterebbe il sacrificio di Honda e un po' di sforzo in più per lo stesso Balotelli chiamato anche a compiti di lotta e di governo: costruzione e raccordo, possibilità d'agire lontano dalle mischie dell'area di rigore dove gli spazi sono intasati. In caso di tridente puro, invece, servirebbe una mediana molto più robusta, meno dedita alla fantasia, solida abbastanza (anche se la difesa in queste prime giornate è apparsa sguarnita e tallone d'Achille al tempo stesso) da reggere alle sollecitazioni di un modulo dalle spiccate caratteristiche offensive. Con Jack Bonaventura che rischia il posto. Mihajlovic penserà anche a questo… oltre alla testa di Balotelli.

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